venerdì 18 dicembre 2009

BUH e la lettera a Babbo Natale

"Caro Babbo Natale,

sono BUH ti ricordi di me? Certo, tu ti ricordi di tutti i bimbi buoni... beh ecco, so di non essere stato proprio buonissimo quest'anno: ho fatto spesso i capricci con papà e mamma e ho interpretato con scarso successo qualche scenata teatrale prima dei pasti.
Però tengo a sottolineare che sono stato buonissimissimo con la mia Sorellina, o come amo chiamarla "picchinichicchini" e questa credo sia la cosa più importante, non pensi anche tu?

Quindi per quest'anno vorrei chiederti alcuni regali e spero che potrai accontentarmi:
- una moto rossa Ducati;
- una pallina rotonda;
- una barbie con la bici, il casco e il cagnolino come la mia amica Juls;
- una principessa Aurora e una principessa Biancaneve come la mia amica Lucy.

Grazie e ricordati che ti voglio bene, BUH.

PS: la lettera volevo portartela di persona al Polo Nord, ma mamma e papà mi hanno detto che è troppo lontano e che il treno va prenotato con largo anticipo, sarà per un'altra volta".

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Leggendo le richieste di BUH a Babbo Natale, Mr T e io abbiamo pensato che forse dovremmo fargli frequentare più amici di sesso maschile. Poi ho fatto qualche riflessione e mi sono resa conto che quelli che frequenta fuori dalla scuola sono come lui, ossia non hanno giochi particolarmente connotati come gormiti, power rangers e così via, altrimenti forse avrebbe chiesto anche quelli, chissà.
In ogni caso BUH, sin da quando era al nido ha una vera e propria passione per le principesse, ma questa è un'altra storia...

giovedì 3 dicembre 2009

BUH e la madre infida (2)

BUH si esibisce in un tipico spettacolo di capricci da treenne, Baby W, ormai ribattezzata ufficialmente Sorellina, piange nervosa per solidarietà con il fratellone.

Murasaki si rivolge a BUH intimandogli: Basta, se continuate così prendo Sorellina e la riporto dove l'ho presa!!

Ma mamma - sospira BUH rassegnato - ma guarda che Sorellina prima era nella tua pancia!!!

Ecco! Ma non era meglio quando ai bambini si raccontava che li aveva portati la cicogna oppure che erano stati trovati sotto un cavolo? SGRUNT...

lunedì 30 novembre 2009

BUH e... la sua migliore amica

Si conobbero a un corso di massaggio: lui era bello, una chioma di boccoli biondi contornava il suo visino tondo e gli occhi di un azzurro indescrivibile, lei era carina (la sua bellezza doveva ancora sbocciare), i suoi riccioli erano appena abbozzati e ancora non riusciva a stare seduta da sola, ma i suoi occhi azzurri avevano un che di magnetico che affascinò subito l'adorabile ometto.

Fu così che nel lontano settembre del 2006 il piccolo BUH (che da poco aveva compiuto cinque mesi) incontrò a un corso di massaggio infantile la piccola Juls, che all'epoca di mesi ne aveva appena tre.
All'inizio il loro fu un amore quasi disperato, non potevano scambiarsi nemmeno una parola, figuriamoci scambiarsi il numero di telefono per rivedersi a corso terminato. Per fortuna Murasaki e la madre di Juls divennero amiche con grande sollievo dei due innamorati.

BUH e Juls non hanno frequentato lo stesso nido, ma arrivata l'iscrizione alla scuola materna Murasaki e Isi, la madre di Juls, hanno pensato di chiedere che fossero inseriti nella stessa classe.

Dopo il primo colloquio individuale con le maestre le due madri si sono chieste se non sia stato un errore... I due bambini sono talmente attaccati l'uno all'altra che le maestre erano convinte che avessero frequentato lo stesso nido.
La loro speciale alleanza fa sì che si carichino a vicenda e in alcuni casi diventino incontrollabili. Niente di preoccupante dicono le maestre, ma noi ci chiediamo: avremo fatto bene a chiedere che fossero inseriti nella medesima classe?
Sì ce lo chiediamo, eppure mi fa piacere che BUH, pur così piccolo, abbia un'amica del cuore a cui sia tanto legato.

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Juls si sveglia dal riposino e la sua prima domanda è: E BUH dov'è?
Maestra: sta ancora riposando, intanto andiamo in bagno e mettiamo le scarpine...
Juls (infilando le scarpe...): e BUH si è svegliato?
Maestra [...]

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Mr T accompagna BUH a scuola, un suo compagno piagnucola e Mr T lo rassicura dicendogli: dai che ora c'è BUH che giocherà con te!
Il bimbo si allontana e BUH sussurra a Mr T: ma io voglio giocare solo con Juls!!
Mr T: [...]

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venerdì 30 ottobre 2009

Murasaki e la maestra Perfettini...

Ore 17.30 di martedì, prima riunione alla scuola materna di BUH con la maestra Perfettini e la maestra Nuvoletta.

"Diciamo che tendenzialmente i 13 bambini inseriti nella classe sono come delle piccole cavallette. Ovviamente le educatrici dei nidi da cui provengono non devono aver fatto un ottimo lavoro, dato che comunque abbiamo passato le prime tre settimane a rimettere in ordine i giochi. E' il nostro lavoro per carità, però questi bambini tendenzialmente non hanno alcuna capacità di concentrazione, prendono un gioco e subito dopo lo lasciano per un altro e noi dobbiamo ripetere e ripetere e ripetere di mettere in ordine, ma al nido come facevano?"
[...]

sabato 17 ottobre 2009

BUH e la madre infida

E' un pomeriggio qualunque. BUH è appena tornato dalla scuola materna e Murasaki si diletta in piccoli tranelli volti a mettere alla prova lo slancio fraterno di BUH verso la piccola Baby W.

Murasaki: (guardando con noncuranza la piccolina) Ma questa sorellina non è un po' inutile? Se ne sta sempre là nella sdraietta o nella carrozzina, non sa parlare, non sa giocare e poi non fa altro che piangere, ciucciare il latte e fare una marea di pupù. (voltandosi verso BUH) BUH, non credi che faremmo meglio a riportarla all'ospedale dove l'abbiamo presa?

BUH: (appoggiando la sua manina sulla spalla di Murasaki) Ma nooo mamma, non peoccuparti, Baby W mangia tanta tanta tanta pappa... e poi diventa grande anche lei!!!

Conclusione: probabilmente mio figlio mi ritiene una perfetta idiota...

mercoledì 14 ottobre 2009

Murasaki e la vita in quattro

Eccomi qui, finalmente, dopo qualche settimana... seduta al pc con Baby W in braccio che si lamenta perché non riesce ad acchiappare il sonno...

Lo so, ci sono:
- il bagno da pulire,
- il pavimento da spazzare,
- tutti i panni stirati ieri sera da riordinare,
ma da quando sono a casa con Baby W le faccende domestiche e gli impegni di ogni sorta (la scuola materna di BUH, impegni con i parenti, il progetto della nuova cameretta) si susseguono senza soluzione di continuità e se non prendo la situazione in mano ora per recuperare dello spazio per me, non ci riuscirò di certo quando sarà ora di tornare al lavoro.

Baby W si è addormentata e, nel breve tempo che ho adesso prima che si svegli, cercherò di riepilogare come sono stati per me Murasaki, e non solo per i piccoli, questi primi due mesi ormai e mezzo di vita a quattro.

Il primo mese è stato pesantissimo
- nonostante Baby W si sia rivelata un angelo,
- nonostante il supporto di Mr T,
- nonostante i 10 giorni passati con la zia Giramondo e lo zio Tuttofare che si sono tutti prodigati perché potessi occuparmi di Baby W senza dovermi troppo preoccupare di BUH e che per la nascita mi hanno regalato un massaggio rigenerante alle terme di Premia;
- il loro piccolo Lollix che è uno dei migliori amici di BUH e che in quei giorni lo ha distratto ampiamente dalla Sorellina...
- e non ultima la miracolosa acqua di Crodo che, nonostante in montagna abbia mangiato l'impossibile, mi ha fatta tornare a casa dimagrita di 3kg :-)

Il secondo mese le cose sono migliorate- BUH ha finalmente iniziato la scuola materna,
- Mr T è tornato al lavoro dopo un mese intero a casa con noi.

In effetti sul secondo mese non c'è molto altro, ma devo ammettere che tornare a casa in quattro è stato molto naturale, ho scoperto che mi risulta facilissimo decifrare le necessità della piccola Baby W, ma non ho ancora capito se è lei ad essere semplice, se BUH fosse più complicato, o semplicemente se al secondo figlio abbiamo ormai assorbito il cosiddetto linguaggio dei neonati.
A volte penso che se lei è così tranquilla è anche perché riusciamo a capirla al volo, mentre BUH si sgolava per esprimere necessità che non eravamo in grado di interpretare...

Il nostro prossimo compito consisterà nel sopravvivere al periodo di autoaffermazione di BUH, qualcuno con più esperienza sa dirmi per quanto durerà?!

domenica 27 settembre 2009

I primi due mesi

Son passati quasi due mesi, 1 mese 3 settimane e 3 giorni per l'esattezza, da quando Baby W è arrivata tra noi.
Come si poteva supporre dalle differenze mostrate dai nostri piccoli nel venire al mondo, anche le prime settimane di vita si sono rivelate totalmente diverse tra loro.

Io e Mr T ricordiamo ancora senza troppa nostalgia i primi tre mesi di vita di BUH: alla fine della terza settimana di vita iniziarono le coliche e per tre settimane di fila affrontammo un bebé che dalle 17/18 fino alle 21/22 non faceva altro che piangere e piangere e piangere... non c'era nulla da fare, perché quell'esserino rifiutava la consolazione del ciuccio e quindi non si poteva far altro che cullarlo e ninnarlo (munendosi preventivamente di tappi per le orecchie...).

Ma non finisce qui, il signorino passò i suoi primi tre mesi di vita praticamente sempre in braccio, non c'erano sdraiette o culle che tenessero, se era sveglio pretendeva il conforto del calore materno o paterno e spesso, durante il giorno, dormiva solo se lo si portava a passeggio, mentre sbarrava gli occhi non appena si varcava il portone di casa.
Senza contare che durante il giorno l'intervallo tra una poppata e l'altra non superava l'ora e mezza e in auto non dormiva a meno che non avesse davvero sonno, perciò era impensabile per me decidere di uscire da sola con lui, per un controllo dalla pediatra o qualsiasi altra incombenza.

Poi, per fortuna, è arrivata Baby W - detta Sorellina. Eravamo pronti a tutto, ma non a tutta questa tranquillità, e certo è stato un sollievo!
Fin dalla prima settimana di sua iniziativa ha stabilito che:
- si chiede il latte ogni due/tre ore (raramente l'intervallo tra poppate è stato inferiore);
- che se si è svegli si può stare tranquillamente nella carrozzina o nella sdraietta ad ascoltare rumori, voci, musica e guardarsi intorno con curiosità;
- che già che si è comodi comodi nella sdraietta ci si può anche addormentare da soli senza scomodare mamma o papà (BUH fino ai sei mesi tondi si è sempre addormentato in braccio il furbastro!);
- che se capita di dormire tanto di giorno, non c'è nessun motivo per non dormire anche di notte (a meno di disturbi come qualche mal di pancia o il nasino raffreddato);
- che in auto ci si può appisolare sempre e comunque, così che la mamma si può muovere anche per tragitti relativamente lunghi anche da sola.

Insomma, a volte questa bambina non ci sembra vera.
Di sicuro è molto più sveglia di lui, per lo meno quando mangia, sarà per questo che gli intervalli tra poppate sono ben più lunghi. BUH si addormentava sempre e per questo chiedeva il latte molto più spesso, Baby W invece mentre ciuccia il suo latte spesso mi guarda dritto negli occhi come a sottolineare che LEI SA.

- Sa che c'è un fratellone con cui deve condividere genitori e spazi;
- Sa che deve trarre il più possibile da ciascuna poppata così che mamma possa dedicarsi anche al fratellone;
- Sa che mamma è indaffarata e spesso stanca, perciò non pretende di stare sempre in braccio;
-Sa anche di essere molto amata da mamma, papà e BUH che si avvicendano a farle sorrisi, a cantarle canzoncine e a parlarle e forse anche per questo è così tranquilla e serena.

Speriamo che continui così... per il momento ci godiamo questo periodo di grazia!!

giovedì 3 settembre 2009

BUH! segna il territorio (4)

Oggi la mia solellina compie un mese e io posso finalmente spiegarvi cosa sia esattamente una solellina, perché prima che arrivasse ne avevo un'idea un po' confusa.

Prima che la solellina arrivasse la immaginavo come una principessina bellissima, tutta vestita di rosa e con occhi scuri e profondi, e in effetti la mia solellina Baby W è proprio così, tanto che la prima volta che l'ho vista non ho potuto fare a meno di esclamare: Solellina, sei bellissima!!
E ogni tanto glielo dico anche adesso, le do un bacino e le dico che è il mio tesoro stupendo...

C'è una cosa però che proprio non avevo considerato, ovvero che LAMIAMAMMA sarebbe stata anche la mamma della solellina, e che ILMIOPAPA' sarebbe stato anche il suo papà... no questo non lo avevo proprio immaginato.

Proprio così, anche voi non lo avreste immaginato vero? A questo punto ho dovuto mettere a punto alcune strategie per non perdere il mio primato di principino di casa Murasaki.

1 - Ho capito che in alcuni momenti la sorellina può stare solo con la mamma (ad esempio quando beve il latte), così cerco di far capire al papà che almeno lui è prima ILMIOPAPA' e poi il papà della solellina: lo chiamo in continuazione, gli faccio vedere i miei giochi e quando è l'ora di andare a nanna, se vedo che sta con la solellina, dico a mamma che voglio fare la nanna col papà, così lui viene da me!!

2- Questa strategia vale anche con i nonni, anche se loro non sembrano tanto interessati alla solellina ( e non capisco perché dato che è bellissima...), non appena si avvicinano troppo alla carrozzina li chiamo e li invito a fare un gioco con me, perché loro sono IMIEINONNI!!

3- Quando LAMIAMAMMA allatta la solellina, io mi spalmo sulle sue gambe, oppure le porto un libro, così me lo legge e stiamo insieme lo stesso, poi do tanti baci sia alla mamma sia alla solellina.

Per il resto la solellina non è fastidiosa, ma non sa fare niente e quando non mangia dorme, dorme sempre, anche se qualche volta si sveglia di notte, piange perché ha fame, ma io la rassicuro subito e le dico: "Non piangere solellina, ci sono qua io che ti proteggo!"

Ciao a tutti, il vostro BUH!

sabato 29 agosto 2009

Murasaki e le simpatiche vecchine

La famiglia Murasaki trascorre spesso qualche giorno in un ridente paesino di montagna ai confini con la Svizzera.

Come in ogni paesino di montagna che si rispetti si incontrano spesso simpatiche vecchine in vacanza: generalmente vanno a giro in coppia e hanno tanta voglia di chiacchierare.

Luglio 2008

Murasaki, Mr T, la zia F sono al parchetto del paese, dove BUH e il cuginetto giocano allegramente.
Mentre le mamme seguono i bimbi, Mr T si siede su una panchina a leggere il giornale, di fianco a lui due simpatiche vecchine.
Mr T chiacchiera amabilmente con le due:

Vecchina 1: qual è il suo bambino?
Mr T: quello con la maglia rossa.
Vecchina 2: che carino, ma mica lo lascerete figlio unico, vero?
Mr T: mah, veramente ancora non sappiamo...
Vecchina 1: eh no un fratellino dovete darglielo.
Vecchina 2: Certamente, perché così se uno muore, almeno vi rimane l'altro!!
Mr T: [...]

Agosto 2009

Murasaki passeggia per il paesino spingendo la carrozzina di Baby W, due simpatiche vecchine la avvicinano.

Vecchina 1: Possiamo vedere? Ma che carina, ma quanto tempo ha?
Murasaki: ha 12 giorni...
Vecchina 2: Che piccola, e quanti capelli!
Murasaki: avreste dovuto vedere il fratello, era ancora più capellone.
Vecchina 2: Ah, ne ha già un altro?
Murasaki: eh sì, ha tre... [viene interrotta]
Vecchina 1: (indicando la pancia di Murasaki) Ne aspetta già un altro?
Murasaki: [...]

domenica 23 agosto 2009

Solellina sei bellissima!!

E' il pomeriggio del 3 agosto 2009, BUH esce correndo dall'ascensore e mi chiede: "Mamma, mamma dov'è Solellina?".

La sorellina è ancora nella nursery in attesa di essere visitata dal pediatra, ma riesco a convincere l'infermiera di turno a rilasciarla almeno per un po'.
Non appena BUH la vede nel suo lettino trasparente, la osserva per qualche secondo e poi le sussurra:

Solellina, sei bellissima!!

Ma torniamo indietro di due giorni o poco meno.
Sono le 23.30 del primo agosto, sono seduta al computer e sento una sensazione nota: si son rotte le acque... il liquido esce solo a tratti, anche questa volta si tratta di rottura parziale del sacco, esattamente come accadde con BUH.
Decidiamo di chiamare i nonni per farli venire da noi e ci avviamo in ospedale.
Anzi no! Non ho contrazioni perciò torniamo indietro, se le contrazioni non arrivano durante la notte in ospedale ci andiamo domattina, così saluto e preparo il piccolo fratellone!!

Durante la notte dormo si e no e la domenica mattina spieghiamo a BUH che è arrivato il momento, dobbiamo andare all'ospedale dei bambini per aiutare la sorellina a uscire dalla sua porticina.

Arrivati in ospedale aspettiamo un po' per la visita e io mi busco la ramanzina di infermiera e ginecologa di turno per aver aspettato tanto ad andare al pronto soccorso e aver ritardato la terapia antibiotica...

Finalmente mi portano in una sala travaglio per il monitoraggio, ma niente di fatto, contrazioni non ce ne sono, così mi portano in reparto e mi anticipano che se non succede nulla, la sera stessa mi indurranno il parto.

Alle 22.30 del 2 agosto io e Mr T torniamo in sala travaglio: monitoraggio, pastiglia per l'induzione, altro monitoraggio. "Signora, se non succede nulla ci vediamo domattina..."

ORE 23.45: Mr T torna a casa, dove dorme (si fa per dire) vestito e con il telefono in mano.

ORE 2.00: mi sveglia la prima contrazione, seguita da molte altre: sono forti e alcune lunghe, ma variabili ogni 10-15 anche 20 minuti, chissà quanto ci vorrà...

(3 agosto)
ORE 7.15
: arriva l'ostetrica di turno in reparto, le dico che ho avuto contrazioni irregolari per tutta la notte, ma lei si lascia guidare dal sesto senso e preferisce visitarmi subito invece di farmi fare prima il monitoraggio.
"Signora, è già dilatata di 5 centimetri, siamo a metà strada, si prepari per scendere in sala travaglio e chiami pure suo marito".

Memore della velocità con cui era arrivato BUH chiamo Mr T e gli dico "Corri immediatamente qui!! Non perdere tempo"
Intanto prendo zainetto con cambi e videocamera da portare giù che non si sa mai...

ORE 7.41: in sala parto mi collegano al cardiotocografo, le contrazioni sono ancora irregolari, ma mentre io le sento sempre più forti la macchina non ne registra nemmeno una.
Per fortuna l'ostetrica vede dalle mie espressioni che le contrazioni ci sono eccome.

ORE 8.00: arriva Mr T, io intanto sono in piedi perché in questa posizione l'ostetrica spera che la macchina capti le contrazioni, ma niente da fare... STUPIDA MACCHINA!!

ORE 8.15: ormai non so con che cadenza arrivino le contrazioni, ma sono sempre più forti: "Questa volta non ce la faccio", dico a Mr T.
Lui per confortarmi, mi chiede: "Ma perché non hai chiesto l'epidurale?"
Non ci avevo pensato ecco perché, ma vorrei strozzarlo per avermelo fatto notare...

ORE 8.20: le contrazioni sono così forti che non riesco a muovermi e per di più sento che la bimba inizia a scendere... sì peccato che io sia ancora là in piedi, attaccata al cardiotocografo...
Le due ostetriche capiscono che forse, dico forse, è ora di farmi mettere sul lettino, ma io sono completamente irrigidita dalle contrazioni che ormai si susseguono quasi senza interruzione.

"IO SENTO SPINGERE!!"

Finalmente mi sistemano come meglio possono sul lettino: si vedono già i capelli... a quel punto sento che Baby W vuole uscire (sta spingendo come una forsennata), perciò la lascio andare.

ORE 8.32: E' uscita da sola, così, senza nemmeno una spinta da parte mia. E' una bambina piccina ma molto vispa e decisa: inizia subito a piangere e non appena me la mettono sulla pancia cerca il seno. La lavano la vestono e dopo mezz'ora dalla nascita è già attaccata: ciuccia per un'ora e poi crolla addormentata tra le braccia del papà...

Non posso fare a meno di pensare quanto sia già diversa da BUH: lui aveva fatto giusto uno o due nghé e se ne era rimasto adagiato e rilassato sulla mia pancia quasi senza muoversi. E ricordo bene che gli ci vollero quasi due giorni per attaccarsi come si deve al seno...

Se queste differenze significano davvero qualcosa, BUH preparati, la sorellina sarà anche bellissima, ma è pronta a farci correre tutti quanti!!


venerdì 31 luglio 2009

Dov'é la mia bambina?

Qui in casa Murasaki non se ne può proprio più, con il caldo degli ultimi due giorni e le notti quasi insonni, l'attesa per la piccola Baby W si fa sempre più pressante!!

E forse il caldo provoca strani sogni soprattutto al fratellone, che non vede l'ora che questa entità astratta, rappresentata dalla pancia cicciotta della mamma, si concretizzi finalmente in una sorellina!!

Questa mattina, la sua prima frase al risveglio non è stata il solito: Succo peffavoye!!
BUH si è seduto in mezzo al letto e dal nulla mi ha chiesto: Mamma, dov'è la mia bambina?

Murasaki: quale bambina BUH?
BUH: quella della pancia...

Il nostro "ragazzo" (eh sì, perché mi ha confessato con un certo orgoglio che, con l'arrivo della sorellina, non sarà più un bambino, ma un ragazzo) sa che la sorellina arriverà ad agosto, e che agosto è vicino e quindi anche le sue domande sulla piccola si fanno più pressanti.

Non che il suo entusiasmo sia un fatto poi così recente... ormai da due mesi anche i suoi sogni si concentrano sull'arrivo di Baby W, tanto che più di una volta, appena sveglio mi ha chiesto: Mamma, è vero che l'alta volta mi hai fatto vedeye la solellina?

Murasaki: ma quando amore?
BUH: l'alta volta mammaa... sul macciapiedi, la solellina ha apetto la potticina ed è uscita dalla tua pancia...
Murasaki: [...]
BUH: e poi la tenevo in baccio...

Insomma Baby W, ti ricordo che tuo fratello a quest'ora era già nato, pigrona!!!

domenica 26 luglio 2009

BUH e l'ultima settimana di asilo

Murasaki: BUH, sai che questa sarà l'ultima settimana di asilo?
BUH: ... e poi cosa facciamo mamma?
Murasaki: ehm... e poi saremo in vacanza, non sei contento?
BUH: e dove andiamo mamma?
Murasaki: Per ora non possiamo programmare nulla, dobbiamo aspettare che la sorellina esca dalla pancia, e poi decideremo dove andare.
BUH: [...]
Murasaki: Però sarà in vacanza anche il papà e potremo fare tante cose insieme, per esempio potremmo andare in piscina, come questa mattina, oppure potresti fare delle gite in bicicletta con il papà... A te cosa piacerebbe fare?
BUH: aaahhh ehm, io voyyei fare i pancake!!
Murasaki: D'accordo! Allora domani andrò a comprare lo sciroppo d'acero, così in vacanza faremo i pancake...
BUH: e poi andiamo dove ci sono tanti tavoli e tante pessone...

Insomma, perché per BUH questa cosa di essere in vacanza e restare a casa non è molto chiara... e d'altronde non lo biasimo, io sono qui a fare il tifo perché inizi il travaglio e ho terminato oggi la 38° settimana.
Eh sì, perché se nasce presto avremo più possibilità di andarcene per una decina di giorni in montagna, altrimenti si resta a casa, perché Mr T è in vacanza solo ad agosto...

PS per Baby W: dai non farti pregare, se non lo fai per mamma, fallo almeno per il tuo fratellone che non vede l'ora che tu apra quella porticina per uscire dal pancione, e poterti tenere in braccio!!

domenica 19 luglio 2009

Mamma quando venite alle montagne?


Sono passati quattro giorni eppure continuo a sentire poco la mancanza del nostro piccolo BUH... Lo sentiamo una o due volte al giorno per telefono ed è davvero felice e sereno:

- Mamma sto giocando alla fontanella, l'acqua è fedda!!
- Mamma ho giocato con Matteo, ma adesso è andato via da noi, poi tonna ancoya a giocale con me!!
- Ciao papà, sei al lavoyo? Sei a casa? Ci sei anche tu mamma?
- Ciao mamma, quando venite anche voi alle montagne? E' divettente qui alle montagne...

Più ci penso e più mi rendo conto che questa è la prova che stiamo crescendo insieme. Lui è sereno anche se rimane per qualche giorno lontano da noi; noi (e soprattutto io) non siamo più così apprensivi se dobbiamo affidarlo per qualche giorno ad altri.

L'anno scorso, quando io e Mr T partimmo per il nostro primo week end romantico fuori (di una sola notte) eravamo in fibrillazione. Fu BUH a rassicurarci, non chiedendo di noi in nostra assenza, ma esultando e inondandoci di abbracci, risate e baci al nostro ritorno.

In questi giorni ho avuto anche modo di concentrarmi un po' su questa "sorellina arrivante", la nostra BabyW, che finora è stata grandemente trascurata: ho riposato, ricamato per lei e sono stata attenta a tutti i suoi movimenti e alle rivoluzioni che compie nel pancione, le ho parlato... tutte cose che ho sempre fatto con BUH, ma raramente con lei.

E' proprio vero che i secondogeniti devono aggrapparsi a un treno già in corsa e adattarsi a ritmi già prestabiliti... Tutto parte da quando sono nella pancia e, pur non essendoci ancora passata direttamente, mi par di capire che sarà sempre più così anche quando (come dice BUH) Baby W aprirà la porticina e uscirà dalla pancia della mamma... Ci sarà un fratellone che reclama attenzioni e giochi, un inserimento alla scuola materna da fare, e la sorellina si adatterà prima a stare con gli altri, aspetterà il suo turno, forse sarà più paziente, oppure chissà...

giovedì 16 luglio 2009

Murasaki e le separazioni...

E' arrivata, la prima vera separazione dal piccolo BUH: ieri pomeriggio è partito con Nonnopignolo e Nonna C per la montagna, dove si tratterrà fino a lunedì prossimo.

Prima di oggi avevo lasciato il nostro piccolo per poco tempo: a 2 anni per una notte ma a casa nostra con Nonnacalabrese e Nonno G, e quest'anno per due notti ma a partire ero stata solo io e lui era rimasto a casa con Mr T.

Lui, come tutti i bambini più o meno sereni, si è sempre comportato ottimamente in queste situazioni, addirittura quando lo lasciammo a due anni era così consapevole del fatto che eravamo partiti che al mattino, svegliandosi chiamò direttamente la Nonnacalabrese...

Questa volta invece siamo noi a rimanere a casa e pensavo che sarebbe stato molto più penoso, ma volete sapere una cosa? So che è passato soltanto un giorno, ma non sono per nulla in pena. Anzi con il peso della pancia e questo caldo, son contenta che almeno lui possa cambiare aria... e poi vederlo fare i preparativi per il viaggio mi ha fatto capire quanto sia cresciuto!

Ieri era così eccitato all'idea di partire con i nonni, ha voluto aiutare il nonno a caricare la sua "valigia personale", abbiamo preparato insieme lo zainetto con giochi e libri da leggere, gli ho spiegato cosa ci fosse nel suo beauty e lui è stato attento e compito.

Mi ha baciata più volte e mi ha detto: Mamma non ti peoccupaye, tu yesta a casa che io poi tonno!!
E ieri sera, una volta sistemato in hotel, mi ha telefonato dicendomi tutto eccitato: Ciao mamma io sono ayyivato in questa camela!!! Ciao...

lunedì 13 luglio 2009

BUH a tavola...

Durante il nostro soggiorno al lago BUH era distratto da mille occupazioni e così non aveva gran desiderio di sedersi a tavola per il pranzo o la cena...
Ogni scusa perciò era buona, e la fantasia davvero non gli manca. Dato che il mal di pancino con occhio languido non funziona, questa volta ne ha inventata una nuova:

- Mamma! Oggi non posso mangiaye, mi fanno male i ... CAPELLI!!!

martedì 7 luglio 2009

Finalmente in maternità!!

Essendo Murasaki (cioè io) una di quelle madri lavoratrici che imperterrite lavorano fino al limite dell'ottavo mese, solo da questa settimana sono finalmente a casa...

S'inizia con qualche giorno al lago da Sorella Maggiore e nipotina quindicenne.
Sabato e domenica sereni, clima da vacanza con giochi in spiaggia di Mr T e BUH e gita sulla "nave"!! In realtà era un pedalò ma per BUH era una nave governata da zia e amica, mentre papà e mamma stavano attenti che il piccolo non si tuffasse in acqua... poi Mr T parte e lascia Murasaki e BUH al lago... e il tempo, beh chi abita in Lombardia lo sa, tra ieri e oggi, ma soprattutto oggi non è stato un gran ché!!

Murasaki, dunque ha dovuto ingegnarsi come poteva per far trascorrere il tempo senza che il futuro fratellone BUH diventasse isterico.

La mattinata in un giorno di temporale (senza avere a disposizione tutti i giochi di casa) è intensa:
- si suonano i bonghi in terrazza ballando e volteggiando vorticosamente a turno
- si gioca a palla
- si colora il libro dei ciaociao con i pennarelli
- si gioca a macchine (tipo lego) smontandole e rimontandole scambiando i pezzi e soprattutto le ruote tra loro
- si dipinge con gli acquerelli.

A questo punto si guarda l'orologio sperando di essersi avvicinati il più possibile all'ora di pranzo, ma BUH su sveglia sempre molto presto e l'orologio segna inesorabile le

10.30

Per fortuna nel pomeriggio è tornato un po' di sole e dopo una bella passeggiata, ora il piccolo BUH dorme e io mi dedico un po' a me stessa!!

lunedì 29 giugno 2009

Dov'è BUH?

Ovvero, com'è che non sono sempre stato l'unico centro e fulcro della vostra vita?

Qualche giorno fa BUH e io eravamo seduti sul lettone a leggere un libro.
A un certo punto lui si gira e inizia a passare in rassegna le varie foto appese sulla parete dietro la testiera del letto.

BUH: "Quella è la miamamma, quello è il mio papà, quelli sono i miei genitoi... e io?! Dove sono io, mamma?"


Che domanda, su quella parete sono appese tutte foto di prima che arrivasse BUH, prima ancora che Murasaki e Mr T avessero anche solo lontanamente immaginato l'idea di un piccolo BUH tra loro... o addirittura della sua solellina Baby W...

Murasaki: "Vedi amore, quando abbiamo scattato quelle foto, tu ancora non c'eri..."
BUH: "NOOOOO, io c'eyo!!"
Murasaki: "...ehm, no amore, te l'ho già raccontato tante volte, il papà e la mamma si sono incontrati, si sono innamorati, e siccome si amavano tanto sei nato tu"
BUH: "NOOOOO io c'eyo!! Io non sono nato..."

Devo ancora capire se si è trattato semplicemente di una protesta perché non ci sono sue foto in camera nostra, oppure perché ancora non concepisce il fatto di non essere sempre esistito...

giovedì 18 giugno 2009

Un piedi piatti in famiglia

Lunedì BUH ha fatto visita alla sua pediatra di fiducia per l'annuale tagliando di controllo.

Per un arcano motivo non appena varcato il cancello ha iniziato a urlare e piangere, che proprio non voleva andarci dalla dottoressa, ha pianto per un po' in sala d'aspetto e ha ricominciato quando è arrivato il momento di entrare nello studio.

Dopo tre anni la dottoressa si è rassegnata al fatto che BUH è mingherlino di costituzione e che anche se lo imbottissimo di cibi grassi e merendine non potrebbe pesare di più, ma... "Signora Murasaki, questo bimbo ha i piedi ancora molto piatti per avere tre anni..."

Murasaki: ah... sa com'è, è un difetto di famiglia, anch'io da piccola avevo i piedi piatti... Eh sì, in casa Murasaki si racconta ancora che:

A una visita di medicina preventiva dall'ortopedico, la Nonnacalabrese scoprì che la piccola Murasaki aveva dei graziosissimi piedini piatti e che per "aggiustarli" avrebbe dovuto portare gesso e apparecchio, prima ancora di iniziare a camminare. per non parlare delle classiche scarpine con plantarino che tanto si usavano oltre... beh insomma ai tempi in cui Murasaki ancora non camminava!!

La Nonnacalabrese era a dir poco sbalordita: CHI? CHI? CHI? Chi poteva aver trasmesso questo tremendo difetto alla sua delicata bambina?
Tornò a casa e, come un'invasata, obbligò tutta la famiglia riunita (Nonnogiggi, Bisnonna Maria, prozia Renuccia e, sì, persino il gatto di casa) a togliersi le scarpe. Doveva assolutamente scoprire da dove arrivavano questi piedi piatti!!
Beh, a una attenta analisi nessuno dei presenti risultò colpevole: così il placido Nonnogiggi chiese alla Nonnacalabrese di togliersi anche lei le scarpe... La scoperta naturalmente è scontata, ad avere i piedi piatti era proprio lei!!

Oggi, per fortuna, ha rassicurato la dottoressa, raramente si prendono provvedimenti così drastici, a meno che il problema non sia grave, almeno il piccolo BUH, si risparmierà le torture a cui fui sottoposta io da piccola...

E comunque durante la visita BUH è stato così bravo che la dottoressa gli ha appiccicato sulla maglietta una medaglia adesivo che recitava: IO SONO STATO BRAVO DAL DOTTORE!
- No, non dal dottoye, dalla dottoyessa - ha precisato BUH, che per tutto il giorno si è gongolato e ha mostrato a tutti il suo piccolo trofeo.

mercoledì 10 giugno 2009

Prove generali da fratello maggiore

Quando BUH aveva solo pochi mesi, Mr T mi regalò un divertente libricino della Giunti Demetra che con un centinaio di vignette e battute affronta i temi tipici dei primi mesi con il bebé.


Qualche giorno fa l'ho rimesso sul comodino per darci un'occhiata ogni tanto, ed evitare che mi assalga lo sconforto da: non sopravviverò all'arrivo di BabyW!! Poi BUH lo ha visto e, incuriosito dalle illustrazioni, la scorsa domenica ha chiesto che lo guardassimo insieme.

In molte di queste vignette sono ritratti bebé che piangono a più non posso, così ho cercato di spiegare a BUH che spesso i bambini molto piccoli piangono forte e che anche a lui è capitato quando era appena nato.
"No a me no mamma" ha ribattuto lui, ma io gli ho spiegato (sì, ogni scusa è buona per prepararlo all'arrivo di BabyW) che i bimbi piccoli che escono dalla pancia della mamma a volte hanno paura, perché si trovano in un mondo per loro sconosciuto, ed è questo uno dei motivi per cui strillano tanto forte. Gli ho anche spiegato che probabilmente anche alla sorellina capiterà, ma abbracciandola e cullandola potremo aiutarla a rasserenarsi.

In quel momento BUH si è girato verso il mio pancione, lo ha guardato con grande tenerezza, e poi lo ha abbracciato e riempito di baci... Quando vedo questi suoi slanci spontanei verso una sorellina che ancora non conosce sono assalita da un'emozione indescrivibile: sono sicura che sarà un fratellone meraviglioso!!

martedì 9 giugno 2009

BUH! segna il territorio (3)

Devo proprio ricominciare a scrivere, altrimenti questi momenti "andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia...", e dato che non sono un replicante meglio fermarli subito, giusto?

Dicevo? Si BUH continua a segnare il territorio, è sempre più possessivo con mamma Murasaki, ma allo stesso tempo è impaziente di conoscere la sua sorellina Baby W.

E' così impaziente che più di una volta l'ha sognata di notte e al mattino, stupito di trovarmi ancora col pancione, ha esclamato: Mamma, è velo che l'alta volta mi hai fatto vedeye bebivu, che beveva il latte dalla tua pancia?"

Murasaki: ...
BUH: Mamma è velo che l'alta volta mi hai fatto vedeye bebivu?
Murasaki: Davvero amore? Ma quandoti ho fatto vedere BabyW?
BUH: l'alta volta, mamma!!
Murasaki: E com'era la sorellina era bella?
BUH: Si ela bella, aveva i capelli gialli e gossissimi [si mamma era bella, con i capelli biondi e grossissimi > quest'ultimo termine accompagnato da un eloquente gesto della mano che indicava una capigliatura riccia e cotonata stile anni Settanta].
Murasaki: Beh almeno lei avrà preso i capelli della mamma...

.....

Qualche giorno dopo è tornato all'attacco con il papà.
BUH: Papà è velo che l'alta volta bebivu ela uscita dalla pancia della mamma?
Mr T: ...
BUH:
Papà ma l'alta volta bebivu ela uscita dalla pancia della mamma, pecché adesso è ancoya nella pancia?

Insomma è talmente preso dall'attesa della sorellina, che vorrebbe fosse già nata, poverino ancora non si rende conto di quello che comporterà per tutti, almeno all'inizio.
Naturalmente noi faremo di tutto perché almeno su di lui la nuova situazione pesi il meno possibile...

lunedì 8 giugno 2009

Murasaki e la latitanza dal blog

Si ci sono e sto discretamente!!
Certo se non conto che sabato ho passato l'intero pomeriggio tra letto e divano con le contrazioni e se non conto che era un po' presto dato che la "scadenza" della pancia è il 9 agosto...

Ma non è per questo che ho latitato dall'universo dei blog, eh si, perché non solo non ho scritto, ma ho trascurato anche i miei blog di papà e mamme abituali.
Qualche settimana fa ho accettato un lavoro extra (che volete fare, c'è crisi e si approfitta di ogni occasione...), così ho passato tutte le sere e i week end, per quasi tre settimane a tradurre, tradurre, tradurre... Insomma nemmeno un piccolo ritaglio di tempo da dedicare al blog e a me stessa: sveglia all'alba, porta il cucciolo al nido o dalla nonna, e poi di corsa al lavoro. E alla sera cena, lettura del libro (che quello è l'unico rito che per BUH è imprescindibile dalla mamma...) e alle 22 via con il secondo lavoro!!

Ho consegnato tutto il 3 giugno e poi mi son riposata, fino a sabato almeno, quando tutte quelle contrazioni mi hanno, anzi ci hanno fatto prendere un bello spavento, anche perché in attesa di BUH non era mai capitato così presto... per meglio dire non era mai capitato fino all'inizio del travaglio!!

Ora comunque tutto sta tornando alla normalità e anch'io sono tornata!!

lunedì 18 maggio 2009

Murasaki e il 18 maggio 2003

Murasaki e Mr T intorno alle 20.00 si incontravano per la prima volta a Milano.

Murasaki e Mr T si erano conosciuti una decina di giorni prima nella chat di una nota community; avevano passato ore e ore e ore al telefono, perché Murasaki soffriva di insonnia.
Sì, Murasaki soffriva di insonnia perché era un periodo di grandi cambiamenti e di passaggio, ma le chiacchierate serali con Mr T la facevano sentire così bene che se ne andava a letto e dormiva serenamente fino al mattino seguente.

Anche a Mr T dovevano garbare quelle chiacchierate, dato che non esitò oltre e la invitò a cena. Fu un bel rischio dato che scelse la cucina giapponese pur non avendola mai assaggiata, e la scelse perché sapeva che sarebbe stato l'ideale per conquistare un'aspirante dama di corte giapponese.

Si incontrarono e fu come se si conoscessero da sempre e - dopo anni di peregrinazioni e peripezie - da quella sera Murasaki si sentì per la prima volta davvero a casa...

Per questo da allora ogni volta che ascolto questa canzone non posso fare a meno di pensare al mio Mr T, perché è esattamente così che mi sono sentita da quella sera...




YOU'RE MY HOME (Billy Joel)

When you look into my eyes
and you see the crazy gipsy in my soul
it always comes as a surprise
when I feel my withered roots begin to grow.

Well I never had a place
that I could call my very own
but that's all right my love
cuz you're my home.

When you touch my weary head
and you tell me everything will be all right.
You say use my body for your bed
and my love will keep you warm throughout the night.

Well I'll never be a stranger
and I'll never be alone
wherever we're together
that's my home.

[...]

sabato 16 maggio 2009

Non hai notato niente?

Murasaki è da poco entrata in casa; poco dopo arriva Mr T.

- Ciao amore!
- Ciao!
- Amore... ma non hai notato niente?!
-[ecco ci risiamo... cosa avrà fatto, capelli?! no mi sembrano i soliti... vestiti?! no...umpf umpf... e adesso che dico?!] ...
- Ma davvero non hai notato niente?!
- [...]

Mr T prende per mano Murasaki e la porta in bagno: e adesso? Si chiede Murasaki...
Mr T: e allora?
Murasaki: ... (sentendosi sempre più in colpa)

Mr T preme un pulsante e come per incanto si accendono le luci sullo specchio... Eh si finalmente dopo mesi e mesi di richieste Mr T ha finalmente montato le nuove lampade sullo specchio in bagno ... e per fortuna avevo una buona scusa per non averlo notato, non ero ancora entrata in bagno da quando ero tornata a casa... fiùuuu... per questa volta l'ho scampata.
Ma giusto per continuare a farmi sentire quel tantino in colpa, qualche minuto dopo è entrato in bagno BUH, e non appena ha visto le lampadine accese ha esclamato: Ma che belleee le avete messe nuove?

Eh si in questa famiglia sono io quella distratta, quella che non si accorge di un nuovo taglio di capelli, di una camicia nuova, etc etc... E poi si dice tanto degli uomini, ma ammettiamolo che a volte siamo distratte anche noi...

giovedì 7 maggio 2009

BUH! Segna il territorio (2)

La pancia cresce e il piccolo BUH! inizia a sentire sempre più incombente la presenza della futura solellina.
Da una parte è entusiasta, gli piace il nome scelto e continua a dire - io lo pefeisco pecché Baby W è piopio una mia amica!!

Dall'altra inizia a mostrare alcuni lievi sintomi di gelosia.

Domenica scorsa:
BUH si è svegliato dal riposino pomeridiano e sta bevendo un succo di frutta.
Murasaki è sul divano che si osserva e accarezza la pancia che sobbalza per i movimenti di Baby W.
BUH se ne accorge e all'improvviso esclama: mamma mi fa male il pancino!
Murasaki: vuoi un massaggino?
BUH!: si...
Mr T (che è seduto proprio vicino a BUH): te lo fa papà il massaggino?
BUH!: no, la mamma!

Così BUH si è spalmato sul pancione e si è preso massaggini sulla pancia e tante coccole ...

Questa sera:
Tornata dal lavoro Murasaki è accolta festosamente dal piccolo BUH! che le salta al collo abbracciandola e riempiendola di baci.
Murasaki: BUH! mi vuoi bene?
BUH: si mamma, smuack smuack smuack.
Murasaki: anch'io ti voglio tanto bene...
Mr T: ti voglio bene anch'io BUH!
BUH!: no tu no!! Tu hai la solellina. Io uso (?) la mamma e tu puoi pendeye la solellina!!

...

Insomma il piccolo BUH! ha già definito i ruoli di papà e mamma in previsione dell'arrivo di Baby W. Siamo a posto!!

lunedì 4 maggio 2009

Murasaki e la madre logorroica

E' una qualunque mattina di un giorno di festa e la famiglia Murasaki (con nonni M e C al seguito) si accomoda ai tavolini del baretto preferito per gustarsi un caffè...
Lei è lì, seduta al tavolino accanto con la figlioletta treenne che da sola si scofana un cornetto alla crema. Sembra innocua, ma sta cercando un pretesto, il più piccolo spiraglio per attaccar discorso.

Fossero stati solo Murasaki e Mr T l'avrebbero ignorata, ma i nonni sono un bersaglio facile, troppo per lei.

Lei è il tipico esempio di madre logorroica, chi può dire di non averne mai incontrata una? Al parco, in fila al supermercato: è sempre in agguato in luoghi, dove almeno per un po' le sue vittime non hanno via di scampo.

E appena intravede quello spiraglio inizia a parlare e racconta nei minimi dettagli tutto quanto riguarda sua figlia (perché solo così anche lei esiste).

La madre logorroica che ci ha letteralmente assaliti l'altro giorno lavora come assistente in uno studio pediatrico, denigra in ogni modo la nostra pediatra di base, che è anche la sua, dicendo che è uno di quei medici che vanno bene se i bambini stanno bene, eh ma se c'è un problema!!
Premetto che noi qualche problemuccio lo abbiamo avuto e che da parte sua c'è stata la massima disponibilità.
A parte questo lei, che è segretaria di uno studio pediatrico, sa bene come curarsi di sua figlia. Certo, peccato che la piccola treenne sia appena guarita da un'infezione alle vie urinarie che a quanto pare è stata causata da un eccesso di cioccolato, eh si perché a Natale ha scoperto il cioccolato... Bene, su certe cose sarò anche un po' bacchettona e criticona, ma non ho potuto fare a meno di domandarmi: potrà anche averlo scoperto, ma poi sua madre quanto gliene avrà fatto mangiare?!

Anche BUH a Pasqua ha scoperto il cioccolato: ha mangiato in tutto 3 mini ovetti in montagna e qualche pezzettino dell'uovo grande... che abbiamo poi fatto abilmente sparire tornati a casa ... domenica eravamo al bar e con il caffè ci hanno portato dei cioccolatini. Non abbiamo fatto a tempo a farli sparire tutti, m gliene abbiamo concesso solo una metà, l'altra l'abbiamo conservata per un dopo indefinito e lui non l'ha più chiesta.

Si, si certo! Commenta la Madre Logorroica: ma vostro figlio è proprio un "cicciobello" dove lo metti sta, è perché è un maschio, ma vedrete quando arriverà la sorellina, lo metterà in riga e farà correre anche voi, le femmine non si tengono a casa mia ormai i giochi sono dappertutto, in sala cucina, cameretta...

Ah si giusto, dimenticavo: con BUH siamo stati proprio fortunati, perché, come ha già detto qualcuna, se tuo figlio si comporta come fa BUH nella maggior parte dei casi, non è certo merito tuo di madre (o di padre): è che sei stata fortunata.

Non è certo perché con tutta la pazienza di cui la natura ti ha dotata sei rimasta impermeabile ai suoi capricci.
Non è certo perché sei rimasta imperturbabile anche le volte che si è gettato urlando sul marciapiedi o sul pavimento come in una vera sceneggiata napoletana.
Non è certo perché quando piange per i capricci più assurdi, non lo assecondi e vai avanti e indietro dalla cucina (mentre lui si dimena sul pavimento) a chiedergli se è pronto a parlare o a scusarsi, finché non è lui a chiamarti e a dirti: mamma voyyei chiedele scusa / mamma sono ponto pey metteye il pigiama.

No è vero, tutto questo non serve proprio a nulla e mi chiedo perché lo faccio? Perché mi impegno tanto perché mio figlio impari quali sono i limiti oltre cui non si può andare e perché impari chiedere le cose senza pretendere, urlare o piangere..? Perché, dato che secondo certa gente lui sarebbe comunque un "cicciobello" perfetto?

E' che nonostante tutto non posso fare a meno di pensare che BUH è un treenne che sta imparando la vita e che io e Mr T siamo qui per accompagnarlo e guidarlo in questo difficile compito... Per questo continueremo ad avere pazienza, ad essere impermeabili ai suoi capricci e a non reagire urlando, ma ad aspettare che si sia sfogato e che sia pronto a parlare con calma di quello che vuole e che sia pronto a scendere a compromessi quando non può ottenere, o non può ottenere subito, ciò che vuole.

lunedì 27 aprile 2009

Una festa lunga una settimana

Quest'anno BUH è stato molto fortunato.
A tre anni ha avuto 3, dico 3, feste di compleanno.

La prima il giorno del suo compleanno: una torta e una sorpresina al volo prima che la mamma partisse per Amsterdam.

La seconda al ritorno da Amsterdam: insieme alle "zie" con cui mamma aveva fatto il viaggio, il marito di una di loro e il loro piccolo che è un grande amico di BUH.

La terza (e ultima sia chiaro!) ieri: questa è stata la vera festa di compleanno che, tra gli invitati, contava la sua amica del cuore G.
BUH e io abbiamo passato due giorni a studiare e preparare una torta "mostruosa", con tanto di piccoli mostri al seguito:
Oltre alla preparazione dell'impasto, il piccolo BUH si è prodigato a spalmare la panna colorata, ma soprattutto a distribuire le codette di zucchero e la liquirizia, con cui abbiamo fatto occhi, lingue e spuntoni vari.

Non so da dove mi sia arrivata l'ispirazione per una torta così, forse da quel caffè ad Amsterdam, purtroppo non ricordo il nome, che fa da vetrina alle creazioni coloratissime e ultra-kitsch di un laboratorio di pasticceria che produce torte per ogni occasione!!
Torte di qualsiasi colore ci si possa immaginare, anche viola con le piume di pavone, arancione o rosa shocking.
In quel caffé è stato soprattutto divertente osservare i bambini che si accingevano a scegliere la loro fetta di torta: una bambina ha impiegato mezz'ora a scegliere tra una torta arancione e una verde prato con i fiorellini. La sua sorellina di circa tre anni invece è rimasta davvero delusa quando, passando un dito sul modello di torta sul loro tavolo, ha scoperto che non era commestibile.

E devo dire che proprio in quel caffé ho gustato una torta di mele davvero squisita. Buona come non ne mangiavo da tempo...

Comunque, decorazione a parte, voglio condividere con voi la ricetta della ciambella che ho usato come base per il serpentone: le dosi vanno bene per uno stampo da ciambella da 20-24 cm, oppure due stampi da 12-14cm.

Ingredienti:
3 uova
200 gr farina
200gr zucchero
300 gr ricotta
1 bustina di lievito
buccia grattugiata di un'arancia

Preparazione:
Amalgamate i tre tuorli e lo zucchero, aggiungete la ricotta e poi a poco a poco la farina setacciata insieme al lievito. Aggiungete la buccia grattuggiata dell'arancia e alla fine incorporate gli albumi montati a neve ben ferma.

Versate l'impasto nella tortiera imburrata e infarinata e fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.

La torta rimane soffice anche per tre/quattro giorni.

domenica 19 aprile 2009

TRE anni TRE




Caro BUH che venerdì hai compiuto tre anni, proprio TRE!

Tu che ormai ti addormenti da solo nel tuo lettino, anche se qualche volta ancora sgattaioli nel lettone se ti svegli di notte.
Tu che nei giorni di festa ti vesti come un ometto e indossi camicia e cravatta: perché la nonna ha fatto "piopio bene a comprarmi questa camicia elegante!!"
Tu che nel week-end ti svegli all'alba per preparare i pancake con lo sciroppo d'acero.
Tu che mi abbracci e mi riempi di baci ogni sera, facendomi dimenticare la stanchezza della giornata.
Tu che sei stato bravissimo in questi quasi due giorni col papà e al telefono mi hai solo chiesto: "Mamma, dove stai andando? Quando tonni potti lo zio Ali, la zia Effe, la zia E e il mio amico Lollix? E poi mangiamo la torta e ci sono tanti legali?"

Sono passati tre anni eppure quando arriva il 17 aprile non posso fare a meno di ricordare il giorno della tua nascita, soprattutto ora che sta per arrivare la tua sorellina Baby W.

Era il pomeriggio del 13 aprile, mi si ruppero le acque e andammo in ospedale: avevo qualche leggera contrazione e l'ostetrica aveva rilevato una dilatazione di 2cm.
“Sicuramente non stanotte – ci disse – ma per domani pomeriggio il vostro piccolo dovrebbe arrivare”.
Mr T mi accompagnò in camera e se ne tornò a casa eccitato all'idea che il giorno dopo avremmo conosciuto il nostro bambino.
Al risveglio però non avevo più nemmeno una lievissima contrazione e così fu fino alla domenica sera, quando ne sentii tre o quattro, ma del tutto irrilevanti. Continuavo soltanto a perdere liquidi, ma dato che la rottura era laterale il liquido faceva in tempo a riformarsi, quindi nulla di fatto.

All'alba del lunedì fui svegliata da una contrazione un po' più forte e subito pensai: FINALMENTE CI SIAMO!!!
Le contrazioni arrivavano ogni 15-20 minuti e durante il monitoraggio delle 8.00 l'ostetrica mi aveva detto di non farci caso, perciò mi ero già preparata ad aspettare fino alla sera o alla notte seguente per abbracciarti, ma...

Intorno alle 11.30 le contrazioni arrivavano ogni 5minuti e alle 12.00 andammo in sala travaglio a fare un monitoraggio.
Tadàaa!! Niente da fare, là le contrazioni tornavano ogni 10minuti, perciò alle 13.15 circa l'ostetrica mi disse: "Signora lei non è in travaglio (?), manca ancora del tempo. Vada in camera e si faccia una doccia calda, vedrà che la situazione si calma e potrà aspettare tranquillamente il vero travaglio!!”.
Nella doccia quasi non mi reggevo in piedi per il dolore delle contrazioni, ma fiduciosa, non mi preoccupavo di nulla, mancava ancora tanto!!
Invece alle 13.40 le contrazioni arrivavano ogni 2 minuti, e dopo cinque o sei di queste contrazioni dissi a Mr T: "Su fai qualcosa io devo spingere!!".
Ci portarono di corsa in sala travaglio con la sedia a rotelle.
I dolori erano diventati forti ma sopportabili, così convinta dalla precedente ostetrica che mancasse ancora del tempo dissi subito che desideravo l'epidurale. L'ostetrica si limitò a sorridermi rassicurante e poi mi disse: “Signora lei è dilatata di 9 cm, non sente il bisogno di spingere?”
“Beh, in effetti si...”
“Allora alla prossima contrazione se vuole spinga pure ormai ci siamo”
Dopo le prime due-tre spinte spuntò il primo ciuffo di capelli e... con tre spinte tre uscirono la testa, le spalle e poi tutto il resto!!
Eri tutto rosso e con la faccia schiacciata, ma riuscii soltanto a dire: Come sei bello!!

Di quel giorno sono due le cose che ci sono rimaste più impresse una per ciascuno.

Io ho ancora vivida in mente la voce dell'ostetrica che mi chiede se voglio toccare i tuoi capelli appena spuntati: in quel momento ho pensato che fosse fuori di testa e che avevo ben altro a cui pensare, ma mi limitai a risponderle con il massimo della moderazione che mi consentiva il momento: "NO GRAZIE".

Tuo padre invece quando ricorda il parto non fa altro che ripetere: E pensate che quando l'ostetrica mi ha chiesto se volessi tagliare il cordone, Murasaki mi ha detto (fresca come una rosa) - dai passami la videocamera che ti riprendo!!

giovedì 16 aprile 2009

Domani BUH compie tre anni, e per festeggiare...

Domani il nostro BUH compie tre anni... e per festeggiare adeguatamente ho deciso di prendermi una vacanza!! L'ultimo assaggio di libertà che potrò godermi prima di ritrovarmi di nuovo semi-blindata per almeno un annetto.

Domani pomeriggio lascio il piccolo BUH e Mr T e parto per Amsterdam con E ed F due delle mie coinquiline dei tempi dell'università!!

Questo viaggio lo stavamo progettando da mesi e a causa della mia gravidanza abbiamo dovuto anticipare... all'inizio ero titubante sarebbe stata la prima volta in cui avrei lasciato BUH per due notti consecutive, ma alla fine mi sono lasciata convincere... andiamo a trovare Perfy un'altra amica dell'università che vive in Olanda ormai da quasi 10 anni: non vedo l'ora!!

Tutto è programmato: aereo domani pomeriggio, passeggiate per Amsterdam e cena fuori sabato e domenica saremo di ritorno per pranzo.

Verranno a prenderci il marito di F e il loro nano (grande amico di BUH) e poi tutti insieme a casa nostra per festeggiare il compleanno di BUH.

Devo dire che finora non mi ero sentita in colpa (nonostante gli sforzi dei colleghi che mi davano della madre snaturata) ma ovviamente BUH ieri si è ammalato e ha la febbre che va su e giù e un gran raffreddore e ora qualche dubbio me lo pongo: Farò bene? Farò male?

Per lo meno dopo le due settimane di full immersion dello scorso marzo, so che posso affidarlo con tranquillità a Mr T e che se la caveranno benissimo anche senza di me!!

...almeno spero...

mercoledì 8 aprile 2009

Lettino o lettone?

E' notte fonda, casa Murasaki è immersa nel sonno, quando a un tratto: AAAAAHHH!!
Un urlo si leva nella notte Mr T e io non facciamo in tempo a renderci conto di cosa stia accadendo che già si sente il rapido avvicinarsi dei passettini di BUH. Il piccolo piange disperato e inizia ad arrampicarsi sul letto, ma quando sente la voce di Mr T che cerca di rassicurarlo grida: NOOO BUTTO PAPA'!! MI HA MESSO IL FUOCO!! (indicandosi l'occhio).

Questo avveniva una notte dello scorso dicembre in cui (incautamente direi), per consolare il piccolo BUH dal suo primo vero e vivido incubo, decidemmo di tenerlo a dormire con noi nel lettone.

Da allora, sempre più frequentemente, fino ad arrivare a tutte le sante notti, BUH ha deciso di alzarsi a un orario variabile tra le 2 e le 5 e venire a dormire nel lettone.
Finché la pancia lo ha permesso ho cercato di riportarlo nel lettino quando possibile, ma poi non ce l'ho più fatta.
Eh si avete letto bene, perché la questione "BUH nel lettone" sembra passare inosservata per Mr T, che spesso si accorge di avere un terzo incomodo nel letto solo verso le 5.30/6.00. Quando ormai non ha più senso riportarlo nella sua cameretta.

Insomma le ho provate tutte anche i tentativi di ipnosi prima di metterlo a nanna: BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone - BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone - BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone - BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone.

La prima volta ha funzionato, quando poi si è reso conto che lo rimettevo a dormire nel lettino, non si è più fatto abbindolare!!

Una decina di giorni fa, finalmente, la sorpresa: per una notte intera ha dormito da solo nel suo lettino. Abbiamo pensato a un'eccezione, poi due giorni dopo la cosa si è ripetuta e dopo un giorno di nuovo.
A quel punto ho tentato una nuova tattica. Ogni volta che dorme per tutta la notte nel lettino gli faccio un sacco di complimenti e negli ultimi 5 giorni ha dormito per ben 3 notti nel lettino. Non solo. Quando si sveglia nel lettino corre da noi esultante autoincensandosi: Mammaaaa sono stato bavissimo! Ho dommito da solo nel lettino!!

Insomma di strada da fare ancora ce n'è, ma stiamo migliorando. Certo, lui quando può cerca con ogni scusa di convincermi addirittura a farlo addormentare nel lettone. L'ultimo esempio l'altro ieri sera:
- Mamma quando la tua pancia diventa gossa gossa e non puoi sederti nel lettino... alloa andiamo a fare la nanna nel lettone che è più grande?

lunedì 6 aprile 2009

BUH aveva ragione...

Avevo il sospetto che BUH e Baby W avessero stabilito una sorta di comunicazione telepatica, ma non volevo crederci.

Da quando ha avuto il solo sospetto che nella pancia di miamamma ci fosse qualcuno in arrivo, BUH non è stato sfiorato dal minimo dubbio: quel qualcuno era una solellina!!

All'inizio mi pareva bizzarro, ma lui ne era proprio convinto, a dire la verità anch'io sospettavo che questa volta sarebbe stata una femmina, ma sopprimevo il mio istinto presa com'ero dal desiderio che arrivasse un altro maschietto: perfetto compagno di giochi per il nostro bambino...

Intanto tutte le persone che mi capitavano a tiro di pancia si esibivano in mille previsioni, basate sulle più note tradizioni popolari:
- hai la pressione bassa? E' femmina!
- La forma della pancia è a punta? E' Maschio!
- Ma noo non vedi che è proprio tonda? E' sicuramente femmina!
- Ma come non hai fatto la prova del tappo, dell'anello, della sedia etc etc etc?

Per fortuna qualcuno ha inventato le ecografie, così qualche giorno fa abbiamo fugato ogni dubbio e ormai gli unici commenti che sento sono i seguenti:

Il primo è un maschio? Allora meglio che sia una femmina, sai le femmine ti restano vicine, i maschi se ne vanno... (si dillo a mia madre, tre figlie e tutte a centinaia di km di distanza) ... e poi è perfetto così fai la coppia no?
Mi chiedo come mai risulti incredibile ai più che io avrei preferito un altro maschio, ma questa è un'altra storia e sto andando fuori tema.

Ebbene si: Baby W è una bambina, la ginecologa ci ha mostrato con certezza (a detta sua, ma diciamo che ci fidiamo) che si tratta di una bambina.

E qui torniamo al punto iniziale: da cosa nasceva la certezza di BUH? Era talmente convinto che si trattasse di una solellina, che quando abbiamo cercato di spiegargli che avrebbe potuto anche essere un fratellino lui ha spiegato così l'eventualità: va bene, ma dalla mamma c'è una solellina, il fatellino è dal papà!!

Insomma nella pancia di mamma poteva esserci soltanto una sorellina, una sorellina che, non appena sente piangere o strillare il suo fratellone, subito si mette a scalciare in segno di protesta.

A questo punto mi chiedo: se il sodalizio tra fratello e sorella inizia già da ora, cosa dobbiamo aspettarci per quando saranno abbastanza grandi da mettersi a fare comunella tra di loro?

domenica 5 aprile 2009

Mamma, facciamo i pancake?

E' domenica (ma potrebbe essere sabato), sono circa le 7.00 del mattino e casa Murasaki è ancora immersa nel silenzio, quando all'improvviso si sentono dei passettini leggeri che si fermano in prossimità del nostro letto. Naturalmente è BUH che chiede con voce piena d'entusiasmo: MAMMA FACCIAMO I PANCAKE?

Il sabato e la domenica, quando abbiamo tempo e siamo più rilassati BUH e io ci dilettiamo a preparare una colazione a base di pancake. Certo che ora, con la pancia sempre più grossa, sono più affaticata, ma se me la sento mi alzo subito insieme a lui e iniziamo la preparazione.

BUH mescola con la frusta a mano 1 tuorlo d'uovo insieme a 1-2 cucchiai di zucchero di canna.
L'albume lo mettiamo in una tazza capiente e, un po' per uno, lo montiamo a neve con il frullino a manovella (BUH si diverte un mondo) e lo mettiamo da parte.
Nel frattempo io inizio a versare con il cucchiaio 70gr di farina nel composto uovo/zucchero e, mentre BUH continua a mescolare con la frusta, verso dal misurino anche 100 ml di latte.
Alla fine, BUH mi passa la frusta e mentre io mescolo, lui versa col cucchiaio l'albume montato a neve.

Quando l'impasto è pronto, io scaldo la padella antiaderente e inizio a cuocere i pancake e preparo il té.

A questo punto BUH sa che è l'ora di svegliare con dolcezza il papà così prende la rincorsa e si lancia a volo d'angelo su Mr T ancora semi addormentato gridando felice: PAPA' ABBIAMO FATTO I PANCAKE!!

Queste dosi sono per circa 7 pancake(ne prepariamo pochi perché Mr T non apprezza molto). BUH li adora, forse perché "li prepara lui"...

sabato 28 marzo 2009

Viaggi in treno e zii abruzzesi

immagine dal web
Quasi ogni giorno mi vengono in mente spunti per i post da scrivere sul blog. Li elenco diligentemente nelle ultime pagine dell'agenda, riproponendomi di svilupparli la sera stessa, ma... si sa (almeno credo sia così anche per le altre mamme) la seconda gravidanza stanca di più, perché non siamo noi a decidere quando riposare, ma i nostri primogeniti.
Di conseguenza mi addormento spesso prima delle 22.00 e tutti gli spunti elencati diligentemente sull'agenda rimangono lì come le ottime liste di libri da leggere che stilava Emma Woodhouse (senza tuttavia mai leggerne uno...).

Ora però si ricomincia, finché non la vince di nuovo la stanchezza... Ritorniamo indietro di una settimana.

"Mamma, quando sayò gande penderò il teno per andare al lavoro. Tu peyò mi tieni la mano perché sennò cado!!"

BUH negli ultimi tempi ha riscoperto la passione per i treni. La famiglia Murasaki vive in una "ridente" cittadina dell'hinterland milanese, a circa 25 minuti di treno dal capoluogo. La casa di nonna C e del nonno M è molto vicina alla stazione dei treni e quasi ogni pomeriggio, BUH obbliga la nonna a passare almeno una mezz'ora vicino ai binari per vedere i treni che passano.

Abbiamo, dunque, approfittato della presenza degli zii abruzzesi a Milano, per prendere il treno tutti insieme.
BUH era eccitatissimo, una volta salito sul treno continuava a guardare fuori, poi all'interno della carrozza, poi fuori di nuovo. E quando incrociava lo sguardo di un altro passeggero, subito salutava... si proprio lui che di solito, per salutare i vicini in ascensore aspetta che si siano chiuse le porte alle loro spalle...

Arrivati sul luogo dell'appuntamento, per circa cinque minuti ha fatto il timido (del resto vede zii e cugine al massimo 3-4 volte l'anno) e poi si è lasciato spupazzare e ha giocato allegramente con tutti.
Abbiamo fatto colazione al bar e tutti si sono complimentati per quanto sia educato e compito BUH.

... ci sarà qualcosa che gli scatta dentro quando siamo in presenza d'altri, se solo capissi che cos'è...

Abbiamo persino fatto un viaggio in metropolitana tanto che BUH non voleva più saperne di andar fuori a passeggiare, continuava a chiedere: Mamma, quando torniamo sul treno?

Alla fine della mattinata abbiamo dovuto salutare gli zii e le cugine che erano impegnati con altri parenti e dopo un boccone veloce al Ciao, ci siamo avviati verso la stazione.

Peccato solo che BUH si sia perso il viaggio di ritorno. Con tutta l'eccitazione della mattina e le gran camminate per le vie di Milano era esausto, e si è addormentato ancor prima di metter piede sul treno.

RISULTATO: per tutta la settimana ha frignato dicendo che non voleva andare all'asilo. Diceva di voler venire al lavoro con me, non certo per attaccamento alla mamma, quanto perché la mamma al lavoro ci va in treno!

venerdì 20 marzo 2009

Sai mantenere un segreto?

Una volta ero una donna organizzata, se c'era da preparare un regalo, organizzare una sorpresa per qualsiasi ricorrenza pianificavo tutto per tempo.

Poi è arrivato BUH! Ma soprattutto BUH è oramai quasi un treenne ed è giusto coinvolgerlo nell'organizzazione delle sorprese, come la festa del papà di ieri. Questo impedisce di pianificare e organizzare per tempo, perché lui non concepisce preparare un regalo o una sorpresa oggi per rivelarla al festeggiato domani, eh no, va fatto tutto subito...

Ieri, uscita dall'ufficio ho comprato un mini vassoio di pasticcini, l'ho fatto incartare con carta rossa e fiocco e, arrivata a casa, mi sono fatta aiutare da BUH a sistemarlo in frigorifero all'insaputa di Mr T.

Purtroppo BUH non è ancora avvezzo all'arte di mantenere i segreti. Così, mentre preparavo il cartoncino per fare un bel disegno per il babbo, il piccolo traditore si avvicinava di soppiatto a Mr T e gli sussurrava con con aria ammiccante: Papi T... ti faccio vedere un yegalone?
Mr T ha fatto finta di nulla e ha ribattutto che preferiva aspettare che fosse mamma a decidere quando prendere il regalone...

Insomma subito dopo BUH ha fatto un bel disegno su un cartoncino: da una parte un papà sorridente con tanto di barba, dall'altra il suo bambino (anche lui con un po' di barba...).
Quando ha dato il biglietto a Mr T gli ha cantato "tanti auguri a te", perché ancora non concepisce feste diverse dal compleanno, e subito dopo ha fatto altri tre o quattro disegni che ha consegnato felice al babbo dicendogli ogni volta TANTI AUGUYI PAPA'!!

Conclusione: dovrà passare ancora un po' di tempo prima che si possa tornare a pianificare, soprattutto ora che è in arrivo anche Baby W!!

mercoledì 18 marzo 2009

Biscotti e pasta modellabile

Nelle ultime settimane in BUH è cresciuta la passione per la pasta modellabile. Soprattutto da quando la zia E. gli ha regalato un secchiello da un kg di play-doh con tanto di formine che riproducono "de moder" - "de fader" - "de boy en de ghel".
BUH adora giocarci e poi ogni tanto prepara delle torte di pasta modellabile, che però: "mi raccomando mamma, si mangia pey finta"!!

Sabato invece della pasta modellabile abbiamo impastato i biscotti, attività che come sempre ha reso BUH euforico: ha infilato orgoglioso il grembiule, ha afferrato il cucchiaio di legno e ha iniziato con impegno a mescolare gli ingredienti.

Arrivato il momento di stendere l'impasto e tagliare i biscotti a forma di cuore e stella "pianeta" (sic!), BUH si è fatto pensoso e poi ha esclamato: Mamma è divertente! E' come la pasta modellabile poi peyò i biscotti si mangiano pey davvelo non pey finta!!

martedì 17 marzo 2009

Il decalogo del papà a tempo pieno (2)

E' passata una settimana abbondante da quando ho scritto questo post. Ho ammesso di essere gelosa del tempo che avrebbero trascorso insieme Mr T e BUH, ma pian piano mi sono abituata all'idea.

Tranne la prima sera, in cui la cena del piccolo è iniziata un po' tardi, con conseguente nervosismo di BUH, tutto è filato abbastanza liscio. E devo dire che anche questa prima settimana di simil-primavera ha aiutato il nostro eroe a cavarsela bene.
Mr T si è egregiamente destreggiato tra:
  • impegni e gestione della casa al mattino;
  • Strategie di addormentamento pargolo per il riposino post-nido;
  • Attività ludiche in casa e uscite al parco giochi;
  • Preparazione della cena sia per BUH sia per noi.
Mr T se l'è cavata così bene che la mammaapprensivaisterica si è messa da parte e ieri Murasaki si è persino dimenticata di scrivere il menù per la cena.
Di conseguenza come ipotizzato da Mammamsterdam, il papà ci ha piacevolmente stupiti, con ottimi fusilli ai broccoli per BUH e con un delizioso risotto alla zucca per noi (ha trovato la zucca rovistando nel frigo e poi ha cercato la ricetta su google: il nostro ometto ha delle risorse inaspettate!!).

E poi diciamoci la verità, perché dovrei essere gelosa? Dopo un'intero pomeriggio passato con il papà, BUH mi si appiccica come una cozza sullo scoglio, e Mr T non vuole più nemmeno vederlo dipinto per il resto della serata, come dire: LA SUA PREFERITA SONO SEMPRE IO!!
:-)

giovedì 12 marzo 2009

BUH, ovvero l'elogio della lentezza

BUH non ama correre, o meglio, ama correre ma quando lo sceglie lui per gioco.
"MAMMA DAI COYYAMO!!", esclama. Poi si mette in posizione di partenza - una gamba davanti e l'altra dietro - e conta 1,2,3 viaaaa e si corre e si ride tutti insieme, che sia in cortile, al parco o lungo il marciapiedi.

BUH non ama correre, tanto che a Natale ha aperto i doni con calma, osservandoli e provandoli per bene, prima di passare al pacchetto successivo.

BUH non ama correre come concetto, le cose fatte di fretta non gli garbano, e io stessa non posso dargli tutti i torti, dato che al mattino mi sveglio quasi mezz'ora prima per poter FARE colazione invece di ingurgitare in due minuti un caffè e due biscotti come fanno tanti miei colleghi.

BUH non ama correre, e non posso dargli tutti i torti, tuttavia quando impiega 45 minuti per mangiare un piatto di pasta, ammetto che fatico a "lasciar correre", per fortuna però sono dotata di grande pazienza.

BUH non ama correre, ma quando si ingegna a trovare mille stratagemmi per ritardare il momento della nanna, un po' la pazienza la perdo, così mentre lui strilla, me ne vado in un'altra stanza e gli chiedo di richiamarmi quando sarà pronto per infilarsi nel pigiama. Cosa che generalmente avviene non più di 10 secondi dopo!!

Lunedì 9 marzo è stata la 3° giornata mondiale della lentezza. Mi ha fatto pensare a quanto soffra il piccolo BUH, ogni volta che per qualsiasi motivo ci troviamo a doverci preparare più in fretta del solito, soprattutto al mattino. Venerdì scorso è capitato e lui, per non smentirsi, è diventato isterico: ha pianto per infilare la giacca, per uscire, per entrare in auto. Alla fine ha solo tre anni e non gli è ancora facile capire certe dinamiche.
La sua mattina ideale (e ammettiamolo, anche la nostra) è quella in cui si sveglia e poi mi sveglia, esclamando: Mamma, vieni facciamo i pancake!!
Insomma quando è lui a svegliare noi, di sabato e domenica, quando cioè ce la prendiamo tutti davvero comoda, e restiamo in pigiama almeno fino alle 9.00, e poi usciamo per passeggiare e non per correre all'asilo e al lavoro...

lunedì 9 marzo 2009

Il decalogo del papà a tempo pieno (e la mamma invidiosa)

Ogni anno a marzo nonno M e nonna C si prendono due settimane di meritate vacanze.

Mr T e io siamo molto felici che i nonni riescano a staccare la spina almeno per due settimane all'anno, ma per il nostro ménage familiare è un vero e proprio sconvolgimento.
Bisogna allungare il tempo di permanenza di BUH al nido dalle 13 alle 18, uscire prima dal lavoro, preparare pasti in anticipo e quant'altro... senza contare lo sconvolgimento delle abitudini di BUH, che lo scorso anno, pur comportandosi in maniera impeccabile al nido, non faceva altro che piangere disperato non appena metteva piede in casa. Ma questa è un'altra storia, che probabilmente racconterò meglio in un'altra occasione.

Quest'anno il problema organizzazione è stato risolto in partenza, dato che, grazie alla "crisi", Mr T ha momentaneamente tempo libero a disposizione e può dedicare i suoi pomeriggi alla cura di BUH.

Io da brava madre apprensiva e che si fida poco del suo consorte, da settimane pensavo a come organizzare al meglio queste giornate, come ad esempio scrivere una lista di suggerimenti per il papà da appendere al frigorifero.

Fortunatamente poi è prevalso il buonsenso e ho preferito limitarmi ad appendere al frigorifero il menù del giorno, con relativi ingredienti e modalità di preparazione delle pietanze per la cena (l'unica cosa che proprio Mr T non può fare da solo).

Resoconto del giorno 1
Come primo giorno Mr T non se l'è cavata affatto male. Tornati dal nido lui e BUH hanno giocato con happy mais, hanno fatto merenda, fatto il riposino e cenato. BUH era davvero eccitato, tanto che dopo la lettura della buonanotte non voleva dormire e non la smetteva di raccontarmi tutto quel che gli passava per la testolina scapigliata e di farmi scherzetti a non finire.

Insomma quest'anno le vacanze dei nonni hanno rivelato un elemento inaspettato: pensando a tutto il tempo che trascorreranno insieme BUH e Mr T in queste due settimane mi sono scoperta gelosa.
Mr T è sceso dalla "corriera del lavoro" suo malgrado e ora potrà godersi due settimane di pomeriggi pieni di giochi e risate con il piccolo BUH, mentre io darei qualunque cosa per poter essere al suo posto almeno in questo frangente.

(Per questo faccio quel che posso per partecipare e ora è il caso che vada a scrivere il menù per domani sera...)

domenica 1 marzo 2009

Se tu diventi Barbamamma io divento Barbapapà...


Da qualche tempo sospettavo che si stesse avvicinando la fase edipica, ma ora ne ho la certezza...

Un esempio su tutti. L'altro giorno BUH mi ha chiamata e mi ha proposto: Mamma, giochiamo al pincipe e la pincipessa?
Quando Mr T. ha tentato di partecipare, chiedendo: e io chi sono il Re?

La risposta perentoria di BUH è stata: NO papà, tu non venire!!
...

Questa sera prima della nanna abbiamo letto La Famiglia dei Barbapapà, l'episodio in cui Barbapapà viaggia in lungo e in largo per il mondo alla ricerca di una Barbamamma.
Quando finalmente la trova, si innamorano e lui le dona un mazzolino di fiori, che lei utilizza per intrecciare la sua celebre coroncina di fiori.

A questo punto della storia il mio consueto commento è: anche quando papà e mamma si sono incontrati, si sono innamorati e papà ha regalato dei fiori a mamma.

Stasera BUH ha ribattutto: No, io ti ho yegalato i fioi, non papà...

E prima di spegnere la luce mi ha detto: Mamma, quando ti innamoi, io ti yegalo un pianto di fioi. Quando ti innamoi yaccolgo i fioi e te li yegalo... poi se tu diventi Barbamamma, io divento Barbapapà, e ti metti i fioi in testa.

Al che gli ho subito domandato: Ma se io divento Barbamamma e tu diventi Barbapapà, Mr T. chi diventerà?

E lui con nonchalance, e senza un istante di esitazione, ha risposto: Papà diventaaaa, Barbalalla!!

venerdì 27 febbraio 2009

Chi ha paura del cacciatore?

Ogni venerdì BUH può scegliere un libro dalla biblioteca dell'asilo nido e portarlo a casa per leggerlo con mamma e papà durante il fine settimana.
Lo scorso venerdì ha scelto di portare a casa Cappuccetto Rosso.

Ricordando come vivevo io la favola di Lucetta, pensavo che BUH potesse avere paura del Lupo, ma osservando le illustrazioni del libretto devo ammettere che finisce quasi per ispirare simpatia il famelico animale del bosco, nella sua salopette blu.

Senza contare che per lui (dal basso dei suoi 2 anni e 10 mesi) non è perfettamente chiaro il concetto del Lupo che,
in un sol boccone, si mangia nonna e nipotina.
Gli è chiaro invece il concetto di cacciatore che "imbracciato il fucile spara e uccide il (malcapitato) Lupo". Perciò alla fine della storia il suo commento è stato ogni volta: "E' butto il cacciatore, spaya col fucile!".

All'inizio mi era sembrato strano, poi ho riflettutto e mi sono ricordata che:
- due o tre volte, a casa di amici, ci è capitato di vedere Boog & Elliot, dove c'è il cattivo di turno che guarda caso è un cacciatore che "spaya col fucile";
- e poi BUH adora le storie dei Barbapapà... ogni sera sceglie uno dei libri della collezione e lo leggiamo prima della nanna. I Barbapapà sono ecologisti e animalisti e in una delle loro avventure salvano tutta una serie di animali dai cacciatori senza scrupoli che vogliono farne pellicce, scarpe, borse e così via.

Insomma, quasi
senza volerlo stiamo crescendo un bambino ecologista, cosa che naturalmente ci fa davvero piacere.

Purtroppo però, questo episodio ha anche un risvolto negativo.

Dopo aver letto per tre giorni di seguito la favola di Cappuccetto Rosso e del cacciatore che spara al Lupo, il piccolo BUH ha finito per avere gli incubi... Lunedì notte si è svegliato scosso da un pianto inconsolabile. Aveva sognato che "quell'uomo butto ha spayato a Bugendeliot!"

Conclusione: da questo momento in poi la favola di Cappuccetto Rosso sarà bandita da questa casa fino a data da destinarsi.

martedì 24 febbraio 2009

BUH: ricordi estivi

BUH e la video-camera

(agosto 2008, BUH ha 28 mesi)

Siamo al mare e Mr T. prepara la videocamera per una gita. BUH la indica e dice: quetta si chiama macchina-foto!

Mr T: no BUH questa è la video-camera.
BUH: no, quetta si chiama macchina-foto!
Mr T: No BUH, questa si chiama video camera!
BUH: (indicando con la stanza intorno a sè) no papà quetta è la CAMERA!

...poco dopo...

Sono in cucina e sto raccontando l'aneddoto ai nonni. Arrivata al punto in cui recito: no papà, quetta è la camera!!, BUH entra in cucina e mi corregge: no mamma, quetta è la CUCINA!!

venerdì 20 febbraio 2009

BUH! segna il territorio

E' mattina. Murasaki sta vestendo BUH, che la lusinga con reiterati complimenti: "bella mamma! bella mamma! bella mamma!"

Murasaki: Si, e tu sei bello figlio! bello figlio!
BUH: No, io sono butto!!
Murasaki: se tu sei brutto anch'io sono brutta...
BUH: Si, anche papà è butto!
Murasaki: e la sorellina? Anche la sorellina è brutta? (beh finché non abbiamo la certezza che sia maschio o femmina perché discutere?)
BUH: si, anche la solellina è butta! E' allabbiata con la sua mamma...
Murasaki: (ma come ... la sua mamma?!) E chi sarebbe la sua mamma?!
BUH: ... (tergiversa)...
Murasaki: lo sai che io sarò anche la mamma della sorellina, e che papà sarà anche il suo papà, vero?
BUH: NO! Tu sei MIAmamma... e papà è MIOpapà!!

[...]

Per fortuna questa sera mi accarezzava la pancia e abbiamo riparlato della sorellina. Gli ho chiesto: BUH! Come si chiama la mamma della sorellina?
E lui ha risposto: Si chiaamaaa, miamamma!!

Beh, almeno è un inizio.

martedì 17 febbraio 2009

Caro BUH! arriva un fratelllino o una sorellina...

... NO! Mamma, io voglio una SOLELLINA!!

Insomma piccolo BUH! ancora non ci è dato di sapere se arriverà un fratellino o una sorellina, ma spero che per te sia un grande regalo.

Questa sera, prima che ti addormentassi ti ho chiesto: ma quando arriverà dove metteremo il suo lettino, accanto al tuo? E gli/le terrai la manina?
E tu hai risposto: sì, lei mi tiene la manina così io non cado.

Tesoro, hai ragione, un fratello può tenerti la mano quando sei insicuro e hai paura di cadere, può farti ridere o consolarti quando sei triste o arrabbiato. Può semplicemente essere lì per te quando hai bisogno di essere ascoltato.

Certo, all'inizio sarà più compito tuo tenergli/le la mano perché non cada, per insegnargli/le a giocare e a conoscere il mondo insieme a mamma e papà, perché tu sarai il suo fratellone.

- Sì io sono un fatellone eheheh... hai sorriso sornione dicendolo, non è ancora arrivato/a e già ti senti importante nel tuo ruolo di fratello maggiore.

Però... c'è un però, avere un fratello o una sorella può non essere sempre piacevole né semplice, soprattutto crescendo. Mamma e papà, che hanno rispettivamente due e una sorella, ne sanno qualcosa.
Fra 20 o 30 anni, forse ti chiederai, a volte, spesso o anche tutti i giorni, come può davvero essere tuo fratello/sorella, quella persona così diversa da te. Come può essere cresciuta insieme a te, quella persona che non segue i tuoi stessi valori e che, in molti casi, non approvi. Ma tutte le differenze passeranno in secondo piano, perché tra alti e bassi gli/le vorrai comunque bene.
Oppure sarai più fortunato e non sarete così diversi, ed è quello che mi auguro per te e Baby W.

In ogni caso posso confermare quel che ha scritto in questo post la mia amica My; qualunque sarà il rapporto che sarete riusciti a costruire nel tempo tu e Baby W, spero anche con il nostro aiuto: un fratello/sorella è Qualcuno che ti ricorda chi sei e da dove vieni, che tu lo veda tutte le domeniche a pranzo, una volta al mese o una volta all'anno incrociandolo in un bar o all'aeroporto.

Ricordati di questo quando ti capiterà di pensare (almeno una volta nella vita ti succederà) che consapevoli delle difficolta che comporta avremmo potuto evitarti la scocciatura di un fratello/sorella!!

giovedì 12 febbraio 2009

BUH in piscina...


Il nido che frequenta BUH ha un bel programma di acquaticità per la classe dei grandi.
Le pazienti e volenterose educatrici (a turno) portano un gruppetto di 4-5 bambini in piscina.

Ogni gruppetto partecipa a un ciclo di cinque lezioni: un'ottima occasione di crescita per l'autonomia e l'autostima dei nani che riescono a fare qualcosa al di fuori delle mura del nido, ma senza l'aiuto dei genitori.

Questo mese è il turno di BUH: oggi ha partecipato alla terza uscita con la teutonica educatrice Judy e i suoi amichetti.

Quando Murasaki è tornata dal lavoro, BUH ha immediatamente voluto condividere con lei questa nuova ed esaltante esperienza. Tra tutti i particolari di cui avrebbe potuto metterla a parte, che so... ho nuotato con l'istruttore, ho giocato con l'acqua e con gli amichetti, lui ha preferito questo:

-Mamma, oggi sono andato in pissina con Judy... e
ABBIAMO FATTO LA PIPI' NELLA DOCCIA!!!!

In momenti come questi mi chiedo perché desidero tanto che anche Baby W sia maschio.

lunedì 9 febbraio 2009

Il diario di Murasaki

Questo avrebbe dovuto essere il primo post, certo è naturale un post di presentazione per iniziare... ma quello che ho usato mi è sembrato il giusto inizio del nuovo viaggio che la nostra famiglia ha intrapreso per diventare quasi numerosa e rumorosa come la famiglia da cui Murasaki da adolescente desiderava tanto affrancarsi.

Tutto ebbe inizio il 26 agosto 2008, quando al ritorno dalle vacanze riversai su un forum tutte le buffe avventure di BUH in vacanza.
Un'amica blogger (My Solita) mi suggerì:
secondo me qui qualcuno deve aprirsi un blog ...

Sul momento dissi, bella idea quasi quasi lo faccio davvero... ma - da brava dama di corte mancata - tendo a muovermi con lentezza, come se la mia mente indossasse quei pesantissimi strati di stoffe che componevano i kimono antichi ... e poi pensavo che "un blog dovrebbe essere costantemente aggiornato per essere definito tale, e la costanza non è certo tra le mie doti".

Ma ieri sera, data la buona notte a BUH
, mi sono seduta davanti al monitor e mi sono detta: o adesso o mai più!! E così ho cliccato sul pulsante crea blog e ho iniziato a scrivere.

Scrivere per confrontarmi;

Scrivere per aggiornare la famiglia naturale e allargata in giro per il mondo di quel che succede quaggiù nell'hinterland milanese;

Scrivere per non perdermi nemmeno un giorno del cammino della nostra famiglia;

Scrivere per obbligarmi a riconsiderare le nostre giornate con maggior distacco e autoironia.

Scrivere per il semplice gusto di scrivere.



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