 |
Mariage Civil
di Suzanne Ermann |
Prima di iniziare a parlarvi del vestito e di come sono arrivata a sceglierlo devo fare una piccola premessa.
Io non sono mai stata la classica bambina (e adolescente poi) che già si immaginava il suo matrimonio e l'abito da principessa e tutto il resto... Io semplicemente ero convinta che non mi sarei sposata e che al massimo avrei convissuto. Se poi per un caso eccezionale avessi "finito col cedere alla tentazione", allora avrei optato per una cerimonia semplice e ristretta e di sicuro non avrei indossato l'abito da sposa.
Per questo motivo quando abbiamo deciso di sposarci non avevo pensato minimamente all'idea di andare per atelier o di guardare le riviste dedicate al grande giorno per trovare ispirazione. Sarebbe stato sufficiente girare qualche negozio e acquistare un bell'abito elegante. Un abito che, ovviamente, non sarebbe stato nemmeno lontanamente bianco!!
Certo, facile a dirsi, ma dopo qualche giro a vuoto ho dovuto chiedere consiglio all'Amica Weddingplanner, che il giorno seguente si è presentata con il link al sito di una stilista francese che (essendo ben più avanti di noi in tema di matrimoni civili) ha addirittura una collezione di abiti corti intitolata: Mariage Civil.
Me ne sono subito innamorata e io e l'Amica Weddingplanner ci siamo dannate alla ricerca dei punti vendita in zona Milano, ma è stato inutile, ne abbiamo infine trovato uno a Varese, ma li aveva finiti e la proprietaria mi ha proposto delle alternative decisamente poco adatte a me.
A quel punto ero quasi disperata, non avrei mai trovato l'abito ideale ed era già metà giugno... poi finalmente la fortuna è tornata a sorridermi. Mr T doveva realizzare dei biglietti da visita per una cliente e questa gli ha portato come esempio il biglietto da visita di una sarta, ma non una sarta qualunque, una specializzata in abiti da cerimonia e da sposa!!
A questo punto devo lanciare un avvertimento, se sei Mr T, non leggere oltre,
non vorrai mica rovinarti la sorpresa, vero?