lunedì 18 maggio 2009

Murasaki e il 18 maggio 2003

Murasaki e Mr T intorno alle 20.00 si incontravano per la prima volta a Milano.

Murasaki e Mr T si erano conosciuti una decina di giorni prima nella chat di una nota community; avevano passato ore e ore e ore al telefono, perché Murasaki soffriva di insonnia.
Sì, Murasaki soffriva di insonnia perché era un periodo di grandi cambiamenti e di passaggio, ma le chiacchierate serali con Mr T la facevano sentire così bene che se ne andava a letto e dormiva serenamente fino al mattino seguente.

Anche a Mr T dovevano garbare quelle chiacchierate, dato che non esitò oltre e la invitò a cena. Fu un bel rischio dato che scelse la cucina giapponese pur non avendola mai assaggiata, e la scelse perché sapeva che sarebbe stato l'ideale per conquistare un'aspirante dama di corte giapponese.

Si incontrarono e fu come se si conoscessero da sempre e - dopo anni di peregrinazioni e peripezie - da quella sera Murasaki si sentì per la prima volta davvero a casa...

Per questo da allora ogni volta che ascolto questa canzone non posso fare a meno di pensare al mio Mr T, perché è esattamente così che mi sono sentita da quella sera...




YOU'RE MY HOME (Billy Joel)

When you look into my eyes
and you see the crazy gipsy in my soul
it always comes as a surprise
when I feel my withered roots begin to grow.

Well I never had a place
that I could call my very own
but that's all right my love
cuz you're my home.

When you touch my weary head
and you tell me everything will be all right.
You say use my body for your bed
and my love will keep you warm throughout the night.

Well I'll never be a stranger
and I'll never be alone
wherever we're together
that's my home.

[...]

sabato 16 maggio 2009

Non hai notato niente?

Murasaki è da poco entrata in casa; poco dopo arriva Mr T.

- Ciao amore!
- Ciao!
- Amore... ma non hai notato niente?!
-[ecco ci risiamo... cosa avrà fatto, capelli?! no mi sembrano i soliti... vestiti?! no...umpf umpf... e adesso che dico?!] ...
- Ma davvero non hai notato niente?!
- [...]

Mr T prende per mano Murasaki e la porta in bagno: e adesso? Si chiede Murasaki...
Mr T: e allora?
Murasaki: ... (sentendosi sempre più in colpa)

Mr T preme un pulsante e come per incanto si accendono le luci sullo specchio... Eh si finalmente dopo mesi e mesi di richieste Mr T ha finalmente montato le nuove lampade sullo specchio in bagno ... e per fortuna avevo una buona scusa per non averlo notato, non ero ancora entrata in bagno da quando ero tornata a casa... fiùuuu... per questa volta l'ho scampata.
Ma giusto per continuare a farmi sentire quel tantino in colpa, qualche minuto dopo è entrato in bagno BUH, e non appena ha visto le lampadine accese ha esclamato: Ma che belleee le avete messe nuove?

Eh si in questa famiglia sono io quella distratta, quella che non si accorge di un nuovo taglio di capelli, di una camicia nuova, etc etc... E poi si dice tanto degli uomini, ma ammettiamolo che a volte siamo distratte anche noi...

giovedì 7 maggio 2009

BUH! Segna il territorio (2)

La pancia cresce e il piccolo BUH! inizia a sentire sempre più incombente la presenza della futura solellina.
Da una parte è entusiasta, gli piace il nome scelto e continua a dire - io lo pefeisco pecché Baby W è piopio una mia amica!!

Dall'altra inizia a mostrare alcuni lievi sintomi di gelosia.

Domenica scorsa:
BUH si è svegliato dal riposino pomeridiano e sta bevendo un succo di frutta.
Murasaki è sul divano che si osserva e accarezza la pancia che sobbalza per i movimenti di Baby W.
BUH se ne accorge e all'improvviso esclama: mamma mi fa male il pancino!
Murasaki: vuoi un massaggino?
BUH!: si...
Mr T (che è seduto proprio vicino a BUH): te lo fa papà il massaggino?
BUH!: no, la mamma!

Così BUH si è spalmato sul pancione e si è preso massaggini sulla pancia e tante coccole ...

Questa sera:
Tornata dal lavoro Murasaki è accolta festosamente dal piccolo BUH! che le salta al collo abbracciandola e riempiendola di baci.
Murasaki: BUH! mi vuoi bene?
BUH: si mamma, smuack smuack smuack.
Murasaki: anch'io ti voglio tanto bene...
Mr T: ti voglio bene anch'io BUH!
BUH!: no tu no!! Tu hai la solellina. Io uso (?) la mamma e tu puoi pendeye la solellina!!

...

Insomma il piccolo BUH! ha già definito i ruoli di papà e mamma in previsione dell'arrivo di Baby W. Siamo a posto!!

lunedì 4 maggio 2009

Murasaki e la madre logorroica

E' una qualunque mattina di un giorno di festa e la famiglia Murasaki (con nonni M e C al seguito) si accomoda ai tavolini del baretto preferito per gustarsi un caffè...
Lei è lì, seduta al tavolino accanto con la figlioletta treenne che da sola si scofana un cornetto alla crema. Sembra innocua, ma sta cercando un pretesto, il più piccolo spiraglio per attaccar discorso.

Fossero stati solo Murasaki e Mr T l'avrebbero ignorata, ma i nonni sono un bersaglio facile, troppo per lei.

Lei è il tipico esempio di madre logorroica, chi può dire di non averne mai incontrata una? Al parco, in fila al supermercato: è sempre in agguato in luoghi, dove almeno per un po' le sue vittime non hanno via di scampo.

E appena intravede quello spiraglio inizia a parlare e racconta nei minimi dettagli tutto quanto riguarda sua figlia (perché solo così anche lei esiste).

La madre logorroica che ci ha letteralmente assaliti l'altro giorno lavora come assistente in uno studio pediatrico, denigra in ogni modo la nostra pediatra di base, che è anche la sua, dicendo che è uno di quei medici che vanno bene se i bambini stanno bene, eh ma se c'è un problema!!
Premetto che noi qualche problemuccio lo abbiamo avuto e che da parte sua c'è stata la massima disponibilità.
A parte questo lei, che è segretaria di uno studio pediatrico, sa bene come curarsi di sua figlia. Certo, peccato che la piccola treenne sia appena guarita da un'infezione alle vie urinarie che a quanto pare è stata causata da un eccesso di cioccolato, eh si perché a Natale ha scoperto il cioccolato... Bene, su certe cose sarò anche un po' bacchettona e criticona, ma non ho potuto fare a meno di domandarmi: potrà anche averlo scoperto, ma poi sua madre quanto gliene avrà fatto mangiare?!

Anche BUH a Pasqua ha scoperto il cioccolato: ha mangiato in tutto 3 mini ovetti in montagna e qualche pezzettino dell'uovo grande... che abbiamo poi fatto abilmente sparire tornati a casa ... domenica eravamo al bar e con il caffè ci hanno portato dei cioccolatini. Non abbiamo fatto a tempo a farli sparire tutti, m gliene abbiamo concesso solo una metà, l'altra l'abbiamo conservata per un dopo indefinito e lui non l'ha più chiesta.

Si, si certo! Commenta la Madre Logorroica: ma vostro figlio è proprio un "cicciobello" dove lo metti sta, è perché è un maschio, ma vedrete quando arriverà la sorellina, lo metterà in riga e farà correre anche voi, le femmine non si tengono a casa mia ormai i giochi sono dappertutto, in sala cucina, cameretta...

Ah si giusto, dimenticavo: con BUH siamo stati proprio fortunati, perché, come ha già detto qualcuna, se tuo figlio si comporta come fa BUH nella maggior parte dei casi, non è certo merito tuo di madre (o di padre): è che sei stata fortunata.

Non è certo perché con tutta la pazienza di cui la natura ti ha dotata sei rimasta impermeabile ai suoi capricci.
Non è certo perché sei rimasta imperturbabile anche le volte che si è gettato urlando sul marciapiedi o sul pavimento come in una vera sceneggiata napoletana.
Non è certo perché quando piange per i capricci più assurdi, non lo assecondi e vai avanti e indietro dalla cucina (mentre lui si dimena sul pavimento) a chiedergli se è pronto a parlare o a scusarsi, finché non è lui a chiamarti e a dirti: mamma voyyei chiedele scusa / mamma sono ponto pey metteye il pigiama.

No è vero, tutto questo non serve proprio a nulla e mi chiedo perché lo faccio? Perché mi impegno tanto perché mio figlio impari quali sono i limiti oltre cui non si può andare e perché impari chiedere le cose senza pretendere, urlare o piangere..? Perché, dato che secondo certa gente lui sarebbe comunque un "cicciobello" perfetto?

E' che nonostante tutto non posso fare a meno di pensare che BUH è un treenne che sta imparando la vita e che io e Mr T siamo qui per accompagnarlo e guidarlo in questo difficile compito... Per questo continueremo ad avere pazienza, ad essere impermeabili ai suoi capricci e a non reagire urlando, ma ad aspettare che si sia sfogato e che sia pronto a parlare con calma di quello che vuole e che sia pronto a scendere a compromessi quando non può ottenere, o non può ottenere subito, ciò che vuole.
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