Visualizzazione post con etichetta Murasaki e.... Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Murasaki e.... Mostra tutti i post

venerdì 8 ottobre 2010

Sorellina e il nido

Oggi, 8 ottobre 2010, possiamo affermare che la fase uno dell'inserimento al nido si è conclusa con successo.
Sorellina questa settimana ha continuato a frequentare ad orario ridotto (dalle 10 alle 12.15 circa), ma ha affrontato distacchi sempre più lunghi e ha pranzato al nido tutti i giorni.

Alla fine, grazie soprattutto all'approccio delicato delle educatrici, si è adattata discretamente al nuovo ambiente, ha pianto soltanto quando i due o tre bimbi più difficili piangevano forte (e ci credo poverina, si sarà spaventata), ma poi si è sempre fatta consolare velocemente. Questa mattina, addirittura, non ha nemmeno piagnucolato quando Nonna Bea l'ha affidata a tata Lilly.

E poi... beh... si è fatta conoscere per quella bimba affamata di cibo e di vita che noi abbiamo già imparato a conoscere in questi 14 mesi. Tata Lilly si è complimentata perché non aveva mai visto una bambina così piccola mangiare così bene da sola. "Tutto merito della pazienza della mamma", ha elogiato Nonna Bea.
"Tutto merito della fame e del senso pratico di Sorellina", la correggo io.

Certo, perché Sorellina davanti a un piatto di cibo non vede altro che quello e non si dà pace finché non lo rende pulito e lucido, spazzolando fino all'ultima briciolina. Non riesco davvero a immaginarla mentre aspetta serafica che l'educatrice abbia finito il giro del tavolo per avere finalmente il suo boccone. Per questo Sorellina, senza aspettare tata Lilly, prende la forchettina e si infilza il pesciolino da sola e mangia e mangia e finisce con tale anticipo rispetto agli altri Gnomi che, per tenerla buona, tata Lilly deve passarle dei pezzetti di pane tra una pietanza e l'altra. Il rischio, altrimenti, è che allunghi le mani nei piattini degli altri piccoli commensali e che ripulisca anche la loro parte di pranzo!!

lunedì 26 luglio 2010

BUH! e la vacanza coi nonni

Sono passati tre giorni dalla partenza dei piccoli e all'inizio BUH! era troppo impegnato per parlarci al telefono e condividere con noi le sue impressioni, ma oggi finalmente ha voluto parlarmi al telefono...

BUH!: Mamma, oggi ho fatto un giro nella Natura. Ho visto i pomodoRRRi, alcuni erano RRRossi e alcuni erano veRRRRdi [già che abbiamo imparato a pronunciare la eRRe facciamola sentire bene]
Murasaki: [maestrina] certo amore, perché quelli verdi sono ancora acerbi, mentre quelli rossi sono maturi. E poi cos'altro hai visto nella natura?
BUH!: eehhmm... sai mamma? Qui c'è anche un parco della sabbia.
Murasaki: un parco della sabbia?
BUH!: sì, ci sono i RRRastrelli e anche le palette e anche i secchielli con le catenelle (sistema di carrucole per trasportare la sabbia, ndNM*)
Murasaki: bellissimo e ti piace giocare là nel parco?
BUH!: ...
Murasaki: BUH! BUH! ci sei ancora?
Nonno M: scusa ha posato il telefono sulla poltrona e se ne è andato...

Beh, insomma, mica potevo pretendere di più, mi sembra già un regalo che si sia fermato quei pochi minuti a raccontarmi della sua vacanza.

Quanto al giro nella natura è una nuova iniziativa dell'hotel dove in passato abbiamo trascorso le vacanze estive anche noi e BUH! Si tratta di un percorso natura in cui i bambini sono accompagnati da un animatore che gli fa osservare e descrive loro quello che li circonda, che di tanto in tanto li fa sdraiare su alcuni teli, per ascoltare i suoni del bosco. Credo sia un'esperienza forte per quei bambini che normalmente vivono in città, persino per BUH! che ha la fortuna di abitare in un una cittadina piena di parchi e vicina a un vasto bosco.

*ndNM = nota del Nonno M :-)

mercoledì 19 maggio 2010

Murasaki e il caos che prende il sopravvento

Non importa quanti sforzi si facciano, il caos è sempre lì, in agguato, che cerca il minimo spiraglio per riuscire a prendere il sopravvento su tutto e tutti.

C'è stata la festa di compleanno di BUH, ma siamo sopravvissuti, c'è stato il battesimo di Sorellina, e anche lì siamo riusciti a frenare il caos, ma poi Mr T si è ammalato, un virus davvero aggressivo che lo ha spalmato sul letto per oltre una settimana...

Per fortuna Mr T non fa parte di quella categoria di uomini che si lamentano al minimo malore, ma questa volta è stata proprio una batosta, non riusciva quasi a muoversi dal letto ed è stato lì che - sfregandosi le mani - il caos è venuto a bussare alla porta di casa Murasaki.

Alle 5 arrivavo da Nonna Bea, prelevavo i bambini e tornavo a casa per preparare la cena: naturalmente Sorellina si disperava perché voleva solo stare in braccio, mentre BUH reclamava con decisione la sua dose di attenzioni.
Come se non bastasse, di tanto in tanto Mr T si alzava dal letto, veniva in sala, si sedeva sulla poltrona e si lagnava perché i bambini urlanti facevano aumentare il suo mal di testa (restare a letto no, eh?).

Pensate che il caos sia questo? No, per lo meno non solo questo. Le prime due sere sono riuscita a sistemare subito la cucina e qualcosina in giro per la casa, ma alla terza ho iniziato ad addormentarmi alle 21 con i bambini e ho perso il controllo.
Al mattino riuscivo a risistemare al volo la cucina e al massimo a stendere i panni lavati la sera prima, poi i panni puliti hanno iniziato ad accumularsi sull'asse da stiro aperto in soggiorno, le ceste nei due bagni traboccavano di panni sporchi, i giocattoli ricoprivano ogni centimetro quadrato del nostro appartamento, il lavello in cucina straripava di piatti e pentole... finché finalmente è arrivato il sabato, ho lasciato i piccoli da Nonna Bea e ho riportato quasi tutto alla normalità.

Ma come fanno, mi chiedo, le mamme che lavorano e non hanno accanto un compagno che le aiuti, o che hanno un compagno/marito che sta fuori spesso per lavoro? Io dopo questa esperienza SO per certo che non potrei mai farcela e nutro una sana invidia per quelle mamme che si trovano in situazioni simili e riescono comunque a gestire decorosamente la loro casa.

Anzi, se ce ne fosse una all'ascolto disposta a darmi qualche consiglio in merito, io sono pronta!! Ditemi per favore come se ne esce... devo solo aspettare che Mr T stia meglio? Che Sorellina diventi un po' meno esigente? Che BUH diventi meno mammone?

lunedì 12 aprile 2010

Murasaki e quelli che non la invidiano per niente!

E' sabato mattina.
Un bambino quasi quattrenne corre nel sottopassaggio della stazione.
Una madre, un po' trafelata e un po' no, spinge un passeggino con a bordo una dolce creatura di otto mesi.
La madre grida al bambino grande di fermarsi alla salita e di stare "di lato dato che di ciclisti imbecilli è pieno il mondo, ma soprattutto il sottopasso della stazione!!"
Questo non l'ha detto ad alta voce, ma avrebbe voluto dato che i suddetti ciclisti imbecilli invece di spingere la bicicletta a mano (come indicano chiaramente i cartelli all'entrata del sottopasso) arrivano sempre a tutta velocità...
Il bambino sembra quasi ignorare la madre, ma poi, come sempre si ferma al momento giusto.

I protagonisti della scena descritta naturalmente siamo io e i piccoli BUH e Sorellina, ma immagino che molte mamme possano riconoscersi in questa deliziosa scenetta.

Arrivati al punto in cui BUH si ferma ridendo, vediamo scendere una coppia (chiaramente senza figli) che, avendo visto prima sbucare BUH seguito dall'eco dei miei richiami, hanno subito tenuto a precisare, prima lei e poi lui "Ah, signora, non la invidiamo per niente"... e a scanso di equivoci hanno ripetuto più e più volte questa frase "Eh, no, noi non la invidiamo proprio per niente!"

Ecco, mi spiace solo di essere stata presa proprio alla sprovvista da questa dichiarazione e di non essere riuscita a controbattere con prontezza. Perché devo dire che ripensandoci sono IO a non invidiare per niente loro, e non perché pensi che la scelta di avere uno o più figli sia l'unica giusta, sia chiaro.

Semplicemente ho sentito una grande tristezza per quelle due persone che a quanto pare sembrano credere che l'essere genitore si limiti a correre dietro o richiamare figli capricciosi e che per questo non invidiano una madre a spasso con i figli...
Peccato per loro che non "riescano" a vedere anche
- quando un figlio ti riempie il cuore con una risata o un abbraccio,
- quando dice che sei la mamma più bella del mondo (almeno per qualche anno me lo dirà ancora, vero?),
- quando gira vorticosamente ascoltando lo Schiaccianoci e grida IO ADORO BALLAREEEEEE...
- quando la piccolina chiama a ripetizione mammmammamma e allunga le braccia per farsi prendere in braccio.
- quando lui fa i versi e le smorfie e la piccolina pende dalle sue labbra (neanche avesse visto la Madonna)
- quando la Sorellina batte forte le manine sul tavolo e ride sguaiatamente per attirare l'attenzione del fratellone.

Ecco, queste sono le cose che mi riconciliano con il mondo e la vita. Non dico che per tutti debba essere così, ma certi individui dovrebbero considerarle, prima di fare commenti a sproposito a persone che nemmeno conoscono!!

venerdì 30 ottobre 2009

Murasaki e la maestra Perfettini...

Ore 17.30 di martedì, prima riunione alla scuola materna di BUH con la maestra Perfettini e la maestra Nuvoletta.

"Diciamo che tendenzialmente i 13 bambini inseriti nella classe sono come delle piccole cavallette. Ovviamente le educatrici dei nidi da cui provengono non devono aver fatto un ottimo lavoro, dato che comunque abbiamo passato le prime tre settimane a rimettere in ordine i giochi. E' il nostro lavoro per carità, però questi bambini tendenzialmente non hanno alcuna capacità di concentrazione, prendono un gioco e subito dopo lo lasciano per un altro e noi dobbiamo ripetere e ripetere e ripetere di mettere in ordine, ma al nido come facevano?"
[...]

sabato 29 agosto 2009

Murasaki e le simpatiche vecchine

La famiglia Murasaki trascorre spesso qualche giorno in un ridente paesino di montagna ai confini con la Svizzera.

Come in ogni paesino di montagna che si rispetti si incontrano spesso simpatiche vecchine in vacanza: generalmente vanno a giro in coppia e hanno tanta voglia di chiacchierare.

Luglio 2008

Murasaki, Mr T, la zia F sono al parchetto del paese, dove BUH e il cuginetto giocano allegramente.
Mentre le mamme seguono i bimbi, Mr T si siede su una panchina a leggere il giornale, di fianco a lui due simpatiche vecchine.
Mr T chiacchiera amabilmente con le due:

Vecchina 1: qual è il suo bambino?
Mr T: quello con la maglia rossa.
Vecchina 2: che carino, ma mica lo lascerete figlio unico, vero?
Mr T: mah, veramente ancora non sappiamo...
Vecchina 1: eh no un fratellino dovete darglielo.
Vecchina 2: Certamente, perché così se uno muore, almeno vi rimane l'altro!!
Mr T: [...]

Agosto 2009

Murasaki passeggia per il paesino spingendo la carrozzina di Baby W, due simpatiche vecchine la avvicinano.

Vecchina 1: Possiamo vedere? Ma che carina, ma quanto tempo ha?
Murasaki: ha 12 giorni...
Vecchina 2: Che piccola, e quanti capelli!
Murasaki: avreste dovuto vedere il fratello, era ancora più capellone.
Vecchina 2: Ah, ne ha già un altro?
Murasaki: eh sì, ha tre... [viene interrotta]
Vecchina 1: (indicando la pancia di Murasaki) Ne aspetta già un altro?
Murasaki: [...]

domenica 19 luglio 2009

Mamma quando venite alle montagne?


Sono passati quattro giorni eppure continuo a sentire poco la mancanza del nostro piccolo BUH... Lo sentiamo una o due volte al giorno per telefono ed è davvero felice e sereno:

- Mamma sto giocando alla fontanella, l'acqua è fedda!!
- Mamma ho giocato con Matteo, ma adesso è andato via da noi, poi tonna ancoya a giocale con me!!
- Ciao papà, sei al lavoyo? Sei a casa? Ci sei anche tu mamma?
- Ciao mamma, quando venite anche voi alle montagne? E' divettente qui alle montagne...

Più ci penso e più mi rendo conto che questa è la prova che stiamo crescendo insieme. Lui è sereno anche se rimane per qualche giorno lontano da noi; noi (e soprattutto io) non siamo più così apprensivi se dobbiamo affidarlo per qualche giorno ad altri.

L'anno scorso, quando io e Mr T partimmo per il nostro primo week end romantico fuori (di una sola notte) eravamo in fibrillazione. Fu BUH a rassicurarci, non chiedendo di noi in nostra assenza, ma esultando e inondandoci di abbracci, risate e baci al nostro ritorno.

In questi giorni ho avuto anche modo di concentrarmi un po' su questa "sorellina arrivante", la nostra BabyW, che finora è stata grandemente trascurata: ho riposato, ricamato per lei e sono stata attenta a tutti i suoi movimenti e alle rivoluzioni che compie nel pancione, le ho parlato... tutte cose che ho sempre fatto con BUH, ma raramente con lei.

E' proprio vero che i secondogeniti devono aggrapparsi a un treno già in corsa e adattarsi a ritmi già prestabiliti... Tutto parte da quando sono nella pancia e, pur non essendoci ancora passata direttamente, mi par di capire che sarà sempre più così anche quando (come dice BUH) Baby W aprirà la porticina e uscirà dalla pancia della mamma... Ci sarà un fratellone che reclama attenzioni e giochi, un inserimento alla scuola materna da fare, e la sorellina si adatterà prima a stare con gli altri, aspetterà il suo turno, forse sarà più paziente, oppure chissà...

lunedì 8 giugno 2009

Murasaki e la latitanza dal blog

Si ci sono e sto discretamente!!
Certo se non conto che sabato ho passato l'intero pomeriggio tra letto e divano con le contrazioni e se non conto che era un po' presto dato che la "scadenza" della pancia è il 9 agosto...

Ma non è per questo che ho latitato dall'universo dei blog, eh si, perché non solo non ho scritto, ma ho trascurato anche i miei blog di papà e mamme abituali.
Qualche settimana fa ho accettato un lavoro extra (che volete fare, c'è crisi e si approfitta di ogni occasione...), così ho passato tutte le sere e i week end, per quasi tre settimane a tradurre, tradurre, tradurre... Insomma nemmeno un piccolo ritaglio di tempo da dedicare al blog e a me stessa: sveglia all'alba, porta il cucciolo al nido o dalla nonna, e poi di corsa al lavoro. E alla sera cena, lettura del libro (che quello è l'unico rito che per BUH è imprescindibile dalla mamma...) e alle 22 via con il secondo lavoro!!

Ho consegnato tutto il 3 giugno e poi mi son riposata, fino a sabato almeno, quando tutte quelle contrazioni mi hanno, anzi ci hanno fatto prendere un bello spavento, anche perché in attesa di BUH non era mai capitato così presto... per meglio dire non era mai capitato fino all'inizio del travaglio!!

Ora comunque tutto sta tornando alla normalità e anch'io sono tornata!!

lunedì 18 maggio 2009

Murasaki e il 18 maggio 2003

Murasaki e Mr T intorno alle 20.00 si incontravano per la prima volta a Milano.

Murasaki e Mr T si erano conosciuti una decina di giorni prima nella chat di una nota community; avevano passato ore e ore e ore al telefono, perché Murasaki soffriva di insonnia.
Sì, Murasaki soffriva di insonnia perché era un periodo di grandi cambiamenti e di passaggio, ma le chiacchierate serali con Mr T la facevano sentire così bene che se ne andava a letto e dormiva serenamente fino al mattino seguente.

Anche a Mr T dovevano garbare quelle chiacchierate, dato che non esitò oltre e la invitò a cena. Fu un bel rischio dato che scelse la cucina giapponese pur non avendola mai assaggiata, e la scelse perché sapeva che sarebbe stato l'ideale per conquistare un'aspirante dama di corte giapponese.

Si incontrarono e fu come se si conoscessero da sempre e - dopo anni di peregrinazioni e peripezie - da quella sera Murasaki si sentì per la prima volta davvero a casa...

Per questo da allora ogni volta che ascolto questa canzone non posso fare a meno di pensare al mio Mr T, perché è esattamente così che mi sono sentita da quella sera...




YOU'RE MY HOME (Billy Joel)

When you look into my eyes
and you see the crazy gipsy in my soul
it always comes as a surprise
when I feel my withered roots begin to grow.

Well I never had a place
that I could call my very own
but that's all right my love
cuz you're my home.

When you touch my weary head
and you tell me everything will be all right.
You say use my body for your bed
and my love will keep you warm throughout the night.

Well I'll never be a stranger
and I'll never be alone
wherever we're together
that's my home.

[...]

lunedì 4 maggio 2009

Murasaki e la madre logorroica

E' una qualunque mattina di un giorno di festa e la famiglia Murasaki (con nonni M e C al seguito) si accomoda ai tavolini del baretto preferito per gustarsi un caffè...
Lei è lì, seduta al tavolino accanto con la figlioletta treenne che da sola si scofana un cornetto alla crema. Sembra innocua, ma sta cercando un pretesto, il più piccolo spiraglio per attaccar discorso.

Fossero stati solo Murasaki e Mr T l'avrebbero ignorata, ma i nonni sono un bersaglio facile, troppo per lei.

Lei è il tipico esempio di madre logorroica, chi può dire di non averne mai incontrata una? Al parco, in fila al supermercato: è sempre in agguato in luoghi, dove almeno per un po' le sue vittime non hanno via di scampo.

E appena intravede quello spiraglio inizia a parlare e racconta nei minimi dettagli tutto quanto riguarda sua figlia (perché solo così anche lei esiste).

La madre logorroica che ci ha letteralmente assaliti l'altro giorno lavora come assistente in uno studio pediatrico, denigra in ogni modo la nostra pediatra di base, che è anche la sua, dicendo che è uno di quei medici che vanno bene se i bambini stanno bene, eh ma se c'è un problema!!
Premetto che noi qualche problemuccio lo abbiamo avuto e che da parte sua c'è stata la massima disponibilità.
A parte questo lei, che è segretaria di uno studio pediatrico, sa bene come curarsi di sua figlia. Certo, peccato che la piccola treenne sia appena guarita da un'infezione alle vie urinarie che a quanto pare è stata causata da un eccesso di cioccolato, eh si perché a Natale ha scoperto il cioccolato... Bene, su certe cose sarò anche un po' bacchettona e criticona, ma non ho potuto fare a meno di domandarmi: potrà anche averlo scoperto, ma poi sua madre quanto gliene avrà fatto mangiare?!

Anche BUH a Pasqua ha scoperto il cioccolato: ha mangiato in tutto 3 mini ovetti in montagna e qualche pezzettino dell'uovo grande... che abbiamo poi fatto abilmente sparire tornati a casa ... domenica eravamo al bar e con il caffè ci hanno portato dei cioccolatini. Non abbiamo fatto a tempo a farli sparire tutti, m gliene abbiamo concesso solo una metà, l'altra l'abbiamo conservata per un dopo indefinito e lui non l'ha più chiesta.

Si, si certo! Commenta la Madre Logorroica: ma vostro figlio è proprio un "cicciobello" dove lo metti sta, è perché è un maschio, ma vedrete quando arriverà la sorellina, lo metterà in riga e farà correre anche voi, le femmine non si tengono a casa mia ormai i giochi sono dappertutto, in sala cucina, cameretta...

Ah si giusto, dimenticavo: con BUH siamo stati proprio fortunati, perché, come ha già detto qualcuna, se tuo figlio si comporta come fa BUH nella maggior parte dei casi, non è certo merito tuo di madre (o di padre): è che sei stata fortunata.

Non è certo perché con tutta la pazienza di cui la natura ti ha dotata sei rimasta impermeabile ai suoi capricci.
Non è certo perché sei rimasta imperturbabile anche le volte che si è gettato urlando sul marciapiedi o sul pavimento come in una vera sceneggiata napoletana.
Non è certo perché quando piange per i capricci più assurdi, non lo assecondi e vai avanti e indietro dalla cucina (mentre lui si dimena sul pavimento) a chiedergli se è pronto a parlare o a scusarsi, finché non è lui a chiamarti e a dirti: mamma voyyei chiedele scusa / mamma sono ponto pey metteye il pigiama.

No è vero, tutto questo non serve proprio a nulla e mi chiedo perché lo faccio? Perché mi impegno tanto perché mio figlio impari quali sono i limiti oltre cui non si può andare e perché impari chiedere le cose senza pretendere, urlare o piangere..? Perché, dato che secondo certa gente lui sarebbe comunque un "cicciobello" perfetto?

E' che nonostante tutto non posso fare a meno di pensare che BUH è un treenne che sta imparando la vita e che io e Mr T siamo qui per accompagnarlo e guidarlo in questo difficile compito... Per questo continueremo ad avere pazienza, ad essere impermeabili ai suoi capricci e a non reagire urlando, ma ad aspettare che si sia sfogato e che sia pronto a parlare con calma di quello che vuole e che sia pronto a scendere a compromessi quando non può ottenere, o non può ottenere subito, ciò che vuole.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...