mercoledì 11 dicembre 2013

Scuole all'estero: Intervista a Silvia di Interno 105

 

Da quando BUH e Lollix hanno iniziato a frequentare la scuola primaria, io e la Zia Giramondo (al secolo Federica) abbiamo iniziato a interessarci sempre più ai temi relativi alla scuola e alle differenze tra il sistema scolastico italiano e quelli stranieri.
Per questo sul nostro blog comune, Genitori&Figli ho pensato di dedicare una serie di interviste ai vari genitori expat che conosco (blogger e non) che hanno figli che frequentano la scuola in paesi stranieri, per capire come si rapportano alla scuola sia loro sia i loro figli e come vedono la scuola italiana.

La prima intervista è dedicata a Silvia di Interno 105 che, con suo marito e la figlia Sara, da poco più di un anno si è trasferita in quel di Londra. Per la sua piccola l’inserimento scolastico non è stato semplicissimo, dato che in Italia aveva appena concluso la prima elementare, ma dopo un anno sembra proprio che le cose stiano migliorando. Ecco cosa ci ha raccontato Silvia:

- Da quanto tempo vivi all’estero? Tua figlia frequentava già la scuola prima del trasferimento, oppure ha iniziato il ciclo scolastico nel paese in cui vivete ora? 
Vivo in Inghilterra da poco più di un anno. Ci siamo trasferiti a Londra ad agosto del 2012, quindi giusto poco prima dell’inizio delle scuole qui.
Mia figlia, che oggi ha otto anni, aveva da poco terminato la prima classe della scuola primaria in Italia. Quindi aveva già acquisito una conoscenza diciamo base del metodo di studio italiano.

- Come ha vissuto il cambiamento?
All’inizio non è stato molto facile. Nel senso che lei aveva una conoscenza abbastanza basica dell’inglese. Inoltre la scuola primaria qui inizia un anno prima e, quindi, lei si è ritrovata, di fatto, a saltare un anno, passando dalla Prima elementare italiana all’Year 3 inglese.
Il suo tallone di Achille sono le tabelline (che non aveva mai affrontato in Italia, mentre qui sono la base di tutto il programma di Maths). In più i bambini qui leggono molto, tanto. E credo che quello sia stato veramente d’aiuto.

L'intervista integrale la trovate QUI

Come ho scritto alla fine del post su Genitori&Figli: della scuola inglese, in Italia, importerei l’attenzione allo sport e un Dirigente fisicamente presente e davvero interessato al funzionamento del suo istituto scolastico!!

Venite anche voi a leggere l'intervista e diteci la vostra.

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