venerdì 27 febbraio 2009

Chi ha paura del cacciatore?

Ogni venerdì BUH può scegliere un libro dalla biblioteca dell'asilo nido e portarlo a casa per leggerlo con mamma e papà durante il fine settimana.
Lo scorso venerdì ha scelto di portare a casa Cappuccetto Rosso.

Ricordando come vivevo io la favola di Lucetta, pensavo che BUH potesse avere paura del Lupo, ma osservando le illustrazioni del libretto devo ammettere che finisce quasi per ispirare simpatia il famelico animale del bosco, nella sua salopette blu.

Senza contare che per lui (dal basso dei suoi 2 anni e 10 mesi) non è perfettamente chiaro il concetto del Lupo che,
in un sol boccone, si mangia nonna e nipotina.
Gli è chiaro invece il concetto di cacciatore che "imbracciato il fucile spara e uccide il (malcapitato) Lupo". Perciò alla fine della storia il suo commento è stato ogni volta: "E' butto il cacciatore, spaya col fucile!".

All'inizio mi era sembrato strano, poi ho riflettutto e mi sono ricordata che:
- due o tre volte, a casa di amici, ci è capitato di vedere Boog & Elliot, dove c'è il cattivo di turno che guarda caso è un cacciatore che "spaya col fucile";
- e poi BUH adora le storie dei Barbapapà... ogni sera sceglie uno dei libri della collezione e lo leggiamo prima della nanna. I Barbapapà sono ecologisti e animalisti e in una delle loro avventure salvano tutta una serie di animali dai cacciatori senza scrupoli che vogliono farne pellicce, scarpe, borse e così via.

Insomma, quasi
senza volerlo stiamo crescendo un bambino ecologista, cosa che naturalmente ci fa davvero piacere.

Purtroppo però, questo episodio ha anche un risvolto negativo.

Dopo aver letto per tre giorni di seguito la favola di Cappuccetto Rosso e del cacciatore che spara al Lupo, il piccolo BUH ha finito per avere gli incubi... Lunedì notte si è svegliato scosso da un pianto inconsolabile. Aveva sognato che "quell'uomo butto ha spayato a Bugendeliot!"

Conclusione: da questo momento in poi la favola di Cappuccetto Rosso sarà bandita da questa casa fino a data da destinarsi.

martedì 24 febbraio 2009

BUH: ricordi estivi

BUH e la video-camera

(agosto 2008, BUH ha 28 mesi)

Siamo al mare e Mr T. prepara la videocamera per una gita. BUH la indica e dice: quetta si chiama macchina-foto!

Mr T: no BUH questa è la video-camera.
BUH: no, quetta si chiama macchina-foto!
Mr T: No BUH, questa si chiama video camera!
BUH: (indicando con la stanza intorno a sè) no papà quetta è la CAMERA!

...poco dopo...

Sono in cucina e sto raccontando l'aneddoto ai nonni. Arrivata al punto in cui recito: no papà, quetta è la camera!!, BUH entra in cucina e mi corregge: no mamma, quetta è la CUCINA!!

venerdì 20 febbraio 2009

BUH! segna il territorio

E' mattina. Murasaki sta vestendo BUH, che la lusinga con reiterati complimenti: "bella mamma! bella mamma! bella mamma!"

Murasaki: Si, e tu sei bello figlio! bello figlio!
BUH: No, io sono butto!!
Murasaki: se tu sei brutto anch'io sono brutta...
BUH: Si, anche papà è butto!
Murasaki: e la sorellina? Anche la sorellina è brutta? (beh finché non abbiamo la certezza che sia maschio o femmina perché discutere?)
BUH: si, anche la solellina è butta! E' allabbiata con la sua mamma...
Murasaki: (ma come ... la sua mamma?!) E chi sarebbe la sua mamma?!
BUH: ... (tergiversa)...
Murasaki: lo sai che io sarò anche la mamma della sorellina, e che papà sarà anche il suo papà, vero?
BUH: NO! Tu sei MIAmamma... e papà è MIOpapà!!

[...]

Per fortuna questa sera mi accarezzava la pancia e abbiamo riparlato della sorellina. Gli ho chiesto: BUH! Come si chiama la mamma della sorellina?
E lui ha risposto: Si chiaamaaa, miamamma!!

Beh, almeno è un inizio.

martedì 17 febbraio 2009

Caro BUH! arriva un fratelllino o una sorellina...

... NO! Mamma, io voglio una SOLELLINA!!

Insomma piccolo BUH! ancora non ci è dato di sapere se arriverà un fratellino o una sorellina, ma spero che per te sia un grande regalo.

Questa sera, prima che ti addormentassi ti ho chiesto: ma quando arriverà dove metteremo il suo lettino, accanto al tuo? E gli/le terrai la manina?
E tu hai risposto: sì, lei mi tiene la manina così io non cado.

Tesoro, hai ragione, un fratello può tenerti la mano quando sei insicuro e hai paura di cadere, può farti ridere o consolarti quando sei triste o arrabbiato. Può semplicemente essere lì per te quando hai bisogno di essere ascoltato.

Certo, all'inizio sarà più compito tuo tenergli/le la mano perché non cada, per insegnargli/le a giocare e a conoscere il mondo insieme a mamma e papà, perché tu sarai il suo fratellone.

- Sì io sono un fatellone eheheh... hai sorriso sornione dicendolo, non è ancora arrivato/a e già ti senti importante nel tuo ruolo di fratello maggiore.

Però... c'è un però, avere un fratello o una sorella può non essere sempre piacevole né semplice, soprattutto crescendo. Mamma e papà, che hanno rispettivamente due e una sorella, ne sanno qualcosa.
Fra 20 o 30 anni, forse ti chiederai, a volte, spesso o anche tutti i giorni, come può davvero essere tuo fratello/sorella, quella persona così diversa da te. Come può essere cresciuta insieme a te, quella persona che non segue i tuoi stessi valori e che, in molti casi, non approvi. Ma tutte le differenze passeranno in secondo piano, perché tra alti e bassi gli/le vorrai comunque bene.
Oppure sarai più fortunato e non sarete così diversi, ed è quello che mi auguro per te e Baby W.

In ogni caso posso confermare quel che ha scritto in questo post la mia amica My; qualunque sarà il rapporto che sarete riusciti a costruire nel tempo tu e Baby W, spero anche con il nostro aiuto: un fratello/sorella è Qualcuno che ti ricorda chi sei e da dove vieni, che tu lo veda tutte le domeniche a pranzo, una volta al mese o una volta all'anno incrociandolo in un bar o all'aeroporto.

Ricordati di questo quando ti capiterà di pensare (almeno una volta nella vita ti succederà) che consapevoli delle difficolta che comporta avremmo potuto evitarti la scocciatura di un fratello/sorella!!

giovedì 12 febbraio 2009

BUH in piscina...


Il nido che frequenta BUH ha un bel programma di acquaticità per la classe dei grandi.
Le pazienti e volenterose educatrici (a turno) portano un gruppetto di 4-5 bambini in piscina.

Ogni gruppetto partecipa a un ciclo di cinque lezioni: un'ottima occasione di crescita per l'autonomia e l'autostima dei nani che riescono a fare qualcosa al di fuori delle mura del nido, ma senza l'aiuto dei genitori.

Questo mese è il turno di BUH: oggi ha partecipato alla terza uscita con la teutonica educatrice Judy e i suoi amichetti.

Quando Murasaki è tornata dal lavoro, BUH ha immediatamente voluto condividere con lei questa nuova ed esaltante esperienza. Tra tutti i particolari di cui avrebbe potuto metterla a parte, che so... ho nuotato con l'istruttore, ho giocato con l'acqua e con gli amichetti, lui ha preferito questo:

-Mamma, oggi sono andato in pissina con Judy... e
ABBIAMO FATTO LA PIPI' NELLA DOCCIA!!!!

In momenti come questi mi chiedo perché desidero tanto che anche Baby W sia maschio.

lunedì 9 febbraio 2009

Il diario di Murasaki

Questo avrebbe dovuto essere il primo post, certo è naturale un post di presentazione per iniziare... ma quello che ho usato mi è sembrato il giusto inizio del nuovo viaggio che la nostra famiglia ha intrapreso per diventare quasi numerosa e rumorosa come la famiglia da cui Murasaki da adolescente desiderava tanto affrancarsi.

Tutto ebbe inizio il 26 agosto 2008, quando al ritorno dalle vacanze riversai su un forum tutte le buffe avventure di BUH in vacanza.
Un'amica blogger (My Solita) mi suggerì:
secondo me qui qualcuno deve aprirsi un blog ...

Sul momento dissi, bella idea quasi quasi lo faccio davvero... ma - da brava dama di corte mancata - tendo a muovermi con lentezza, come se la mia mente indossasse quei pesantissimi strati di stoffe che componevano i kimono antichi ... e poi pensavo che "un blog dovrebbe essere costantemente aggiornato per essere definito tale, e la costanza non è certo tra le mie doti".

Ma ieri sera, data la buona notte a BUH
, mi sono seduta davanti al monitor e mi sono detta: o adesso o mai più!! E così ho cliccato sul pulsante crea blog e ho iniziato a scrivere.

Scrivere per confrontarmi;

Scrivere per aggiornare la famiglia naturale e allargata in giro per il mondo di quel che succede quaggiù nell'hinterland milanese;

Scrivere per non perdermi nemmeno un giorno del cammino della nostra famiglia;

Scrivere per obbligarmi a riconsiderare le nostre giornate con maggior distacco e autoironia.

Scrivere per il semplice gusto di scrivere.



domenica 8 febbraio 2009

Ti piacerebbe avere un fratellino?

(Qualche mese fa)
Murasaki: BUH! Ti piacerebbe se arrivasse un fratellino? Uno piccolo piccolo, come quello arrivato al tuo amico Andrea...

BUH!: No mamma, no piccolo, io lo voglio gande!!

(Gennaio 2009 con la certezza dell'arrivo del fratellino/sorellina)
Murasaki: BUH! Ti piacerebbe se arrivasse un fratellino?
BUH!: No mamma io non voglio un fatellino, IO voglio una solellina!
...
BUH!: Mamma... tu vuoi un fatellino? Tu vuoi un fatellino mamma?
Murasaki: Beh sì, a me piacerebbe un fratellino...
BUH!: IO peyò voglio una solellina!!
...
BUH!: (si sveglia alle tre del mattino e si precipita nel lettone... mentre si sta infilando sotto il piumone sussurra all'orecchio di Murasaki) Mamma... ma poi la tua pancia diventa gossa gossa e poi nasse la solellina? RONF ... RONF...
...

Come inizio non è male, direi che per il momento la sta prendendo discretamente, certo... sempre che sia davvero una sorellina.

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