Visualizzazione post con etichetta favole. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta favole. Mostra tutti i post

venerdì 30 marzo 2012

Murasaki e l'attesa del ritorno


Oggi è il giorno! Dopo due settimane, finalmente riabbracceremo il nostro piccolo ometto BUH.
Lui che da bimbo fortemente autonomo, quale è sempre stato dalla nascita, riesce a passare serenamente due settimane lontano da mamma e papà.

D'altronde il clima lo ha favorito e in Sicilia non ha avuto un attimo di sosta: fantastiche mattinate di giochi e corse sulla spiaggia, passeggiate "in montagna" a contare gli alberi, impegnative partite di rubamazzetto e grandi sfide di minigolf con Nonno M.

lunedì 31 ottobre 2011

BUH e la storia del bambino che non dormiva mai... ad Halloween!


Ebbene sì, anche in casa Murasaki è arrivata la festa di Halloween!
Non abbiamo avuto tempo di fare decorazioni, ma BUH ha portato a casa un enorme ragno realizzato a scuola, che abbiamo appeso alla finestra per terrorizzare i passanti.
La Santa Nonnacalabrese poi ci ha preparato la pastafrolla, così stamattina abbiamo sfornato dei mostruosi biscotti a forma di teschi, pipistrelli e fantasmini...
E non poteva mancare una storia spaventosa... così io e BUH abbiamo rivisitato la fiaba del Bambino che non dormiva mai.

mercoledì 29 giugno 2011

BUH e il tempo dei desideri

"Mamma quanto tempo ci vuole per realizzare un desiderio?"

La domanda di BUH per un attimo mi ha lasciata senza parole. Che cosa frullava nella sua bella testolina riccioluta?


Murasaki: "Amore ma cosa intendi esattamente?"
BUH: Mamma ma tu lo sai quanto tempo ci vuole per realizzare un desiderio? 

Murasaki: Ma... non so amore... dipende dal desiderio...
BUH: [...]
Murasaki: Per esempio tu desideravi tanto che papà e mamma si sposassero, giusto?
BUH: Sì, è vero!
Murasaki: Ora non manca molto ci vorranno poco meno di tre mesi e il tuo desiderio sarà realizzato.
BUH: Sì, mamma... però... io dicevo i desideri della Stella della Sera...
Murasaki: [...]

lunedì 27 giugno 2011

BUH e la fiaba del bambino che non dormiva mai (LA FINE!)

Il Bambino che non dormiva mai e i suoi genitori

Ed eccoci qui... finalmente... la fine!!

Eravamo rimasti all'incontro con gli zii, che stanno per rivelare i loro poteri magici all'avventuroso bambino.

“Ma non ci sono ponti e il fiume è così grande… come potrò attraversarlo?” chiese il bambino.
“Non temere – lo rassicurò la Zia – io ho il potere dell’Erba e con un incantesimo posso creare un ponte di erba e giunchi!”. Detto fatto, la zia fece apparire un ponte che attraversava il grande fiume.
Da lì, però, il bambino doveva proseguire il viaggio da solo. Lo zio lo salutò e gli disse: “Voglio farti un dono… io ho il potere del Sole perciò ti donerò questa bacchetta del Sole per…”

BUH: No mamma, non era una bacchetta del sole…
Murasaki: Ma lo zio ha il potere del sole, la bacchetta può servirgli a illuminare…
BUH: No mamma, facciamo che era una bacchetta con il potereeeee… del FUOCO!!
Sorellina: scì... FUOTOO FUOTOOO!!
Murasaki: Ma tu non stavi dormendo?
Sorellina: NO, FUOTOOO, FUOTOOO!!

E lo zio disse: “Ti dono questa bacchetta che ha il potere del Fuoco e ti guiderà quando la strada si farà più buia.”
Il bambino allora salutò gli zii e si rimise in viaggio, portando nel suo zainetto il carillon, il campanello magico e la bacchetta del fuoco.
Cammina, cammina giunse alla montagna. Iniziò a salire, ma gli alberi e i cespugli erano molto fitti, tanto da oscurare la luce del sole. Allora il bambino prese la bacchetta donatagli dallo zio e pronunciò la formula magica: “Abracadabra, accada quel che accada, bacchetta del fuoco illumina la mia strada!”
La bacchetta si illuminò e il bambino riuscì facilmente a raggiungere la cima della montagna.
Intanto si era fatto buio. Il bimbo, naturalmente, non poteva dormire, ma si sdraiò sul prato a osservare il cielo stellato, quando all’improvviso riconobbe la sua cara amica, la Stella della Sera.
“Hai visto? – le disse – sono riuscito a trovare la strada per la Foresta dei Sogni!”
“Sei stato abile e coraggioso! – disse la Stella della Sera – Domani scenderai dalla montagna e troverai un cancello. E’ il cancello che protegge la Foresta dei Sogni. Se riuscirai ad aprirlo, finalmente potrai dormire e sognare come tutti gli altri bambini”.

venerdì 24 giugno 2011

BUH e la Storia del bambino che non dormiva mai (2)

La storia del bambino che non dormiva mai ha davvero appassionato BUH; soprattutto gli è piaciuta l'idea dell'invenzione improvvisata della fiaba, tanto che ha iniziato a suggerire lui stesso elementi e personaggi da far incontrare al piccolo protagonista.
Così sera dopo sera, pezzetto dopo pezzetto BUH e io abbiamo continuato a intessere la storia del bambino che voleva dormire e sognare come tutti gli altri bambini e ora è quasi conclusa.

Eravamo rimasti alla Rana, che aveva suggerito al bambino di rivolgersi al Folletto del Bosco.


mercoledì 15 giugno 2011

BUH e la fiaba del bambino che non dormiva mai

Finalmente i Nonni Calabresi sono arrivati.
Sono molto orgogliosa di loro perché dopo aver ritardato più volte la partenza, ora per motivi di salute ora per altri contrattempi, quando hanno concluso tutti i loro impegni, hanno preferito rinunciare a qualche giorno in più con BUH e Sorellina, per esprimere il loro voto ai referendum. Grazie Nonni!!

Quanto a BUH, dopo tanta attesa, ieri sera era eccitatissimo per la presenza dei nonni, tanto che non riusciva nemmeno a dormire, poverino!
Continuava a rigirarsi nel lettino e non sapevo come fare per aiutarlo, anche perché di cantare ninne nanne non se ne parla più, dato che ormai Sorellina le conosce tutte e se provo a intonarle inizia a cantare a squarciagola la piccolina.
Allora ho pensato di raccontargli una storia che ho iniziato ad inventarmi lì per lì.

Storia del bambino che non dormiva mai


C'era una volta un bambino che non dormiva mai. Non poteva dormire perché i suoi occhi rimanevano sempre aperti, anche nel buio più profondo non si chiudevano, così rimaneva sveglio... sempre!
Il bambino però era sempre più stanco. Ormai non riusciva più a giocare né a divertirsi, perché era sempre troppo stanco, ma niente, gli occhi non si chiudevano mai e quindi niente nanna.
Una notte vide apparire la magica stella della sera, così le chiese di esaudire un desiderio: Cara stellina della sera - le disse - per favore aiutami finalmente a dormire e sognare come tutti gli altri bambini!
La stellina della sera, mossa a compassione, decise di aiutarlo: Piccolo mio - gli rispose - io non posso esaudire da sola il tuo desiderio, ma posso indicarti come fare. Potrai trovare il sonno e il riposo solo quando troverai la Foresta dei Sogni.
Il bambino non sapeva dove si trovasse questa foresta, perciò chiese alla sua mamma se lo sapesse lei. tuttavia né la sua mamma, né il suo papà sapevano dove si trovasse la Foresta dei Sogni, così il piccolo decise di intraprendere un viaggio alla sua ricerca.

martedì 30 novembre 2010

BUH e SantoMarino (2)

Ovvero delle conversazioni serali tra BUH e l'inseparabile SantoMarino.

Nel corso dei mesi e ormai degli anni, per BUH si è consolidato un rituale della nanna ben definito: laviamo insieme i dentini, lui infila il pigiama, sceglie un libro da leggere e beve un bicchierino di latte tiepido. Poi ci sediamo vicini vicini e leggiamo una storia o qualche pagina di un atlante per bambini o del libro del corpo umano (che dire è uno studioso in erba...) e, infine, gli rimbocchiamo le coperte e buonanotte!!

Da qualche tempo, tuttavia, nel rituale della nanna si è intrufolato un nuovo elemento... anzi un nuovo personaggio che, signore e signori udite udite, è proprio il nostro SantoMarino!!

SantoMarino non è un personaggio passivo del rituale della nanna, ma interviene e conversa con BUH, che poi riferisce anche a noi, quando invece non è lo stesso BUH a "fare la voce" (badate bene, in falsetto) del suo amico prediletto.


BUH: SantoMarino cosa vuoi leggere stasera? Va bene questo? (mostrandogli un libro dei Barbapapà)
SantoMarino: No questo non mi piace!
BUH: Allora vuoi leggere questo (indicandone un altro)?
SantoMarino: No, questo no. Oggi leggiamo I tre Porcellini!


Qualche minuto dopo sul letto, mentre Mr T legge la fiaba ai "due".

BUH: Sono proprio stanco!
Mr T: Va b...
SantoMarino: Anch'io sono stanco andiamo a dormire...
(i due si infilano sotto le coperte)
Mr T: [...]

lunedì 25 gennaio 2010

BUH e la lettura

BUH ha da sempre avuto una passione sfrenata per i libri e la lettura, e come tutti i bambini che amano sfogliare libri e farsi leggere filastrocche, storie e fiabe, alcune le impara praticamente a memoria.

A 20/21 mesi poteva recitare quasi integralmente la vispa teresa, capra capretta, cavallino arrò arrò e qualche altra filastrocca che mi obbligava a rileggergli ogni sera prima della nanna.

Crescendo, dalle filastrocche siamo passati a storie brevi e semplici, ai Barbapapà e poi a qualche fiaba. Nel nostro compito di educatori di un piccolo lettore siamo stati aiutati molto anche dall'asilo nido, dove le educatrici avevano istituito una vera e propria biblioteca: i piccoli sceglievano ogni venerdì un libro da portare a casa e leggere durante il fine settimana.

In questo periodo tra le fiabe preferite di BUH ci sono La bella addormentata e Biancaneve, così durante il nostro soggiorno in Calabria gli abbiamo regalato un libro che le contiene entrambe, insieme al cd da ascoltare. Durante il viaggio di ritorno abbiamo ascoltato il cd con le due fiabe innumerevoli volte e, naturalmente, BUH le ha ormai perfettamente memorizzate, così...

Qualche giorno fa BUH era dai nonni e il Nonno M ha deciso di leggergli Biancaneve, ma cercava di edulcorare alcune espressioni, come ad esempio: fare del male invece di uccidere. Risultato: BUH continuava a correggerlo.

Al ritorno dalla spesa Nonna Bea ha chiesto: Allora BUH, il nonno ti ha letto Biancaneve?

BUH: si... però... lui non sa tanto leggere!!!

martedì 19 gennaio 2010

BUH e il magico Giappone

[Oggi lascio la parola al piccolo BUH]

C'è un Paese lontano lontano che si chiama Giappone.
La mamma me ne parla spesso e mi racconta che ci vivono dei nostri amici: alcuni li conosco di persona, altri li ho visti soltanto in foto...

Due in particolare li ho conosciuti quando avevo 2 anni, si chiamano Shou e Aya. Hanno anche dei nomi italiani perché il loro papà è italiano, mentre la mamma è giapponese.
Con loro mi sono divertito tanto. Aya era bellissima anche se usava solo parole strane, mentre Shou riuscivo a capirlo perché è più grande e sa parlare l'italiano come me.
Quel giorno d'estate è stato bellissimo: li abbiamo incontrati a Milano e per arrivarci abbiamo preso il treno.
Mi piace tanto viaggiare in treno e l'altro giorno ho detto a mamma "Quando sarò grande prenderò il treno per andare al lavoro, però tu mi tieni la mano perché io ho paura!".

Ma sto divagando, volevo parlarvi del Giappone.
Gli amici giapponesi qualche volta ci spediscono dei regali. Considerando questi regali ho capito che deve trattarsi di un posto magico e misterioso.

L'anno scorso Shou e Aya mi hanno mandato un libro bellissimo che racconta la domenica di un cagnolino e di un ranocchio pasticcione (Bamu to kero no nichiyobi): al posto delle solite lettere, che più o meno so riconoscere, la storia è scritta con strani segni di cui non ricordo il nome.

Quando è nata Sorellina ci hanno spedito una tutina e dei fazzoletti di Hello Kitty per lei e una maglietta dei Dragon Ball e dei calzini dei Pokemon per me.

Oggi, infine, abbiamo ricevuto i regali del nostro amico Liuto. Lui non lo conosco di persona: ha la mia stessa età e le nostre mamme si conoscono dai tempi dell'Università.
Abbiamo ricevuto due zainetti con l'occorrente per fare un pic-nic (2 piccole bento box con posatine di metallo e bacchette per me e posatine di plastica per Sorellina).

Il mio zainetto e tutto il contenuto sono blu con tanti camion e ruspe e altre macchine utili, mentre quelli di Sorellina sono tutti rosa e hanno i disegni di Hello Kitty.

Il Giappone deve essere popolato quasi esclusivamente da cartoni animati e spero tanto che un giorno la mamma mi ci porti.
Nel frattempo però le ho detto che la prossima volta che gli amici giapponesi ci manderanno dei regali ne vorrei uno ROSA per me e un altro ROSA per Sorellina.

[Murasaki inizia a preoccuparsi]

venerdì 27 febbraio 2009

Chi ha paura del cacciatore?

Ogni venerdì BUH può scegliere un libro dalla biblioteca dell'asilo nido e portarlo a casa per leggerlo con mamma e papà durante il fine settimana.
Lo scorso venerdì ha scelto di portare a casa Cappuccetto Rosso.

Ricordando come vivevo io la favola di Lucetta, pensavo che BUH potesse avere paura del Lupo, ma osservando le illustrazioni del libretto devo ammettere che finisce quasi per ispirare simpatia il famelico animale del bosco, nella sua salopette blu.

Senza contare che per lui (dal basso dei suoi 2 anni e 10 mesi) non è perfettamente chiaro il concetto del Lupo che,
in un sol boccone, si mangia nonna e nipotina.
Gli è chiaro invece il concetto di cacciatore che "imbracciato il fucile spara e uccide il (malcapitato) Lupo". Perciò alla fine della storia il suo commento è stato ogni volta: "E' butto il cacciatore, spaya col fucile!".

All'inizio mi era sembrato strano, poi ho riflettutto e mi sono ricordata che:
- due o tre volte, a casa di amici, ci è capitato di vedere Boog & Elliot, dove c'è il cattivo di turno che guarda caso è un cacciatore che "spaya col fucile";
- e poi BUH adora le storie dei Barbapapà... ogni sera sceglie uno dei libri della collezione e lo leggiamo prima della nanna. I Barbapapà sono ecologisti e animalisti e in una delle loro avventure salvano tutta una serie di animali dai cacciatori senza scrupoli che vogliono farne pellicce, scarpe, borse e così via.

Insomma, quasi
senza volerlo stiamo crescendo un bambino ecologista, cosa che naturalmente ci fa davvero piacere.

Purtroppo però, questo episodio ha anche un risvolto negativo.

Dopo aver letto per tre giorni di seguito la favola di Cappuccetto Rosso e del cacciatore che spara al Lupo, il piccolo BUH ha finito per avere gli incubi... Lunedì notte si è svegliato scosso da un pianto inconsolabile. Aveva sognato che "quell'uomo butto ha spayato a Bugendeliot!"

Conclusione: da questo momento in poi la favola di Cappuccetto Rosso sarà bandita da questa casa fino a data da destinarsi.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...