giovedì 23 dicembre 2010

BUH e la letterina a Babbo Natale

www.polonordportatile.tv
Caro Babbo Natale,


Innanzitutto voglio ringraziarti per il messaggio che mi hai mandato sul computer di mamma Murasaki.

Io pensavo che mamma e papà si approfittassero della mia ingenuità di bambino, quando mi dicevano che devo comportarmi bene perché tu vedi tutto, ma io non ci credevo mica tanto. Invece, dopo aver parlato con te ho dovuto proprio ricredermi.

Quando hai aperto il grande libro di tutti i bambini e c'era la mia foto con il mio nome ho sussultato e ho subito guardato mamma. Lei mi ha sorriso e mi ha detto: Hai visto? Babbo Natale sa davvero tutto!!

E poi sapevi anche che ho quattro anni, che vado alla scuola materna e che ho una Sorellina... ma come fai a sapere tutte queste cose di tutti i bambini del mondo? Sei davvero magico!

dal Grande Libro di Babbo Natale
Quindi, prima di dirti quello che desidero, ti prometto che -come mi hai chiesto- durante le feste mi occuperò della mia Sorellina e mi impegnerò ancora di più per smettere di fare i capricci.

Tornando a noi, scusa se faccio il pignolo, ma (dopo avertelo urlato ripetutamente attraverso il monitor del computer) ti ricordo ancora che il GEOMAG lo vorrei di tutti i colori e non solo giallo come quello raffigurato nel tuo libro.

Poi vorrei avere un COMPUTER tutto per me, così posso decidere io quando giocare e invece con i computer di papà e mamma devo sempre aspettare di ricevere il loro permesso prima di usarlo. Il computer lo vorrei di Winnie the Pooh, ma va bene anche di Saetta McQueen.


Infine, se vuoi puoi portare qualcosa anche per la mia Sorellina, che lei ancora non sa scrivere.
Secondo me vorrebbe una cucina di Hello Kitty, perché quando andiamo da Juls ci gioca tantissimo e poi credo che vorrebbe avere anche un bambolotto con tutti gli accessori per accudirlo... così almeno non giocherà più con il mio(*).

Tuo affezionatissimo BUH


(*) Che poi BUH nemmeno ci giocherebbe con sto benedettissimo bambolotto, se non fosse che ci vuol giocare sua sorella!!!

PS: Per l'ispirazione di questo post devo ringraziare Elena-WWM, che mi ha fatto scoprire il sito www.polonordportatile.tv dove con alcune foto di BUH e i suoi dati ho potuto creare il messaggio personalizzato da Babbo Natale, è stato davvero emozionante vederlo interagire con il video come se davvero stesse parlando con Babbo Natale!!

venerdì 10 dicembre 2010

Murasaki e i cartoni animati educativi

Io e Mr T abbiamo sempre sostenuto l'utilità dei cartoni animati educativi, rispetto a quello che, purtroppo generalmente passano in televisione.
Abbiamo sempre fatto il lavaggio del cervello a Nonna Bea perché facesse attenzione al tipo di cartoni animati che faceva vedere a BUH, ci siamo informati, abbiamo selezionato e abbiamo trovato quello che più piaceva al nostro piccolo ometto: i cartoni di Playhouse Disney e in particolare i Little Einsteins.

Davvero belli! Per una mamma poi che ama la musica e i viaggi sono perfetti: coinvolgono i bambini e insegnano tante cose su geografia, musica classica, arte e danza, li fanno riflettere sui valori dell'amicizia e della collaborazione. Insomma non si può chiedere di  meglio. In più ci offrono spesso lo spunto per delle attività nella vita quotidiana.
L'anno scorso, ad esempio, ho portato BUH ad ascoltare un concerto degli Ottoni della filarmonica della Scala. Mentre gliene parlavo e gli spiegavo che ci sarebbero stati la tromba e il trombone, lui mi ha subito chiesto: ma ci sarà anche la TUBA?
No, vi rendete conto? Un bambino di tre anni e mezzo che SA che la tuba è un ottone!! Avevo le lacrime agli occhi dalla commozione, poi durante il concerto ad ogni brano mi chiedeva chi fosse il musicista, dimostrandosi molto soddisfatto quando si trattava di un nome conosciuto (in ogni puntata dei L.E. viene presentato un brano di musica classica con tanto di titolo e compositore).

In un'altra occasione stavamo sfogliando l'Atlante dei Bambini come lettura della buona notte e lui, all'improvviso ha puntato il dito su un'immagine. esclamando: Mamma, questa è MACHU PICCHU!
Murasaki: Ma bravo amore di mamma, lo hai visto ieri sera con papà? (Lo aveva in effetti sfogliato anche la sera precedente)
BUH: No mamma l'ho imparato dai LITTLE EINSTEINS!

L'altro ieri poi è stato l'apice. BUH e io siamo andati al cinema a vedere Rapunzel, che tra parentesi è davvero divertente, e quando Rapunzel e Flynn si trovano nella taverna e i banditi iniziano a cantare raccontando i loro sogni nascosti...

L'uomo con l'uncino si siede al piano e suonando sulle note della canzone dichiara: Io vorrei suonare come Mozart.
A quel punto BUH si gira verso di me e tutto serio mi confida: Mamma, però questo non e Mozart!!


Ecco... a questo punto posso dire che forse abbiamo esagerato. Abbiamo creato un piccolo mostro, che riconosce i monumenti di paesi lontani, passa i pomeriggi a danzare vorticosamente sulle note di Mozart, si siede sul letto ascoltando compiaciuto un brano di pianoforte... E soprattutto mi fa fare delle pessime figure con le mamme del parchetto, i cui bambini non fanno altro che parlare di personaggi di cui BUH conosce a malapena il nome. Nononononono... d'ora in poi solo BEN10, Pokemon e Bakugan!!

mercoledì 1 dicembre 2010

Sorellina e lo spirito di imitazione

Sorellina, come tutti i secondogeniti, pende dalle labbra di suo fratello almeno dall'età di tre mesi.
Quando entriamo in casa si siede per terra accanto a BUH e, come fa lui, si toglie diligentemente le scarpine per poi portarle nell'armadio... sì... beh... in effetti poi lei passa davanti al suddetto armadio aperto almeno un quarto d'ora a prendere scarpe, guardarle provarle e spargerle sul pavimento, ma questa è un'altra storia!

Quando BUH fa un gioco, lei cerca di imitarlo:
- se lui salta sul lettone della nonna, ci prova anche lei,
- se è seduto al suo tavolino a disegnare o "scrivere" lei arriva impugnando come un'arma le sue matitone
- se BUH è seduto sulla poltrona, lei gli si accoccola di fianco.

Naturalmente BUH non sempre è felice di questa passione di Sorellina, ma in fondo si sente importante e non smette mai di rimarcare che è stato lui a insegnarle questo o quello (che ragazzo modesto... tutto la sua mamma!!).

Così, quando al mattino capita che Mr T accompagni a scuola BUH con Sorellina, lei fa esattamente quello che fa suo fratello: si siede sulla panchetta di fianco agli armadietti, si toglie le scarpine e le consegna a Mr T che, dopo aver affidato BUH alla maestra, le rimette le scarpine e la porta al nido!!

martedì 30 novembre 2010

BUH e SantoMarino (2)

Ovvero delle conversazioni serali tra BUH e l'inseparabile SantoMarino.

Nel corso dei mesi e ormai degli anni, per BUH si è consolidato un rituale della nanna ben definito: laviamo insieme i dentini, lui infila il pigiama, sceglie un libro da leggere e beve un bicchierino di latte tiepido. Poi ci sediamo vicini vicini e leggiamo una storia o qualche pagina di un atlante per bambini o del libro del corpo umano (che dire è uno studioso in erba...) e, infine, gli rimbocchiamo le coperte e buonanotte!!

Da qualche tempo, tuttavia, nel rituale della nanna si è intrufolato un nuovo elemento... anzi un nuovo personaggio che, signore e signori udite udite, è proprio il nostro SantoMarino!!

SantoMarino non è un personaggio passivo del rituale della nanna, ma interviene e conversa con BUH, che poi riferisce anche a noi, quando invece non è lo stesso BUH a "fare la voce" (badate bene, in falsetto) del suo amico prediletto.


BUH: SantoMarino cosa vuoi leggere stasera? Va bene questo? (mostrandogli un libro dei Barbapapà)
SantoMarino: No questo non mi piace!
BUH: Allora vuoi leggere questo (indicandone un altro)?
SantoMarino: No, questo no. Oggi leggiamo I tre Porcellini!


Qualche minuto dopo sul letto, mentre Mr T legge la fiaba ai "due".

BUH: Sono proprio stanco!
Mr T: Va b...
SantoMarino: Anch'io sono stanco andiamo a dormire...
(i due si infilano sotto le coperte)
Mr T: [...]

giovedì 25 novembre 2010

BUH! e l'Amore (1)

Ossia degli intrecci amorosi nelle classi delle materne.

Qualche giorno fa il piccolo BUH è tornato da scuola con espressione afflitta.
Murasaki: ChetisuccedeAmoredimamma tesoromiobello? Cos'è questo muso lungo?
BUH: Sigh! Sigh! Juls non vuole più essere la mia fidanzata!
Murasaki: Ma noooo [Quella piccola scellerata, sgrunt!] e per quale ragione?
BUH: Ha detto che vuole sposare Corky e che ora è lui il suo fidanzato, sigh.
Murasaki: Ma dai, non disperarti, anche tu puoi trovare un'altra fidanzata.
BUH: [...]
Murasaki: Cosa ne pensi di G, la tua amica dell'estivo? Lei è anche più bella di Juls...
BUH: NO! Juls è più bella e io voglio sposarla lo stesso, mphf!

Intanto gli occhi gli diventano così lucidi che sembra stia per scoppiare a piangere, ma io lo abbraccio forte e tutto passa.


Due giorni dopo BUH torna da scuola tutto felice e mi comunica: Mamma, sai che era solo uno schersetto? Juls non vuole sposare Corky ed è ancora la mia fidanzata...


Amoreadorato BUH! Prima o poi dovremo fare un bel discorso sulle ragazze!!

venerdì 12 novembre 2010

BUH! e SantoMarino




BUH non ha mai avuto un vero e proprio oggetto transizionale, non uno fisso almeno... per un certo periodo (intorno ai 28-30 mesi) si è addormentato ogni sera tenendo in una mano Saetta McQueen e nell'altra l'elicottero della Dinoco.
Nel periodo della paura dei mostri lo avevo affidato a un peluche di Tigro, dicendogli che lo avrebbe difeso in caso di intrusioni di Mostri &Co. Poi c'è stato il periodo della principessa Aurora, poi di Darth Vader (così cattivo da essere il miglior alleato per tenere lontani mostri e incubi), e poi... poi tutti sono stati soppiantati da SantoMarino.

SantoMarino è arrivato in un giorno d'estate, c'erano il mare e il sole e la spiaggia, ma lui ci aspettava seduto al tavolo della sala ristorante dell'albergo in cui alloggiavamo.
Era il regalo destinato ai piccoli ospiti: un peluche del procione protagonista della "Gang del Bosco". Lì per lì il nome del personaggio non lo ricordavamo (e non lo ricordiamo tuttora) così decidemmo di lasciare a BUH l'onore di battezzarlo con il nome che preferiva.

Mr T: Come vorresti chiamare il tuo nuovo amico?
BUH: [...]
Murasaki: Che ne diresti di Giuseppe?
Mr T: Matteo?
BUH: No. Scegliamo un altro nome...
(in effetti non che gli avessimo fatto proposte molto fantasiose...)
Mr T: E allora come vuoi chiamarlo?
BUH:... chiamiamolooo... SANTOMARINO!
Mr T e Murasaki: [...]

Da allora BUH e SantoMarino sono diventati inseparabili, soprattutto all'approssimarsi dell'ora della nanna e al mattino appena svegli. Ma poi ... SantoMarino... ma come gli è venuto in mente un nome del genere?

venerdì 29 ottobre 2010

Murasaki e le istantanee dall'asilo nido

Il tempo corre più veloce di quanto faccia io, perciò devo fermare queste istantanee prima che mi scappino via...

Dopo la prima settimana di inserimento, non ho più accompagnato Sorellina al nido fino a questa settimana. Per fortuna tra i racconti di Mr T e qualche scambio di battute con Tata Lilly (mentre le passavo al volo la piccolina, prima di correre a prendere il treno) sono riuscita a ricavare qualche istantanea del primo mese di nido della nostra donnina.

ISTANTANEA N°1: pranzo al nido
Avendo Sorellina solo sei denti ed essendo una dei più piccoli tra gli Gnomi, non sempre le sono presentate le stesse pietanze dei bimbi più grandi, perciò...
Tata Lilly: "Sa, signor Mr T? Oggi Sorellina ha mangiato da sola tutta la sua pastina, il secondo e il contorno..."
Mr T: "Bene, mi fa pia..."
Tata Lilly: "Ecco, poi ha visto che i bimbi più grandi mangiavano la pizza e ha iniziato ad agitarsi, indicando la pizza... Gliene abbiamo dato qualche pezzettino, ma se ne è infilati in bocca 4 prima di iniziare a masticare! Allora i successivi glieli abbiamo dati uno alla volta... Poi per fortuna l'abbiamo portata via da tavola, altrimenti avrebbe iniziato a mangiare anche i piatti!"
Mr T: [...]


ISTANTANEA N°2: giochi al nido
Sorellina ha un bel caratterino, lo avevo già detto? E' molto più risoluta rispetto a BUH, che - pur molto socievole - ha sempre avuto un approccio più titubante verso gli altri bambini... 
L'altra mattina quando siamo arrivate al nido c'erano solo due bimbi. Una se ne stava accoccolata sul divanetto, e quando ci ha viste entrare si è infilata in bocca il ciuccio fingendo indifferenza, sperando in tal modo di non attirare l'attenzione del piccolo tornado; un altro invece giocava sul tappeto con un barattolo e tante macchinine.
Sorellina si è diretta con decisione verso quest'ultimo, ha preso possesso del barattolo e ha iniziato a dettare lei le regole del gioco, con grande sconforto del suo "amichetto".

lunedì 18 ottobre 2010

Murasaki e la "rivoluzione in rosa"

Partecipo volentieri all'iniziativa proposta da Mammafelice e altre blogger e scrivo anch'io un post dedicato alla campagna della LILT per il mese del Nastro Rosa.

Lo so, sono in ritardo. Avrei voluto preparare questo post ieri, magari inserendoci anche una foto con un particolare rosa, ma... come ho già detto altre volte, nonostante sul lavoro io sia una persona metodica e precisa, non riesco ad applicare queste doti anche nella vita privata. 

Insomma come massaia faccio un po' pena, sempre nell'atto di rincorrere tutto quel che c'è da fare per i  bambini, in continua lotta con perfide ceste dei panni che non si svuotano mai, con i giochi che si rifiutano di starsene tranquilli nelle loro ceste, con le macchinine abbandonate (No mamma, parcheggiate!) sui pavimenti di corridoio e soggiorno.


E in tutto questo rincorrere la quotidianità, finisco per dimenticare una cosa fondamentale, cosa farei, anzi cosa farebbero i nostri figli le nostre ragioni di vita se dovessero perderci all'improvviso e nella sofferenza di una malattia come il tumore? Non ci avevo mai pensato finché la nostra vicina di casa non mi ha raccontato la sua storia.


"C'è una nostra vicina di casa che, qualche anno fa, all'improvviso, iniziò ad uscire con un foulard in testa, con aria sempre più spaesata e mesta, lei che aveva sempre avuto un sorriso radioso e splendidi capelli lunghi fino alla schiena.

Dopo la nascita del secondo figlio, e grazie alle ecografie e ai controlli che andrebbero fatti da tutti con regolarità (ma in pochi fanno davvero), le diagnosticarono un tumore al seno.
Grazie alla diagnosi abbastanza precoce fu fortunata e, nonostante le cure furono piuttosto pesanti da sopportare con due figli piccoli, alla fine è tornata a sfoggiare il suo sorriso radioso, anche se i capelli ormai si è abituata a portarli corti."


E' una storia forse come tante, ma non così tante come vorrei: non posso fare a meno di pensare che, se la prevenzione fosse presa più sul serio, le storie come questa sarebbero molte, ma molte di più!
Per questo è necessaria una "rivoluzione in rosa".

martedì 12 ottobre 2010

Mr T, il lavoro a casa e i figli

Alcuni post letti di recente mi hanno fatto riflettere. Si parla spesso dei pro e contro del lavorare da casa o in un ufficio, e se ne parla soprattutto dal punto di vista delle mamme, che vorrebbero poter gestire meglio i propri tempi oppure che vorrebbero, giustamente, poter rapportarsi a un mondo di adulti oltre che a quello dei propri nani (vedi i recenti post di Mammafelice e di Machedavvero). Ma dai commenti che seguono questi post nessuno sembra curarsi del fatto che questi problemi possono, anche se in tono minore, riguardare anche i papà.

In particolare, mi ha fatto specie leggere il primo commento al post di Macheddavvero che, tra gli altri pensieri comprendeva questo:

"... Però una cosa è innegabile. Se un uomo è a casa e sta lavorando, lui non può essere disturbato perché sta lavorando. Se una donna è a casa e sta lavorando, sta anche badando alla cena, ascoltando con la coda dell'orecchio se la lavatrice finisce la centrifuga, dando lo sciroppo al bambino e rispondendo a una chilometrica telefonata di lamentele di sua madre. Minimo..."

Devo dissentire per una semplice ragione: se un uomo sta lavorando in una casa in cui ci sono bambini piccoli e nonni (suoi genitori) finisce per trovarsi nella stessa identica situazione descritta da Wonder, e lo dico per esperienza personale.

Mr T è un grafico freelance da anni, ma fino a un anno e mezzo fa si era sempre appoggiato ad agenzie pubblicitarie lavorando nei loro uffici. Per diversi motivi lo scorso anno ha deciso di mettersi in proprio, ma tra ricerca del locale da adibire a studio e il prolungarsi dei lavori di ristrutturazione, si è trovato a doversi ricavare un micro-ufficio in una stanza a casa dei suoi.

Bene, si potrebbe pensare, si chiude nella sua stanzetta e lavora tranquillamente. Ed è qui che ci si sbaglia!

Innanzitutto bisogna considerare che Sorellina, fino a tutto il mese di settembre, cioè fino a che non ha iniziato a frequentare il nido, è stata a tempo pieno a casa dei nonni e poi bisogna considerare i mesi estivi, in cui anche BUH! è stato molto più presente a casa dei nonni. Perciò alcune delle frasi tipiche che Mr T si sentiva ripetere ogni giorno, comprendono:

"Mr T, devo uscire a comprare il latte, mi tieni mezzora Sorellina, che fuori fa caldo/freddo?"
"Mr T, Sorellina dorme così bene, vai tu a prendere BUH a scuola? Tanto cosa vuoi che sia, interromperai il lavoro al massimo per una mezzoretta..."
"Papàaa, mi fai vedere un cartone sul tuo computeeer?"

E mi ci metto anch'io, che da quando ho ricominciato a lavorare a tempo pieno (sono fuori casa dalle 7.30/8 alle 19), mi affido fin troppo a Mr T, con la scusa che lui lavora a casa.
"Mi porteresti questi golfini in lavanderia? Tanto è sotto casa!"
"Passeresti tu a pagare la retta del nido/a ricaricare la tessera mensa della materna? Tanto se vai in paese..."

Insomma, oggi Mr T è un papà che gestisce i pargoli e parte della casa quasi dall'alba al tramonto e tra una corsa e l'altra lavora. Tutto perché al momento non ha un ufficio in cui rifugiarsi e concentrarsi in modo continuo sul suo lavoro.

Ogni mattina, con un aiuto relativamente limitato da parte mia, prepara BUH e Sorellina, li porta a scuola e nido. Lavora. Va a riprenderli per portarli dalla nonna. Lavora. Alla sera prepara la cena e sistema anche la cucina, mentre io mi limito a stendere, piegare ed eventualmente stirare i panni (attività che nemmeno mi spiace più di tanto). Senza contare che spesso si alza a consolare Sorellina di notte, perché io -ahimé, anzi ahilui- non la sento. E per tutto questo si lamenta? Beh a volte un po' lo fa, ma allo stesso tempo dice di essere felice di poter passare più tempo con i nostri figli, rispetto a quanto facesse prima.

Ho raccontato tutto questo perché, Mr T, voglio dirti grazie, perché so che troppo spesso sembra che non mi renda conto di tutto quello che fai per la nostra famiglia o che non lo apprezzi.
Non so come farei senza il tuo sostegno e -
ora che almeno ci sono una porta e una vetrata - ti auguro che lo studio sia pronto per l'inaugurazione al più presto e che tu possa finalmente concentrarti al cento per cento sul tuo lavoro e sui nuovi clienti.
Perché è vero che a volte per noi genitori l'ufficio serve da camera di decompressione, serve per riprendere fiato dallo stress familiare, dai bambini urlanti o frignanti e sempre aggrappati a gonne e a pantaloni, e tu ne hai davvero bisogno! Love4.

venerdì 8 ottobre 2010

Sorellina e il nido

Oggi, 8 ottobre 2010, possiamo affermare che la fase uno dell'inserimento al nido si è conclusa con successo.
Sorellina questa settimana ha continuato a frequentare ad orario ridotto (dalle 10 alle 12.15 circa), ma ha affrontato distacchi sempre più lunghi e ha pranzato al nido tutti i giorni.

Alla fine, grazie soprattutto all'approccio delicato delle educatrici, si è adattata discretamente al nuovo ambiente, ha pianto soltanto quando i due o tre bimbi più difficili piangevano forte (e ci credo poverina, si sarà spaventata), ma poi si è sempre fatta consolare velocemente. Questa mattina, addirittura, non ha nemmeno piagnucolato quando Nonna Bea l'ha affidata a tata Lilly.

E poi... beh... si è fatta conoscere per quella bimba affamata di cibo e di vita che noi abbiamo già imparato a conoscere in questi 14 mesi. Tata Lilly si è complimentata perché non aveva mai visto una bambina così piccola mangiare così bene da sola. "Tutto merito della pazienza della mamma", ha elogiato Nonna Bea.
"Tutto merito della fame e del senso pratico di Sorellina", la correggo io.

Certo, perché Sorellina davanti a un piatto di cibo non vede altro che quello e non si dà pace finché non lo rende pulito e lucido, spazzolando fino all'ultima briciolina. Non riesco davvero a immaginarla mentre aspetta serafica che l'educatrice abbia finito il giro del tavolo per avere finalmente il suo boccone. Per questo Sorellina, senza aspettare tata Lilly, prende la forchettina e si infilza il pesciolino da sola e mangia e mangia e finisce con tale anticipo rispetto agli altri Gnomi che, per tenerla buona, tata Lilly deve passarle dei pezzetti di pane tra una pietanza e l'altra. Il rischio, altrimenti, è che allunghi le mani nei piattini degli altri piccoli commensali e che ripulisca anche la loro parte di pranzo!!

martedì 5 ottobre 2010

BUH!, l'Amore e il Riccio di Cioccolata

"Mamma: Juls non vuole più essere la mia fidanzata!"

[...ecco lo sapevo! E' dallo scorso agosto, quando BUH! mi disse per la prima volta che da grande avrebbe sposato Juls, che temevo l'arrivo di questo momento]

Gli ho subito domandato: "Come mai? Avete Litigato?".
BUH!: no, lei ha litigato e ha detto che non vuole più essere la mia fidanzata. E allora io ho detto a tutti i miei amici che non è più mia amica, ecco!!

Lì per lì, ho pensato che - pur così piccola - Juls è proprio una femmina: lei litiga e BUH! non capisce nemmeno il perché!! Un po' mi veniva da ridere, ma poi ho cercato di consolarlo e, visto che domenica saremmo andati a pranzo dai B (genitori di Juls), ho proposto a BUH! di prepararle un dolce divertente, per stupirla e riconquistarla.

Proprio la scorsa settimana mi è arrivato il libro di Natalia di Tempodicottura, così ho fatto scegliere a BUH! la ricetta che preferiva per il dolce da portare a Juls.

Abbiamo fatto il salame di cioccolato a forma di riccio, con due ricci più piccini per i bambini. BUH! si è divertito tanto a rompere i biscotti con il mattarello e poi a decorare con bastoncini e caramelle i tre animaletti.

Alla fine BUH!, che non dimentica mai nulla, ha subito dichiarato alla sua amica: Vieni a vedere il dolce che ti ho preparato, tu pensi che sia una torta e invece è una sorpresa, così sei contenta e vuoi di nuovo essere la mia fidanzata!!"



E come avrebbe potuto resistere a questo capolavoro fatto da BUH!?

venerdì 1 ottobre 2010

Murasaki e l'inserimento al nido (2)


E' fatta! La prima settimana di inserimento al nido è terminata e... devo ammetterlo, Sorellina se l'è cavata molto meglio di quanto avrei osato sperare.

In questi primi cinque giorni ha giocato con macchinine, costruzioni, legnetti, catenelle e barattoli di latta... Si è adattata a districarsi in una giungla popolata di Gnomi (questo è il nome della classe) bipedi, quando lei esplora ancora il mondo circostante gattonando, si è rincuorata alla vista dell'unico altro Gnomo a quattro zampe della classe e ha pian piano preso confidenza con tata Lilly, la sua educatrice di riferimento.

Si è comportata bene ieri, durante il primo distacco (durato circa 10/15 minuti), anche se poi quando l'ho portata da Nonna Bea non ne voleva sapere di staccarsi da me.
Si è comportata bene perfino oggi, con un distacco durato quasi 40 minuti.
Si è comportata bene, nonostante io abbia interrotto il gioco cui si stava dedicando per dirle, scandendo bene le parole: Piccola, mamma esce, ma tornerà presto, mi raccomando fa la brava!
Io ho voluto essere chiara perché non potevo sopportare l'idea che si accorgesse della mia assenza per caso e si sentisse abbandonata per davvero. Così, quando ha capito, ha iniziato a dire: GNA GNA GNA GNA GNA (No mamma, ti prego rimani qui con me), cercando contemporaneamente di arrampicarsi su di me per non lasciarmi andare.
Io sono stata forte, non ho vacillato (almeno davanti a lei), l'ho portata da Tata Lilly che aveva iniziato a fare le bolle di sapone, ho girato i tacchi e sono andata nello stanzino a decorare la copertina dell'album insieme alle altre mamme.

Le altre mamme. Alcune, come me, sono al secondo inserimento, altre sono al primo e abbiamo dovuto staccarle a forza dalla porta, mentre tendevano le orecchie per capire se il bambino che piangeva fosse il loro oppure no. Poi, però, nello stanzino il tempo è volato anche per quelle mamme, e al ritorno abbiamo trovato Tata Lilly con due bambini abbarbicati al collo, alcuni che giocavano nella casina e altri accoccolati con le altre due educatrici del gruppo.

Sorellina se ne stava beatamente in braccio a Tata Nella. Si è comportata bene, mi hanno detto, "è andata un po' in crisi solo all'inizio, quando gli altri bambini si sono messi a piangere forte, ma si è fatta consolare velocemente". Insomma, chi lo avrebbe detto? Se abbiamo superato questa settimana ce la possiamo fare!

In ogni caso io ormai ho dato, la prossima settimana di inserimento tocca a Mr T.

martedì 28 settembre 2010

Murasaki e l'inserimento al nido

3 Ottobre 2007

E' il primo giorno di inserimento al nido per BUH e per me. BUH ha quasi 18 mesi e un carattere indipendente, perciò io sono molto, molto tranquilla.
Si aprono le porte del grande ambiente dedicato ai piccoli e BUH entra sicuro, senza nemmeno cercare la mia mano.
Il piccolo individua un camion che gli piace sullo scaffale in fondo alla stanza e si precipita subito a prenderne possesso. Passerà i successivi 45 minuti a esaminare come girano le ruote del camioncino, accuratamente ribaltato per l'occasione*.
Arrivato il momento di salutare l'educatrice e tornare a casa BUH! si mette naturalmente a strepitare perché non vorrebbe lasciare il suo gioco...

27 Settembre 2010

E' il primo giorno di inserimento al nido per Sorellina e per me. Sorellina non ha ancora compiuto 14 mesi, ha un carattere diffidente e - nonostante trascorra la maggioranza delle sue giornate dalla nonna - non ha ancora costruito una sua autonomia rispetto all'entità Mamma.
Sono un po' preoccupata anche se non faccio altro che incoraggiarla raccontandole dei giochi, delle tate e dei bambini che incontrerà.
Si apre la porta, metto Sorellina a terra e le tengo le manine per accompagnarla (ancora non cammina da sola). Avanza veloce, trova un barattolo pieno di macchinine, si siede e inizia a svuotarlo, per poi riempirlo di nuovo... ottimo! Lei adora automobiline e barattoli da riempire.
Mi siedo sul divanetto con le altre mamme e la osservo.
Per cominciare ha un diverbio con un bambino di 16 mesi che cerca di portarle via una macchinina, il bambino capisce subito con chi ha a che fare e decide di lasciargliela, un vero cavaliere!!
Dopo il barattolo Sorellina trova un'altro dei suoi giochi preferiti: un telefono!! E non un telefono giocattolo (di quelli non sa che farsene) ma un telefono vero, con tanto di tastiera, filo e cornetta, così, da vera femmina, si siede, compone il numero e inizia a parlare e ad abbracciare la cornetta, proprio come fa quando parla al telefono con i nonni calabresi!
Intanto la tata Lilly si tiene un po' a distanza, attirando l'attenzione della piccola solo di tanto in tanto; le avevamo spiegato come affrontare Sorellina e sta applicando i nostri consigli: Brava!

Dopo i primi tre quarti d'ora però Sorellina inizia a mostrare irrequietezza, si arrampica sulle mie gambe e inizia a frignare e a tirarmi la camicia, è chiaro che non ne può più di tutti quei nuovi bambini, della tata Lilly e delle mamme dei bambini.
Lilly mi consiglia di non forzarla e di portarla a casa un po' prima... domani andrà meglio!

Che dire di sicuro è andata molto meglio di quanto mi aspettassi in realtà ed è già un sollievo!!

* in quel periodo della sua breve vita BUH catalogava il mondo circostante secondo un criterio fondamentale: quello che gira e quello che non gira. Ma questa è un'altra storia...

martedì 14 settembre 2010

Sorellina e i sentimenti contrastanti di BUH!

Anche per Sorellina l'estate è stato un periodo di cambiamenti.
Finalmente ha imparato a gattonare come si deve, senza più strisciare o avanzare tenendo una gamba rigida e girata verso l'esterno. Cammina eretta tenendosi a mobili e divani e raggiunge i suoi oggetti del desiderio in men che non si dica.

Per inciso gli oggetti dei suoi desideri sono sempre cose pericolose oppure giochi di BUH! (manco a dirlo eh?!).

Senza contare che la piccola peste adora suo fratello e lo seguirebbe in capo al mondo.
Non appena lo vede intento a svolgere qualsivoglia attività si precipita da lui per osservarlo adorante, per attirare la sua attenzione rovesciando qualsiasi cosa si trovi sul tavolino di lavoro, oppure per battere le manine sulle gambe di BUH! pronunciando lunghi discorsi oscuri ai più.

"MAMMAAAAA!! Sorellina non mi lascia in paceeee..."
"MAMMAAAAA!! Sorellina mi disturba..."
"MAMMAAAAA!! Sorellina prende i miei giochi, ma ci stavo giocando prima ioooo!"
"MAMMAAAAA!! Toglimi questa Sorellina che non la voglio qui con me!"

Queste sono solo alcune delle frasi urlate da BUH! durante le vacanze e l'obbligata convivenza continua con Sorellina.

Ieri però è ricominciata la scuola materna e quando ho chiesto a BUH: Sei contento di essere tornato alla scuola materna e di aver ritrovato le maestre e i tuoi amici?

BUH!: un po' sono contento, ma un po' sono triste...
Murasaki: come triste?
BUH!: mi sono divertito perché c'erano i miei amici, ma un po' sono stato triste perché io volevo anche Sorellina con me a scuola...
Murasaki: [...]

mercoledì 8 settembre 2010

BUH! e la gelosia

Le vacanze estive permettono ai bambini di: oziare, passare più tempo all'aperto, giocare fino allo sfinimento, conoscere posti nuovi, giocare fino allo sfinimento, passare più tempo con papà e mamma o con i nonni, giocare fino allo sfinimento... ma non solo... le vacanze estive implicano anche una convivenza continua e "forzata" con i loro fratelli o sorelle. Una convivenza che spesso può rivelarsi catastrofica, o quasi.

Per tutto il primo anno di vita di Sorellina, BUH! ha vissuto piuttosto tranquillamente e quasi nell'ignoranza di cosa comportasse esattamente la presenza di questo piccolo, ma pestifero esserino.
Lui passava gran parte delle sue giornate alla scuola materna, giusto il tempo della merenda a casa di Nonna Bea, e poi via a casa per prepararsi a cenare, fare un gioco o guardare un cartone prima di andare a dormire.
In tutto questo succedersi di azioni e rituali Sorellina rimaneva sullo sfondo: una bambolina che ancora non era abbastanza grande per essere una compagna di giochi e, quindi, buona solo per essere di tanto in tanto sbaciucchiata e coccolata.



Con l'arrivo delle vacanze però qualcosa è cambiato, anzi tutto!! Nel mese e mezzo in cui è rimasto a casa da scuola e centro estivo BUH! ha iniziato a capire la portata reale di una Sorellina sempre più sicura di sé, diventata ormai un'esploratrice temeraria degli angoli più reconditi della casa, quindi anche degli spazi e dei giochi che fino a qualche mese fa erano esclusivo appannaggio del fratello maggiore. Così…

Così BUH! ha deciso che era il momento di agire per riportare l’attenzione su di sé.
Ha iniziato a parlare "come un piccolo", a gattonare, a farsi imboccare (beh questo un po' lo faceva anche prima...), a chiederci "Giochiamo a mamma/papà, figlia grande (Sorellina) e bambino piccolo (BUH!)?".

Non solo. Quando vede Sorellina alle prese con un gioco qualsiasi, lui arriva, la sposta con prepotenza e si mette tra lei e il gioco per non farglielo raggiungere: comportamento che, naturalmente, causa pianti e strepiti da parte della malcapitata.

Mr T e io preferiamo evitare di chiedergli di cedere con la scusa che lei è piccola, anche perché sarà piccola ma ha già il suo bel caratterino. Gli proponiamo invece di condividere il gioco, oppure di aspettare - come a scuola - che Sorellina abbia finito di giocare prima di prendere il gioco, ma non sempre è cosa facile.


giovedì 2 settembre 2010

BUH! e le conversazioni da spiaggia


Durante le vacanze estive abbiamo scoperto UP, un film adorabile ... escludendo il fatto che la commozione provocata dall'album fotografico lasciato dalla moglie a Carl mi ha fatto piegare in due la lente a contatto NELL'OCCHIO!!

Tornando al film: la storia d'amore tra Carl ed Ellie, che restano insieme per sempre, è l'ideale per quel romanticone di BUH!, come dimostrano questi stralci di conversazioni estive.

...

Non ricordo perché, durante una merenda in spiaggia, BUH! e io stavamo parlando di una coppia separata. Gli ho spiegato (nei limiti della sua comprensione) che a volte chi è sposato può decidere di non esserlo più ed essere felice prendendo strade diverse.

Dopo qualche momento di riflessione all'improvviso mi ha chiesto: Mamma, è vero che tu vuoi rimanere sposata per sempre?

Murasaki
: Amore, lo sai che mamma e papà non sono sposati. Tu vuoi che ci sposiamo?
BUH!
: siiii, così poi io vi regalo una scatola piena di anelli...
Murasaki:
Non ce ne vogliono così tanti, ne bastano uno per babbo e uno per mamma.
BUH!:
allora facciamo così, ne regalo due a papà e due a te, sei contenta?

...

BUH!: Mamma, lo sai che io voglio sposare Juls?
Murasaki: Davvero?
BUH!: Sì quando torneremo a casa le chiederò di sposarmi.
Murasaki: [credendo di intimorirlo] Ma sai che Juls è calabrese, devi prima chiedere a suo padre se è d'accordo.
BUH!: Va bene! Quando torniamo dalle vacanze gli chiedo se è d'accordo... poi però rimaniamo sposati per sempre, eh!

Ammore di mamma! Così deciso e così romantico!

martedì 31 agosto 2010

Murasaki e il rientro... col botto!

Siamo tornati! Le ferie sono finite e tutto al rientro si è svolto come da copione.

La riduzione di orario per allattamento è terminata proprio prima della partenza, così non solo sono tornata in ufficio, ma ci sono tornata per otto ore consecutive. E naturalmente ho avuto i classici sintomi da primo giorno al computer: vista tremolante, nausea e mal di testa... altro che botto è stato uno schianto!

BUH! è stato il più felice, perché è tornato all'estivo, mentre Sorellina, pur felice di stare con nonna Bea e papà, ha avuto qualche scompenso dopo le tre settimane passate in simbiosi con mamma e fratello.

Quando mi ha vista entrare in casa, infatti, ha esclamato: MAMMAAAAA! e ha subito proteso le braccine, non solo, subito dopo ha detto: ahpitcià ahpitciàa, tiitttiii, taatte - che (abbinato a una manina che tenta di aprirmi la camicia) significa: Mammina, mi sei mancata così tanto, non è che adesso mi concederesti una coccolina? Un sorso di quella bevanda bianca e dolce che mi dice che sei tornata e non te ne andrai di nuovo via?

E io, che davanti a queste richieste ho la fermezza di una gelatina, naturalmente ho ceduto subito, anche se era ora di cena... come non accontentarla? Senza contare che mi ha riempita dei suoi baci speciali e un po' sbauscianti, che consistono nello spalancare la sua boccuccia e mangiucchiarmi le guance... Tanto poi ha mangiato comunque quasi tutto quello che c'era nel piatto.

Tornate a casa Sorellina mi è rimasta avvinghiata fino a che non si è addormentata, e poi mi sono concessa a BUH! per la chiacchierata serale prima della nanna, in modo che avesse anche lui la sua parte di coccole.

Messi a letto i pargoli avrei voluto subito scrivere il post del rientro, ma la stanchezza ha prevalso e sono riuscita a malapena a raggiungere il letto... tanto il pigiama già lo indossavo su premurosa richiesta di BUH!, perché "mamma, devi indossare il pigiama per riuscire ad addormentarti..."

mercoledì 4 agosto 2010

Sorellina e il compleanno rubato

Erano le 16.00 del 3 agosto 2009, il momento del primo incontro tra BUH! e Sorellina, l'istante in cui il nostro ometto guardò quel fagottino e disse: "Solellina sei bellissima!".

Noi l'avevamo incontrata qualche ora prima, alle 8.32 per la precisione e ce ne eravamo subito innamorati, un po' come era accaduto tre anni e mezzo prima con BUH!

E' già passato un anno, un anno duro e pieno di emozioni.
Duro perché essere mamma di due bambini, e lavoratrice, è difficile, anzi difficilissimo per una persona come me senza la minima capacità di organizzazione casalinga.
Pieno di emozioni perché Sorellina è una bambina vivace come suo fratello maggiore, ma è anche molto volitiva e in questo anno mi ha fatto scoprire di amarla come mai avrei pensato si potesse amare una secondogenita e una secondogenita ben rompiscatole se posso dirlo...
A volte, però, credo che il suo essere così determinata e rompina dipenda proprio dall'essere
secondogenita: lei non ha mai avuto quasi niente e nessuno tutto per sé, da subito mamma e papà sono stati condivisi con BUH!, pochi sono stati finora i giochi veramente suoi e le feste dedicate solo a lei. Forse l'unica festa veramente sua è stata la festa per il Battesimo, anche perché il suo primo compleanno le è stato, per così dire, "rubato" da suo fratello.

Ebbene sì, ieri abbiamo festeggiato il primo compleanno di Sorellina, niente di paragonabile alla festa di BUH!, che per il suo compleanno ha avuto una festa con tanti parenti e ben 4 amichetti (ma da questo punto di vista diciamo che compiere gli anni in Agosto non aiuta), ma il protagonista, ancora una volta, è stato BUH!

E' vero, si è prodigato in prima persona per festeggiare Sorellina: appena sveglio le ha cantato "tanti auguri a te", le ha comprato anche un regalino con l'aiuto di Nonna Bea, e ha persino decorato la torta alla frutta.

Però la torta l'abbiamo tagliata dopo cena e Sorellina era stanca e la candelina l'ha soffiata BUH perché...
"Mamma, devo dirti un segreto!"
"Quale segreto?"
"Sorellina non sa soffiare sulla candelina... allora posso soffiarla io, vero? E mi fai la foto con la torta?"

E così questo è stato il primo compleanno di Sorellina: città deserta di parenti e amici, grande sonno e un Fratellone che le ha rubato la scena con grande disinvoltura... se tutto va bene ci rifaremo a Settembre organizzando una merenda con qualcuno dei suoi amichetti del 2009!!


sabato 31 luglio 2010

BUH! e i ricordi delle vacanze

Le brevi dichiarazioni telefoniche di BUH! e i racconti più dettagliati dei nonni, ci hanno permesso di ricostruire in qualche modo l'esperienza del nostro ometto in montagna.

Certo, la montagna, i "giri" nella natura, le escursioni in groppa agli asinelli sono state esperienze bellissime ed emozionanti per BUH!, ma c'è una cosa che più di tutte lo ha colpito, l'unica cosa che non è mai mancata in nessuno dei suoi brevissimi racconti.

Mr T: ciao BUH! come stai?
BUH!: ...
Mr T: ...?
BUH!: Papà lo sai che qui c'è la sabbia? Ciao...
Mr T: ...

--------------------

Murasaki: E poi cos'altro hai visto nella natura?
BUH!: eehhmm... sai mamma? Qui c'è anche un parco della sabbia.

--------------------

Murasaki: Buongiorno BUH!, mi ha detto il nonno che stai per partire con gli asinelli...
BUH!: sì ma ancora non è il mio turno... Mamma...
Murasaki: Sì, amore?
BUH!: ... lo sai che dopo andrò a giocare al parco della sabbia?

--------------------

Insomma, pare che durante tutta la settimana il piccolo abbia passato gran parte delle sue giornate a giocare in una sorta di fortino provvisto di una tonnellata di sabbia, dove si è divertito e inesorabilmente sfiancato fino ad addormentarsi ogni sera sul tavolo del ristorante (con grande sollievo dei nonni direi...).

venerdì 30 luglio 2010

BUH! e l'arte della conquista


Questa mattina al telefono:

Murasaki: Buongiorno BUH!
BUH!: Buongiorno mamma! Lo sai che domani rRRritorniamo?
Murasaki: ne sono felice. E tu sei felice di tornare da mamma e papà?
BUH!: Sì. Domani, quando rRRitorno mi baciate forRrtissimo? Mi baciate forRrtisssimo mamma?

Murasaki: [silenzio accompagnato da singhiozzi sommessi, mentre pensa: piccolo ruffiano!]

Murasaki, Mr T e la child-free week (2)

E' vero. Un po' sentiamo nostalgia dei nostri pargoli, ma se vogliamo dirla tutta questa settimana senza figli ce la stiamo davvero godendo.

Non mi è nemmeno venuto il panico quando ho scoperto che a Sorellina è venuta la febbre... ehm, cioè... devo confessare che di sfuggita ho pensato "ecco, smetto di allattarla per una settimana e subito si ammala! Non smetterò MAI MAI MAI MAI più di allattarla così avrà per sempre i miei anticorpi!!!"
Per fortuna, poi sono tornata in me e ho considerato che a settembre tornerò a lavorare a tempo pieno e pian piano smetterò di allattarla comunque.

Tornando alla nostra settimana child-free ci eravamo ripromessi di fare quello che normalmente non possiamo fare o non fare perché ci sono i bambini. Non parlo soltanto di gite in scooter sul lago, cinema e cene con gli amici o il gran finale della serata alle terme previsto per venerdì.
Mi riferisco anche a scegliere di NON fare quelle attività di tutti i giorni che proprio non si possono evitare in presenza di bambini piccoli. Ad esempio sabato scorso, non appena partiti i bambini, ho subito dichiarato "Questa settimana non voglio cucinare nemmeno una volta! Al massimo tagliamo l'anguria o il melone o, se proprio vogliamo esagerare, condiamo l'insalata!"

Che senso di sollievo ho provato in questi giorni quando, entrata in casa, non avevo l'assillo del
"Cosa preparo per cena?",
"E' tardi e devo ancora fare il bagnetto ai nani",
"BUH! avrà lavato i denti? Sorellina avrà mangiato abbastanza?"
- zzZZzZzzzZzZZzZz perché naturalmente quando ci sono i bambini io alle 9 di sera crollo addormentata con loro.

Questa settimana invece i nostri ritmi sono stati rilassanti, la sveglia è suonata almeno 40 minuti più tardi rispetto al solito, e pur andando a dormire molto più tardi ci siamo svegliati ogni mattina freschi come rose, forse perché per la prima volta da quasi un anno abbiamo dormito ogni notte di filato fino al mattino.

Murasaki: Aaaahhh... peccato che questo sogno domani finirà!!
Mr T: Ma che stai dicendo?! Mura, devo confessarti una cosa, questa settimana ho capito che per poco va bene stare senza bambini, ma una vita senza di loro sarebbe veramente vuota...*

* Questa frase ho voluto immortalarla qui, per farla rileggere a Mr T quando ricomincerà a sclerare ;-)

martedì 27 luglio 2010

Mr T e l'inversione dei ruoli

[sabato 24 luglio 10.30 del mattino]

Murasaki: [lamentosa] mi mancano già, mi mancherà Sorellina, non sopravviverò per una settimana senza di lei. Sigh Sigh
Mr T: ma va là, a me non mancano per niente, già mi pregusto questa settimana da fidanzatini!!

[domenica 25 luglio - gita sul lago]

Mr T: Ah, certo che ce la godiamo senza i pargoli, eh?!
Murasaki: sì, sì è tutto bellissimo... come prima che arrivassero i nostri meravigliosi bambini ... sigh sigh

[lunedì 26 luglio - ore 23.30]

Murasaki: Inizio ad abituarmi... è proprio bello avere il lettone tutto per noi...
Mr T: sì, certo è bello! Però a me adesso mancano... sigh sigh...

lunedì 26 luglio 2010

BUH! e la vacanza coi nonni

Sono passati tre giorni dalla partenza dei piccoli e all'inizio BUH! era troppo impegnato per parlarci al telefono e condividere con noi le sue impressioni, ma oggi finalmente ha voluto parlarmi al telefono...

BUH!: Mamma, oggi ho fatto un giro nella Natura. Ho visto i pomodoRRRi, alcuni erano RRRossi e alcuni erano veRRRRdi [già che abbiamo imparato a pronunciare la eRRe facciamola sentire bene]
Murasaki: [maestrina] certo amore, perché quelli verdi sono ancora acerbi, mentre quelli rossi sono maturi. E poi cos'altro hai visto nella natura?
BUH!: eehhmm... sai mamma? Qui c'è anche un parco della sabbia.
Murasaki: un parco della sabbia?
BUH!: sì, ci sono i RRRastrelli e anche le palette e anche i secchielli con le catenelle (sistema di carrucole per trasportare la sabbia, ndNM*)
Murasaki: bellissimo e ti piace giocare là nel parco?
BUH!: ...
Murasaki: BUH! BUH! ci sei ancora?
Nonno M: scusa ha posato il telefono sulla poltrona e se ne è andato...

Beh, insomma, mica potevo pretendere di più, mi sembra già un regalo che si sia fermato quei pochi minuti a raccontarmi della sua vacanza.

Quanto al giro nella natura è una nuova iniziativa dell'hotel dove in passato abbiamo trascorso le vacanze estive anche noi e BUH! Si tratta di un percorso natura in cui i bambini sono accompagnati da un animatore che gli fa osservare e descrive loro quello che li circonda, che di tanto in tanto li fa sdraiare su alcuni teli, per ascoltare i suoni del bosco. Credo sia un'esperienza forte per quei bambini che normalmente vivono in città, persino per BUH! che ha la fortuna di abitare in un una cittadina piena di parchi e vicina a un vasto bosco.

*ndNM = nota del Nonno M :-)

domenica 25 luglio 2010

Murasaki, Mr T e la child-free week

Sono partiti!

BUH! era in fibrillazione, ha scelto i libri da portare con sé per la sera, i pennarelli e i fogli (che non devono mai mancare)... e attraverso il finestrino dell'auto (muovendo solo le labbra) mi diceva: "sei nel mio cuore!". E' diventato proprio un ometto!

Sorellina naturalmente non ha capito nulla, ha salutato i nonni e ha protestato un pochino quando l'abbiamo sistemata nel suo seggiolino. Non pensava certo di andarsene tanto lontano...

Io, mentre l'auto si allontanava, sono scoppiata a piangere, beh magari proprio scoppiata a piangere no, ma qualche lacrima l'ho versata... mi sembra proprio una violenza quella che le stiamo facendo. Altre mamme forse sono ben felici di mandare i bimbi così piccoli in vacanza coi nonni, ma io mi sento davvero in colpa...

Mi sento in colpa
anche se stanotte abbiamo dormito come due ghiri fino alle 8.16 quasi senza interruzione,
anche se ieri sera siamo andati al ristorante giapponese senza il pensiero di dover tornare dai piccoli,
anche se oggi ci faremo una gita in scooter fino al lago,
anche se stasera andremo al cinema (sì in questo periodo non c'è un gran che ma ci accontentiamo)
anche se in settimana andremo una sera alle terme di Milano e un'altra cena con degli amici come noi temporaneamente sprovvisti di prole ...

...eh sì, nonostante tutto quello che potremo fare nella nostra settimana child-free, un pochino mi sento in colpa e non vedo l'ora che arrivi sabato prossimo per stringere di nuovo i nostri piccolini.


venerdì 23 luglio 2010

Murasaki e le separazioni (2)

Ebbene sì, anche quest'anno BUH! si appresta a partire con Nonna Bea e Nonno M per i monti... E' felicissimo all'idea di "andare al fresco", come dice lui. Le nostre separazioni da BUH! sono ormai assodate, possiamo gestirle noi genitori ed è perfettamente in grado di gestirle lui, tanto che questa mattina ha dichiarato:

Non preoccupatevi, anche se partiamo voi non sarete soli, perché noi restiamo sempre nel vostro cuore anche quando siamo lontani. E anche voi siete nei nostri cuori... non senti come batte forte il mio? E' perché dentro ci siete tu, papà, Sorellina e anche i nonni!!

Direi che abbiamo lavorato bene, eh?!

Quella che mi cruccia è Sorellina. Quando BUH! aveva la sua età, mai mi sarei sognata di mandarlo via per una settimana con i nonni... e questo nonostante lui fosse molto più autonomo e indipendente di quanto lo sia lei.
Proprio lei, questa bambolina spelacchiata di quasi un anno che, quando torno dal lavoro, a volte ancora piange al solo vedermi entrare e che subito cerca il seno per sentirsi rassicurata del fatto che sono proprio io, che ci sono davvero.
Lei, che a volte mi si aggrappa con tutte le sue forze per non essere presa in braccio dal papà o da nonna ... che chissammai la mamma sparisca se non la tengo stretta con le mie manine!

Insomma, se da una parte non vedo l'ora che inizi questa piccola vacanza dalle due teppe, dall'altra mi batte forte il cuore... e non batte così forte perché nel mio cuore ci sono BUH!, Sorellina, Mr T e anche i nonni... Mi si stringono lo stomaco e il cuore a separarmi dalla nostra piccolina, e se sta male? E se non mangia perché sente la mia mancanza? No, in effetti neanche questo potrebbe farle passare l'appetito... ma se sente la mia mancanza?

Ma se sento io la sua mancanza?
Posso farcela
Posso farcela
Posso farcela
Posso stare per una settimana senza la mia bambina... o no?

giovedì 22 luglio 2010

BUH! e il problem solving



Anche quest'anno si è ripetuto il rituale week-end di fuga dalla canicola della pianura padana verso la frescura del nostro paesino di montagna preferito. Sì, quello dove si incontrano le famose simpatiche vecchine.

E' un paesino fatto di una sola strada, che si inerpica su per il monte a circa 800mt di altitudine. Ci sono due alberghi e un piccolo caseificio che produce 4 tipi di formaggi, yoghurt e un burro delizioso.

In questo paesino, nella torrida estate del 2003 si sono sposati i nostri cari amici, la zia Giramondo e lo zio Ali. Si innamorarono a tal punto di quell'oasi tra i monti che decisero di comprare una casetta grande abbastanza da poter ospitare all'occasione gli amici sparsi qua e là per il mondo: Murasaki e Mr T, zia Perfy e compagno dall'Olanda, zio Erm con la moglie e la prole parigine, e la mitica zia Eli...

Da allora abbiamo quasi sempre trascorso là con loro il Capodanno e qualche week end durante l'anno, soprattutto d'estate. Così anche quest'anno, con la scusa di far cambiare aria ai piccoli, ci siamo rifugiati da loro per i due "classici dell'estate": la gita alla piscina termale di Premia e la grigliata in giardino.

BUH! ormai è un pesciolino con i suoi braccioli, mentre Sorellina ha superato bene il suo battesimo dell'acqua. Certo al mare aveva pucciato i piedini, ma lì con l'acqua tiepida delle terme si è lanciata... in senso letterale!!
La mettevo sul bordo della piscina e lei mi si lanciava tra le braccia per tuffarsi... è stato davvero uno spasso.

Quanto a BUH! la seconda sera ha deciso di dormire in cameretta con Lollix. Io non ero molto convinta della scelta, dato che noi avremmo dormito al piano di sopra, e che BUH non avrebbe potuto raggiungerci a suo piacimento (la scala che porta in mansarda non ha ringhiera e c'è un cancelletto di legno a proteggere i bambini), ma i piccoli erano più che convinti così...
Il mattino dopo ho chiesto a BUH!: allora hai dormito tutta la notte con il tuo amichetto?
BUH!: [tutto contento] no mamma, ho dormito nel lettone degli zii!!
Murasaki: Ma come nel lettone degli zii?! E loro dov'erano?
BUH!: nel lettone!!
[mi giro verso zia Giramondo con aria interrogativa]
Zia Giramondo: eh sì, nel bel mezzo della notte ho sentito un nano che si inerpicava sul lettone e che si infilava sotto le coperte. Pensavo fosse Lollix, ma poi accarezzandogli la testa ho sentito una chioma riccia e un po' ispida che di certo non era la sua..."

Insomma, incontrato l'ostacolo il nostro piccolo ha subito trovato la soluzione: se non posso raggiungere il lettone di mamma e papà, ripiego su quello degli zii che è a portata di mano!!

giovedì 15 luglio 2010

BUH! e le notti dai nonni

BUH! quando può adora fermarsi a dormire dai nonni, forse perché è rimasto uno dei pochi momenti in cui ha Nonna Bea e Nonno M tutti per sé... insomma senza l'intrusione di quella guastafeste di Sorellina.

Devo dire che sin dalla prima volta in cui si è fermato a dormire da loro, non ha mai vacillato, non ha chiesto una sola volta di tornare da mamma e papà. Per questo ieri sera ci ha molto stupito quando, alle 21.15 è squillato il telefono e...

Mr T: Pronto!
Nonno M: BUH! vuole parlarti...
BUH!: [lamentoso] voglio tornare a casa miiiiaaaa!
Mr T: cosa è successo? Come mai vuoi tornare a casa?
BUH!: umph umph... voglio tornare a casa miiiaaaaa!

Apparentemente non è capitato nulla di strano, ci racconta il nonno, semplicemente di punto in bianco BUH! ha iniziato a piagnucolare, dicendo che voleva tornare a casa sua...

Nonno M allora lo ha riaccompagnato da noi (per fortuna abitiamo a meno di un km da casa dei nonni) e, quando BUH! varca la soglia di casa, finalmente arriva la rivelazione.

Il piccolo mi salta in braccio e mi sussurra piano all'orecchio: Mamma devo dirti un segreto... io e il papà dobbiamo costruire un elicottero!!

Sì, perché ieri mattina gli era tornata in mente la scatola del Meccano che aveva ricevuto per il suo compleanno e aveva chiesto a Mr T di smontare il sidecar e costruire l'elicottero al ritorno dal centro estivo.

Per fortuna erano ormai quasi le 22 e il nostro piccolo meccanico era troppo stanco perfino per protestare, quando gli abbiamo detto che avremmo dovuto rimandare la costruzione dell'elicottero al giorno successivo... perciò Mr T preparati, stasera si costruisce!!!

lunedì 5 luglio 2010

BUH! e le riflessioni sul tempo

E' domenica mattina. Siamo tutti seduti al tavolino del bar pasticceria per il rituale caffè macchiato per noi e schiuma di latte con cacao per BUH! Sorellina sonnecchia nel suo passeggino.

BUH! fissa pensoso la sua schiuma di latte e, di punto in bianco, dichiara solennemente: Quindi io non ho sempre tutto il tempo...

Murasaki: ...
BUH!: eh no...
Murasaki: Perché BUH!? Perché non hai sempre tutto il tempo?
BUH!: Perché il mio tempo poi "scade".
Murasaki: Amore, e cosa succede quando il tuo tempo scade?
BUH!: Quando il mio tempo scade... poi gioco!!

Ma cosa avrà mai voluto dire? Sarà qualche strana usanza delle educatrici del centro estivo? L'interrogativo rimane aperto...

mercoledì 30 giugno 2010

Il cuoco, il gelataio e... il "dipintaio"

Non è un segreto che il piccolo BUH! nutra una piccola passione per la cucina.

Ormai è in grado di impastare da solo pancake, ciambelle e waffel, e adora impiastricciarsi le mani in cucina sin da quando aveva all'incirca 18 mesi.

Perciò non ci siamo stupiti più di tanto il giorno in cui alla domanda "Cosa farai da grande?" non ha mostrato alcuna esitazione prima di rispondere: Il cuoco!!

Avevamo appena letto un libretto che descriveva alcuni tra i più comuni mestieri che fanno parte dell'immaginario dei nostri piccoli: il dottore, il pompiere, il cuoco, lo scienziato, il clown eccetera...

Niente però lo affascina come la magia che trasforma l'albume in una divertente schiuma bianca, che combina e trasforma gli ingredienti in qualcosa di nuovo, che fa sparire la farina mentre si amalgama con le uova sbattute in un composto che si arricchisce pian piano di odori e sapori diversi.
E' così orgoglioso quando passa le verdure con il passino, schiaccia le patate
lesse con lo schiaccia patate, annuncia con grande competenza a Mr T: l'aglio non si mangia, si usa solo per dare il profumo!!
Che poi si dimostra persino più competente di me, dato che io il termine profumo non l'ho mai usato, al massimo gli avrò detto "sapore"!

Comunque nelle ultime settimane, in particolare dopo la nostra vacanza al mare, le sue aspirazioni si sono ampliate.

Al mare BUH! ha conosciuto un gelataio di Trento e durante i giochi con l'animatrice ha riscoperto la pittura con gli acquerelli (BUH ha sempre adorato dipingere), così qualche sera fa, a cena, ha dichiarato solennemente:

"Io da grande farò il cuoco ... però anche il gelataio e il "DIPINTAIO"!!

venerdì 25 giugno 2010

BUH! e l'entomologia (2)


BUH!: Mammaaa, c'è un insetto sull'armadio!

[accorro per il solito rituale che prevede di prendere l'insetto con un fazzolettino e liberarlo in terrazza]

Murasaki: BUH! ma l'insetto è spiaccicato sull'armadio... sei stato tu?
BUH!: [con naturalezza] Sì, cerrto!
Murasaki: ma amore non si fa, povero insetto. E' come se arrivasse qui un dinosauro e ti schiacciasse con una zampa gigante. Tu non saresti felice, vero?
BUH!, visibilmente intristito, scappa a nascondersi dietro la lavatrice. Allora lo raggiungo per spiegargli meglio.

Murasaki: Ma come mai lo hai schiacciato? Sai che anche gli insetti soffrono come noi se si fanno male, e noi non vogliamo fare male a nessuno. Ti ricordi cosa facciamo insieme quando troviamo un insetto in casa?
BUH!: Si. Lo pottiamo fuoli (la erre non è ancora del tutto assodata nel suo eloquio) e lo liberiamo...
Murasaki: Allora mi prometti che la prossima volta che incontrerai un piccolo insetto, mi chiamerai e lo porteremo fuori insieme?
BUH!: Sì.

-----------------

[Qualche ora dopo]

BUH!: Mammaaa, c'è un insetto!!
Murasaki: Non preoccuparti è solo una mosca, la portafinestra è aperta e tra poco volerà fuori, non ci dà nessun fastidio... E poi, ti ricordi che gli insetti non si schiacciano, vero?
BUH!: [orgoglioso di conoscere la risposta giusta!] Certo, perché altrimenti arriva un gigante e mi schiaccia!!
Murasaki: ...

martedì 22 giugno 2010

Sorellina e la vacanza al mare

Certo, il punto di vista di Sorellina non poteva mancare.
Ormai anche lei sta crescendo e, a dieci mesi e mezzo manifesta con sempre maggiore veemenza il suo carattere, i suoi gusti, le sue inclinazioni.
Innanzitutto, in quanto femmina e secondogenita, dimostra un maggior senso pratico e un miglior spirito di adattamento rispetto a BUH! Da subito ha gradito le pappe preparate in albergo e ancor di più i pezzetti di pesce e quant'altro riusciva a sottrarre ai piatti intorno al suo e non ha avuto alcun problema a fare la nanna in un lettino non suo.
In secondo luogo, in quanto femmina e secondogenita, ha fatto subito in modo con i suoi occhioni profondi di conquistare i vicini di tavolo al ristorante e i vicini di ombrellone in spiaggia, tanto che facevano a gara per offrirsi di tenermela un attimo mentre preparavo le borse per tornare in camera.
In terzo luogo, in quanto femmina e secondogenita (no questo soltanto in quanto femmina), ha subito dimostrato una spiccata inclinazione verso musica e danza, così mi era quasi impossibile tenerla mentre, al momento della baby-dance serale, lei si dimenava saltellando forsennatamente, batteva le mani e cantava a squarciagola.
Da un punto di vista materno è stata una settimana meravigliosa e Sorellina ha concentrato in quei giorni alcuni progressi fondamentali della sua vita di bimba come riuscire a sedersi da sola, alzarsi in piedi da sola tenendosi a un mobile e tentare i suoi primi passi aggrappata forte alle nostre mani.

Mi sento però di spezzare una lancia in favore di BUH! Mentre lui al mattino dormiva fino alle 7.00 anche 7.30/8.00 la piccola teppista si svegliava al massimo alle 6.30 complice l'esposizione a Est della camera.
Così, a turno, io e Mr T uscivamo di soppiatto dalla stanza per portarla a passeggiare sulla spiaggia e per lasciar dormire il fratello maggiore e, a turno, l'altro genitore.
Naturalmente dopo 10 minuti 10 di passeggiata nella fascia, il suo corpicino si faceva molle molle e lei iniziava a russare, ma vi pare?

lunedì 21 giugno 2010

BUH e ... la vacanza al mare

Perché in vacanza, mica ci siamo andati soltanto io e Mr T!

BUH ha aspettato con ansia questa vacanza. E' bello, ora che è più grande, preparare i viaggi insieme a lui, fare progetti, pensare a cosa faremo e vedremo durante la vacanza.
Uno dei momenti salienti della preparazione consiste nel decidere insieme che libri o giochi portare: è come un terno al lotto, dato che poi, una volta a destinazione BUH chiederà inevitabilmente qualcosa che è rimasto a casa, nella sua cameretta!!
Per fortuna (anche se non richiesti) non abbiamo dimenticato di portare la principessa Aurora e il pupazzo di Darth Vader, i suoi compagni della buonanotte. Aurora è la sua adorata principessa con la coda di cavallo, ma Darth Vader è così cattivo che tiene lontani i mostri e i brutti sogni con la sua spada laser!!

Tornando alla vacanza, il piccolo BUH ha avuto bisogno di due giorni di adattamento in cui ha mangiato pochissimo e ha fatto mille capricci principalmente perché: ha scoperto che la zia Romagnola non alloggiava nel nostro albergo, e che Mr T aveva dimenticato il caricabatterie del pc portatile (impedendo la visione dell'abituale puntata delle Winx prima di cena).
Alla fine l'amica di mamma zia Romagnola (che abitando vicino al mare giustamente non era in albergo con noi) l'abbiamo incontrata quattro volte di cui una la sera stessa del nostro arrivo e Mr T ha procurato un caricabatterie di fortuna perciò BUH si è poi lasciato andare.
Ha passato intere mattinate a giocare sulla spiaggia con gli altri bimbi e con l'animatrice e ha fatto prestissimo a dimenticarsi di noi:
"Mamma puoi andare, io sto qui con Claudia a dipingere";
"Mamma perché non vai? Io gioco qui con Claudia";
"Mamma non è ancora arrivata quella maestra che ci fa giocare?"
Alla festa dello zucchero filato ha persino lasciato che Claudia gli dipingesse tutto il viso, e ne era orgogliosissimo.

Ma una volta non si doveva arrivare alle soglie dell'adolescenza perché i figli snobbassero i genitori in vacanza?!

giovedì 17 giugno 2010

Mr T e la vacanza al mare

Questa settimana al mare era programmata da circa due mesi, da quando cioè la Direzione aveva convocato a turno i dipendenti per invitarli a smaltire entro giugno parte delle ferie arretrate ...
Che meraviglia!! - ho subito pensato - una volta tanto una bella settimana di vacanza a inizio estate, questa sì che è una bella notizia.
Purtroppo, però Mr T era tutto intento nell'organizzazione della sua nuova attività, definizione del contratto per il locale, programmazione dei lavori per ristrutturarlo e renderlo un ufficio perfetto (o almeno più presentabile in ottica "cliente" della stanza che gli hanno messo a disposizione Nonno M e Nonna Bea).
Da egoista quale sono sempre stata, non intendevo sprecare a casa, magari spezzettandola, la settimana di ferie, così ho deciso di invitare Nonna Bea a trascorrerla con me e i due nanerottoli sulla riviera romagnola.
Detto fatto. Abbiamo prenotato per la seconda settimana di giugno un delizioso albergo con accesso diretto alla spiaggia privata, animazione per BUH e - soprattutto - un ristorante attrezzato per preparare passati di verdure, pastine, frullati di carne e tutto il resto necessario per le pappe di Sorellina.

La partenza era sempre più vicina e Mr T manifestava sempre più segni di stress causati da: ritardi nell'avvio dei lavori, architetti poco flessibili, estremo perfezionismo e pignoleria del Nonno M che segue i lavori con la mia dolce metà.
I segni dello stress sono stati sia fisici (un'enterocolite acuta che ha abbattuto il nostro per oltre una settimana), sia mentali (nervosismo latente riversato sul malcapitato BUH...) e pian piano mi hanno convinta a portarci Mr T sull'Adriatico con noi.

Mr T non era convinto: Come faccio? Ho da lavorare... troppe cose da fare...

Allora ho deciso di ricorrere (come sempre quando voglio convincerlo a fare qualcosa) all'aiuto dei nonni, così, dopo una passeggiata con loro, Mr T mi chiede: Ma allora vuoi che venga Nonna Bea o che venga io al mare con voi?
E io subdola: Ma tesoro se ho invitato Nonna Bea è perché sono felice di andarci con lei, ma ti ho visto così stanco e affaticato negli ultimi tempi... [non potevo sottolineare che tanto i lavori non sarebbero iniziati prima di luglio e che era perfettamente inutile che lui restasse a casa]
Mr T: umpf... umpf... allora cercherò di organizzarmi questa settimana in modo da venire con voi...

Così alla fine Mr T è venuto con noi. Siamo riusciti a rilassarci nonostante le levatacce imposte da Sorellina e nonostante le corse sulla spiaggia e i tuffi continui pretesi da BUH.
Ci siamo coccolati e amati come non facevamo da troppo tempo e finalmente, tornando a casa, Mr T ha ammesso che questa interruzione ci voleva davvero e che, ma questo non lo direbbe mai, avevo ragione io!!

martedì 15 giugno 2010

Murasaki e la latitanza dal bog (2)

Anche se scrivo poco non è che ho perso interesse nel blog, è solo che di sera crollo addormentata.
Da qualche tempo penso alla possibile soluzione e l'unica che mi è venuta è di usare la pausa pranzo per dedicarmi al blog almeno un po'... sono pazza?
Non so.
Come massaia sono talmente inetta che a casa non riesco a ritagliarmi il minimo spazio per dedicarmi al blog, mi lascio letteralmente trascinare e travolgere da tutte quelle piccole attività quotidiane che gravitano intorno ai piccoli al mio ritorno a casa: fermarsi mezzora al parco durante il tragitto verso casa, preparare la cena per tutti, far mangiare Sorellina, dedicare qualche coccola a BUH, fare il bucato, stendere i panni, ritirare i panni, preparare tutti per la nanna e poi... e poi BUH pretende che mi sieda ai piedi del suo letto mentre si addormenta e immancabilmente mi addormento anch'io!!

Per questo motivo rinunciare qualche volta alla pausa pranzo mi pare la soluzione migliore, almeno qui al lavoro sono io, e non i miei piccoli teppisti, a decidere come organizzare il mio tempo.

Dovevo parlare della nostra settimana di vacanze al mare, ma la pausa pranzo è finita, perciò rimando a domani.

venerdì 21 maggio 2010

BUH! e l'entomologia

Qualche giorno fa un ricordo di due estati fa è riaffiorato all'improvviso alla memoria.

Camminavo con Mr T e i piccoli, e il mio sguardo è stato attirato da un coleottero rosso e nero, non so dirvi di più se non che un albero di un piccolo parco della nostra città due estati fa ne ospitava una colonia.

BUH, che all'epoca aveva poco più di due anni, aveva trascorso tutta l'estate ad osservare quei piccoli insetti colorati che si affaccendavano sulla corteccia del grande albero, si riposavano, mangiavano, ne era davvero affascinato.

Un giorno, sul finire dell'estate, BUH tornò al parco con Mr T. Il piccolo corse subito al solito albero, ma ormai la colonia di insetti rossi e neri era quasi del tutto scomparsa. Solo pochi insetti si affaccendavano sulla corteccia dell'albero... "Dob'é?" chiese BUH...

Mr T: (improvvisandosi esperto di coleotteri) vedi BUH ormai si avvicina l'autunno e le mamme si sono ritirate nelle loro tane per deporre le uova...

BUH: [ ...rumore di ingranaggi ... ] Alloya pendono le uova, la faina, il latte... poi gila gila gila e fanno i PANCAKE!!!

mercoledì 19 maggio 2010

Murasaki e il caos che prende il sopravvento

Non importa quanti sforzi si facciano, il caos è sempre lì, in agguato, che cerca il minimo spiraglio per riuscire a prendere il sopravvento su tutto e tutti.

C'è stata la festa di compleanno di BUH, ma siamo sopravvissuti, c'è stato il battesimo di Sorellina, e anche lì siamo riusciti a frenare il caos, ma poi Mr T si è ammalato, un virus davvero aggressivo che lo ha spalmato sul letto per oltre una settimana...

Per fortuna Mr T non fa parte di quella categoria di uomini che si lamentano al minimo malore, ma questa volta è stata proprio una batosta, non riusciva quasi a muoversi dal letto ed è stato lì che - sfregandosi le mani - il caos è venuto a bussare alla porta di casa Murasaki.

Alle 5 arrivavo da Nonna Bea, prelevavo i bambini e tornavo a casa per preparare la cena: naturalmente Sorellina si disperava perché voleva solo stare in braccio, mentre BUH reclamava con decisione la sua dose di attenzioni.
Come se non bastasse, di tanto in tanto Mr T si alzava dal letto, veniva in sala, si sedeva sulla poltrona e si lagnava perché i bambini urlanti facevano aumentare il suo mal di testa (restare a letto no, eh?).

Pensate che il caos sia questo? No, per lo meno non solo questo. Le prime due sere sono riuscita a sistemare subito la cucina e qualcosina in giro per la casa, ma alla terza ho iniziato ad addormentarmi alle 21 con i bambini e ho perso il controllo.
Al mattino riuscivo a risistemare al volo la cucina e al massimo a stendere i panni lavati la sera prima, poi i panni puliti hanno iniziato ad accumularsi sull'asse da stiro aperto in soggiorno, le ceste nei due bagni traboccavano di panni sporchi, i giocattoli ricoprivano ogni centimetro quadrato del nostro appartamento, il lavello in cucina straripava di piatti e pentole... finché finalmente è arrivato il sabato, ho lasciato i piccoli da Nonna Bea e ho riportato quasi tutto alla normalità.

Ma come fanno, mi chiedo, le mamme che lavorano e non hanno accanto un compagno che le aiuti, o che hanno un compagno/marito che sta fuori spesso per lavoro? Io dopo questa esperienza SO per certo che non potrei mai farcela e nutro una sana invidia per quelle mamme che si trovano in situazioni simili e riescono comunque a gestire decorosamente la loro casa.

Anzi, se ce ne fosse una all'ascolto disposta a darmi qualche consiglio in merito, io sono pronta!! Ditemi per favore come se ne esce... devo solo aspettare che Mr T stia meglio? Che Sorellina diventi un po' meno esigente? Che BUH diventi meno mammone?

sabato 24 aprile 2010

BUH e le due feste di compleanno


BUH ha compiuto quattro anni: ha imparato a dire la ERRE come si deve in quasi tutte le parole, ha imparato a vestirsi da solo e ne va più che orgoglioso, sfreccia pericolosamente sui marciapiedi con il suo monopattino, perché lui è grande!!

E come un bimbo grande ha imparato che ci sono giornate belle e giornate brutte. Peccato che la prima giornata "brutta" della sua breve vita sia stato il giorno del suo quarto compleanno...

Era sabato sera, 17 aprile, me ne stavo seduta ai piedi del suo lettino pronta a dargli la buona notte e, come ogni sera gli ho chiesto di raccontarmi una cosa bella della sua giornata.

"Mamma - mi ha risposto BUH - non c'è stato niente di bello, anzi è stata proprio una brutta giornata!!"

IO: Ma come una brutta giornata?! Abbiamo preparato una torta buffissima, la nonna Bea ti ha preparato la polenta, hai avuto in regalo una bicicletta nuova fiammante...

"Sì mamma, ma pioveva ed è stata proprio una brutta giornata, perché in bicicletta non ho potuto andarci..."

In effetti il ragionamento non faceva una piega, la pioggia ha rovinato una giornata altrimenti perfetta, l'ha rovinata così tanto che il mattino seguente si è svegliato si è precipitato in camera nostra dicendo: Mamma, papà, stanotte ho fatto un brutto sogno, pioveva tanto..."

Per fortuna il giorno della festa con i suoi amici lo ha ripagato ampiamente della brutta giornata del giorno precedente...
In tutto gli invitati erano sei: 4 compagni della scuola materna (tra cui l'adorata Juls) e altri 2 amici.

Avevo preparato il disegno dell'asinello senza coda e man mano che i bimbi arrivavano li mettevo a colorare una coda per giocare poi al classico "attaccalacodallasino".
In pratica è stato l'unico vero gioco organizzato, devo dire che per loro il vero divertimento è stato: mangiare i popcorn, partecipare all'apertura dei regali e mangiare la torta e le caramelline...

Quanto alla torta, come lo scorso anno ci siamo sbizzarriti, abbiamo fatto un planisfero celeste con tanto di stelline argentate e caramelle pianetini...




La ricetta.

Per una torta
In una terrina capiente mettete 5 tuorli e 180gr di zucchero, frullate con lo sbattitore elettrico finché il composto non sarà ben montato.
Aggiungete 75gr di farina, 75gr di fecola e 1 cucchiaino di lievito (che avrete prima mescolato) e mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno.
Alla fine aggiungete 5 albumi montati a neve ben soda e mescolate dall'alto verso il basso finché non sarà tutto ben amalgamato.

Versate l'impasto in uno stampo a cerchio apribile imburrato e infarinato e cuocete in forno a 150°C per 40 minuti circa.

Quando la torta si sarà raffreddata potete tagliarla a metà e riempirla di crema pasticcera al cioccolato, oppure potete bagnare le due metà con acqua zuccherata (eventualmente aromatizzata con succo d'arancia) e farcire con marmellata.

(io ho usato il secondo metodo: 7 bambini e una torta farcita di crema al cioccolato mi terrorizzavano)

Decorazioni
Abbiamo unito le due torte e le abbiamo ricoperte con glassa al cioccolato , poi abbiamo sparso qua e là le palline d'argento per fare le stelle e, infine, con qualche caramella tonda e marshmallows infilati su alcuni bastoncini abbiamo realizzato i pianeti.

Inutile dire che i bambini sono impazziti, anche se si sono rimpinzati di tutte le caramelle e alla fine di torta ne hanno mangiata ben poca.

E anche per quest'anno ce l'abbiamo fatta, ma dall'anno prossimo: BASTA FESTE IN CASA!!!

lunedì 12 aprile 2010

Murasaki e quelli che non la invidiano per niente!

E' sabato mattina.
Un bambino quasi quattrenne corre nel sottopassaggio della stazione.
Una madre, un po' trafelata e un po' no, spinge un passeggino con a bordo una dolce creatura di otto mesi.
La madre grida al bambino grande di fermarsi alla salita e di stare "di lato dato che di ciclisti imbecilli è pieno il mondo, ma soprattutto il sottopasso della stazione!!"
Questo non l'ha detto ad alta voce, ma avrebbe voluto dato che i suddetti ciclisti imbecilli invece di spingere la bicicletta a mano (come indicano chiaramente i cartelli all'entrata del sottopasso) arrivano sempre a tutta velocità...
Il bambino sembra quasi ignorare la madre, ma poi, come sempre si ferma al momento giusto.

I protagonisti della scena descritta naturalmente siamo io e i piccoli BUH e Sorellina, ma immagino che molte mamme possano riconoscersi in questa deliziosa scenetta.

Arrivati al punto in cui BUH si ferma ridendo, vediamo scendere una coppia (chiaramente senza figli) che, avendo visto prima sbucare BUH seguito dall'eco dei miei richiami, hanno subito tenuto a precisare, prima lei e poi lui "Ah, signora, non la invidiamo per niente"... e a scanso di equivoci hanno ripetuto più e più volte questa frase "Eh, no, noi non la invidiamo proprio per niente!"

Ecco, mi spiace solo di essere stata presa proprio alla sprovvista da questa dichiarazione e di non essere riuscita a controbattere con prontezza. Perché devo dire che ripensandoci sono IO a non invidiare per niente loro, e non perché pensi che la scelta di avere uno o più figli sia l'unica giusta, sia chiaro.

Semplicemente ho sentito una grande tristezza per quelle due persone che a quanto pare sembrano credere che l'essere genitore si limiti a correre dietro o richiamare figli capricciosi e che per questo non invidiano una madre a spasso con i figli...
Peccato per loro che non "riescano" a vedere anche
- quando un figlio ti riempie il cuore con una risata o un abbraccio,
- quando dice che sei la mamma più bella del mondo (almeno per qualche anno me lo dirà ancora, vero?),
- quando gira vorticosamente ascoltando lo Schiaccianoci e grida IO ADORO BALLAREEEEEE...
- quando la piccolina chiama a ripetizione mammmammamma e allunga le braccia per farsi prendere in braccio.
- quando lui fa i versi e le smorfie e la piccolina pende dalle sue labbra (neanche avesse visto la Madonna)
- quando la Sorellina batte forte le manine sul tavolo e ride sguaiatamente per attirare l'attenzione del fratellone.

Ecco, queste sono le cose che mi riconciliano con il mondo e la vita. Non dico che per tutti debba essere così, ma certi individui dovrebbero considerarle, prima di fare commenti a sproposito a persone che nemmeno conoscono!!

giovedì 18 marzo 2010

Sorellina e il ritorno al lavoro di mamma Murasaki

Ebbene sì. E' già passato un mese dal mio ritorno al lavoro... e che posso dire? Non so se sia un bene o un male, ma solo dopo una settimana mi sembrava di non essermene mai andata, come se quegli otto mesi di sospensione dalla realtà concreta del "mondo fuori" non ci fossero mai stati.
Eppure ci sono stati. E c'è una piccolina che ha protestato vistosamente per questo ritorno alla realtà...

Sì.
C'è una piccolina che è molto diversa da suo fratello maggiore
che è molto determinata e già sa - ahimé - come ottenere quel che vuole

C'è una piccolina che, quando ha fame, ingurgita i suoi papponi a un ritmo inverosimile
almeno per una madre abituata ai ritmi rallentati di BUH

C'è una piccolina che piange se qualcuno che non conosce la saluta
e a volte anche se la saluta qualcuno che conosce

C'è una piccolina che amava le visite da Nonna Bea
finché non scoprì che si infittivano e si allungavano sempre più

C'è una piccolina che, per questo, decise di protestare con decisione
scoppiando in un pianto dirotto ogni qualvolta vedeva rispuntare la mamma

C'è una piccolina che non contenta continuava a protestare
anche a casa la sera e poi al mattino tornando dai nonni
perché non capiva come mai papà e mamma continuassero a sparire...

Un giorno, però, questa piccolina fece una scoperta importante: papà e mamma sparivano tutti i giorni, è vero, ma poi tutti i giorni facevano ritorno da lei, e così anche il suo fratellone adorato. Per questo un giorno, di punto in bianco, la nostra piccolina smise di protestare e scoprì anche che dai nonni ci si diverte un mondo!!

Da allora devo dire che io e Mr T ci sentiamo molto sollevati.

venerdì 12 marzo 2010

Murasaki e gli scioperi

[ieri pomeriggio]

BUH: mamma! La Maestra Perfettini ha detto che dobbiamo fale un pic-nic. Possiamo poltale pane, focacce, succhi.
Murasaki: Davvero amore? Ma quando sarà questo picnic?
BUH: Sì, e poi al picnic non possiamo poltale cioccolatini, calamelle e dolci...
Murasaki: ah...
BUH: glielo devo dile alla Maestra Perfettini che te l'ho detto!!

[Murasaki, dubbiosa, decide di chiamare Mr T, visto che lui era andato a prendere il piccolo]

Murasaki: Sai niente di un picnic a scuola?
Mr T: Sì, hanno detto che a causa dello sciopero di domani dovremo preparare un pranzo al sacco.
Murasaki: bene, prima di tornare a casa compra pane a fette, prosciutto cotto e formaggio.

[Questa mattina]

Murasaki: (al telefono con Mr T) Tutto bene col piccolo?
Mr T: Sì era molto orgoglioso di aver portato a scuola il suo zainetto da picnic.
Murasaki: Ci hai messo tutto? Tramezzini, succo grande, acqua?
Mr T: Certo! 3 mezzi tramezzini, succo...
Murasaki: MA COME TRE MEZZI TRAMEZZINI?! (pensando fra me e me: come pretendi che tiri fino alle 16 con un tramezzino e mezzo?)

Mr T: Beh... ehm... se sono troppi li riporterà a casa... no?

Murasaki: [...]

PS: ormai me lo devo tenere così, vero?
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