martedì 28 settembre 2010

Murasaki e l'inserimento al nido

3 Ottobre 2007

E' il primo giorno di inserimento al nido per BUH e per me. BUH ha quasi 18 mesi e un carattere indipendente, perciò io sono molto, molto tranquilla.
Si aprono le porte del grande ambiente dedicato ai piccoli e BUH entra sicuro, senza nemmeno cercare la mia mano.
Il piccolo individua un camion che gli piace sullo scaffale in fondo alla stanza e si precipita subito a prenderne possesso. Passerà i successivi 45 minuti a esaminare come girano le ruote del camioncino, accuratamente ribaltato per l'occasione*.
Arrivato il momento di salutare l'educatrice e tornare a casa BUH! si mette naturalmente a strepitare perché non vorrebbe lasciare il suo gioco...

27 Settembre 2010

E' il primo giorno di inserimento al nido per Sorellina e per me. Sorellina non ha ancora compiuto 14 mesi, ha un carattere diffidente e - nonostante trascorra la maggioranza delle sue giornate dalla nonna - non ha ancora costruito una sua autonomia rispetto all'entità Mamma.
Sono un po' preoccupata anche se non faccio altro che incoraggiarla raccontandole dei giochi, delle tate e dei bambini che incontrerà.
Si apre la porta, metto Sorellina a terra e le tengo le manine per accompagnarla (ancora non cammina da sola). Avanza veloce, trova un barattolo pieno di macchinine, si siede e inizia a svuotarlo, per poi riempirlo di nuovo... ottimo! Lei adora automobiline e barattoli da riempire.
Mi siedo sul divanetto con le altre mamme e la osservo.
Per cominciare ha un diverbio con un bambino di 16 mesi che cerca di portarle via una macchinina, il bambino capisce subito con chi ha a che fare e decide di lasciargliela, un vero cavaliere!!
Dopo il barattolo Sorellina trova un'altro dei suoi giochi preferiti: un telefono!! E non un telefono giocattolo (di quelli non sa che farsene) ma un telefono vero, con tanto di tastiera, filo e cornetta, così, da vera femmina, si siede, compone il numero e inizia a parlare e ad abbracciare la cornetta, proprio come fa quando parla al telefono con i nonni calabresi!
Intanto la tata Lilly si tiene un po' a distanza, attirando l'attenzione della piccola solo di tanto in tanto; le avevamo spiegato come affrontare Sorellina e sta applicando i nostri consigli: Brava!

Dopo i primi tre quarti d'ora però Sorellina inizia a mostrare irrequietezza, si arrampica sulle mie gambe e inizia a frignare e a tirarmi la camicia, è chiaro che non ne può più di tutti quei nuovi bambini, della tata Lilly e delle mamme dei bambini.
Lilly mi consiglia di non forzarla e di portarla a casa un po' prima... domani andrà meglio!

Che dire di sicuro è andata molto meglio di quanto mi aspettassi in realtà ed è già un sollievo!!

* in quel periodo della sua breve vita BUH catalogava il mondo circostante secondo un criterio fondamentale: quello che gira e quello che non gira. Ma questa è un'altra storia...

martedì 14 settembre 2010

Sorellina e i sentimenti contrastanti di BUH!

Anche per Sorellina l'estate è stato un periodo di cambiamenti.
Finalmente ha imparato a gattonare come si deve, senza più strisciare o avanzare tenendo una gamba rigida e girata verso l'esterno. Cammina eretta tenendosi a mobili e divani e raggiunge i suoi oggetti del desiderio in men che non si dica.

Per inciso gli oggetti dei suoi desideri sono sempre cose pericolose oppure giochi di BUH! (manco a dirlo eh?!).

Senza contare che la piccola peste adora suo fratello e lo seguirebbe in capo al mondo.
Non appena lo vede intento a svolgere qualsivoglia attività si precipita da lui per osservarlo adorante, per attirare la sua attenzione rovesciando qualsiasi cosa si trovi sul tavolino di lavoro, oppure per battere le manine sulle gambe di BUH! pronunciando lunghi discorsi oscuri ai più.

"MAMMAAAAA!! Sorellina non mi lascia in paceeee..."
"MAMMAAAAA!! Sorellina mi disturba..."
"MAMMAAAAA!! Sorellina prende i miei giochi, ma ci stavo giocando prima ioooo!"
"MAMMAAAAA!! Toglimi questa Sorellina che non la voglio qui con me!"

Queste sono solo alcune delle frasi urlate da BUH! durante le vacanze e l'obbligata convivenza continua con Sorellina.

Ieri però è ricominciata la scuola materna e quando ho chiesto a BUH: Sei contento di essere tornato alla scuola materna e di aver ritrovato le maestre e i tuoi amici?

BUH!: un po' sono contento, ma un po' sono triste...
Murasaki: come triste?
BUH!: mi sono divertito perché c'erano i miei amici, ma un po' sono stato triste perché io volevo anche Sorellina con me a scuola...
Murasaki: [...]

mercoledì 8 settembre 2010

BUH! e la gelosia

Le vacanze estive permettono ai bambini di: oziare, passare più tempo all'aperto, giocare fino allo sfinimento, conoscere posti nuovi, giocare fino allo sfinimento, passare più tempo con papà e mamma o con i nonni, giocare fino allo sfinimento... ma non solo... le vacanze estive implicano anche una convivenza continua e "forzata" con i loro fratelli o sorelle. Una convivenza che spesso può rivelarsi catastrofica, o quasi.

Per tutto il primo anno di vita di Sorellina, BUH! ha vissuto piuttosto tranquillamente e quasi nell'ignoranza di cosa comportasse esattamente la presenza di questo piccolo, ma pestifero esserino.
Lui passava gran parte delle sue giornate alla scuola materna, giusto il tempo della merenda a casa di Nonna Bea, e poi via a casa per prepararsi a cenare, fare un gioco o guardare un cartone prima di andare a dormire.
In tutto questo succedersi di azioni e rituali Sorellina rimaneva sullo sfondo: una bambolina che ancora non era abbastanza grande per essere una compagna di giochi e, quindi, buona solo per essere di tanto in tanto sbaciucchiata e coccolata.



Con l'arrivo delle vacanze però qualcosa è cambiato, anzi tutto!! Nel mese e mezzo in cui è rimasto a casa da scuola e centro estivo BUH! ha iniziato a capire la portata reale di una Sorellina sempre più sicura di sé, diventata ormai un'esploratrice temeraria degli angoli più reconditi della casa, quindi anche degli spazi e dei giochi che fino a qualche mese fa erano esclusivo appannaggio del fratello maggiore. Così…

Così BUH! ha deciso che era il momento di agire per riportare l’attenzione su di sé.
Ha iniziato a parlare "come un piccolo", a gattonare, a farsi imboccare (beh questo un po' lo faceva anche prima...), a chiederci "Giochiamo a mamma/papà, figlia grande (Sorellina) e bambino piccolo (BUH!)?".

Non solo. Quando vede Sorellina alle prese con un gioco qualsiasi, lui arriva, la sposta con prepotenza e si mette tra lei e il gioco per non farglielo raggiungere: comportamento che, naturalmente, causa pianti e strepiti da parte della malcapitata.

Mr T e io preferiamo evitare di chiedergli di cedere con la scusa che lei è piccola, anche perché sarà piccola ma ha già il suo bel caratterino. Gli proponiamo invece di condividere il gioco, oppure di aspettare - come a scuola - che Sorellina abbia finito di giocare prima di prendere il gioco, ma non sempre è cosa facile.


giovedì 2 settembre 2010

BUH! e le conversazioni da spiaggia


Durante le vacanze estive abbiamo scoperto UP, un film adorabile ... escludendo il fatto che la commozione provocata dall'album fotografico lasciato dalla moglie a Carl mi ha fatto piegare in due la lente a contatto NELL'OCCHIO!!

Tornando al film: la storia d'amore tra Carl ed Ellie, che restano insieme per sempre, è l'ideale per quel romanticone di BUH!, come dimostrano questi stralci di conversazioni estive.

...

Non ricordo perché, durante una merenda in spiaggia, BUH! e io stavamo parlando di una coppia separata. Gli ho spiegato (nei limiti della sua comprensione) che a volte chi è sposato può decidere di non esserlo più ed essere felice prendendo strade diverse.

Dopo qualche momento di riflessione all'improvviso mi ha chiesto: Mamma, è vero che tu vuoi rimanere sposata per sempre?

Murasaki
: Amore, lo sai che mamma e papà non sono sposati. Tu vuoi che ci sposiamo?
BUH!
: siiii, così poi io vi regalo una scatola piena di anelli...
Murasaki:
Non ce ne vogliono così tanti, ne bastano uno per babbo e uno per mamma.
BUH!:
allora facciamo così, ne regalo due a papà e due a te, sei contenta?

...

BUH!: Mamma, lo sai che io voglio sposare Juls?
Murasaki: Davvero?
BUH!: Sì quando torneremo a casa le chiederò di sposarmi.
Murasaki: [credendo di intimorirlo] Ma sai che Juls è calabrese, devi prima chiedere a suo padre se è d'accordo.
BUH!: Va bene! Quando torniamo dalle vacanze gli chiedo se è d'accordo... poi però rimaniamo sposati per sempre, eh!

Ammore di mamma! Così deciso e così romantico!
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