venerdì 27 aprile 2012

Murasaki e una festa spaziale riuscita bene anche senza seguire il programma!

Laboratorio di collage Alieno
Dove ero rimasta?
Ah, sì. La festa di compleanno di BUH sta per iniziare, ma Mr T non è ancora tornato per sistemare insieme gli ultimi dettagli. Il tavolo delle attività non è ancora in sala addestramento e io, dopo aver preso qualche bibita dal frigo e sistemato piatti, bicchieri e popcorn boxes (mancano ancora i succhi con le loro fascette decorate in tema con la festa), sto ancora affettando i rotolini al prosciutto…

DRIIIIN DRIIIN DRIIIIN

Non ci posso credere l'orologio astrale segna le 16 e i bambini le reclute iniziano ad arrivare. Non solo, nel giro di 10 minuti arrivano tutti, maledetta precisione dei nuovi navigatori stellari!
Mr T ancora non si vede e io cerco di attirare l'attenzione dei 12 piccoli e indisciplinati aspiranti astronauti, ma senza tavolo e disegni da colorare è arduo tenerli fermi mentre consegno loro le tessere di riconoscimento e inizio a truccarli uno a uno.

La Maglietta del festeggiato (che BUH
ora metterebbe tutti i giorni!!)
Cerco con tutte le mie forze di mantenere la calma, ma alcuni di loro hanno già iniziato a dare segni di insofferenza, tanto che nell'attesa di essere truccati si allenano ad attivare il salto nell'iperspazio. Purtroppo sono ancora troppo inesperti per questo tipo di esercizio e finiscono per riapparire improvvisamente all’altro capo della sala schiantandosi con fragore sulla parete opposta. Sì, proprio la parete dii compensato dove Mr T ha approntato un modello della galassia da utilizzare per le attività di addestramento.
Io intanto procedo con la trasformazione dei bambini in piccoli alieni e astronauti.
Capomissione Murasaki: “Che trucco vorresti sulla guancia recluta L?”
Recluta L: “Un razzo signora capomissione... e anche un astronauta, perché questa festa è troppo spaziale!”
Capomissione Murasaki: “E tu recluta C?”
Recluta C: “Io vorrei un razzo... e poi un pianeta”.
Capomissione Murasaki: “E tu che cosa vorresti recluta G?”
Recluta G: “Io... ehm... vorrei un gattino...”

Naturalmente mi sono rifiutata di disegnare un gattino sulla guancia di una delle mie reclute, perciò ho persuaso la Recluta G a optare per una stella e una luna.
Per fortuna, terminata l’operazione “trucco”, Mr T è arrivato e, mentre lui e il papà della famiglia Gemelli teletrasportavano l’ormai celeberrimo tavolo delle attività, io ho iniziato a spiegare alle reclute che per ottenere il titolo di “Astronauta diplomato” avrebbero dovuto superare varie prove e allenarsi anche fisicamente con salti e corse (Beh, diciamo che a questi stavano già provvedendo ampiamente da soli…).

“Prima però facciamo merenda! – esclama la Recluta L – Così saremo pieni di energie per il nostro allenamento”.
Controllo la tabella di marcia, certamente siamo in ritardo ma non posso fare a meno di acconsentire a questa richiesta dalla logica inconfutabile. Mr T e io iniziamo a distribuire le razioni energetiche a base di pane e salame e focaccine fatte in casa. Prodotti davvero rari in questa parte della galassia, e per i quali dobbiamo sentitamente ringraziare la Nonnacalabrese Nonnavenusiana.
Finita la merenda, gli aspiranti astronauti ricominciano ad esercitarsi con il salto nell’iperspazio, ma li richiamo subito all’ordine, sventolandogli sotto il naso le coloratissime sagome di cartoncino colorato che abbiamo preparato per il primo laboratorio di collage.
L’entusiasmo è alle stelle (ma mica poteva essere altrove, no?) e le reclute si dispongono in maniera quasi disciplinata intorno al tavolo.
Pianeti, Razzi e Popcorn
Distribuisco le sagome e per le reclute inizia il difficile compito di decidere come personalizzarle: Io voglio un occhio gigante… no anzi tre! Io ne voglio mille! Io voglio le zampette blu! Io voglio la bocca piatta… no anzi quella gigante! Ma io al mio alieno posso mettere le manine? (Quest’ultima ovviamente era sempre la recluta G… un caso davvero disperato)
Laboratorio di collage
Raccolto il materiale, le reclute si mettono al lavoro con le colle stick. Man mano che gli alieni sono pronti, vengono consegnati a Mr T che scrive nome dell’autore e nome dell’Alieno, mentre io li appendo al nostro modello di galassia (l'Alieno di BUH si chiamava Felpato, in omaggio a Harry Potter, quello della Recluta G... Fiocco... e non aggiungo altro!).
“Ma poi possiamo portarli a casa, vero?”, chiedono speranzose le reclute. “Sì. – rispondo io severa – Ma solo se completerete tutto l’addestramento, che prevede ancora la Danza Cosmica e la gara di Salto nell’Iperspazio!”

[A questo punto avevo già rinunciato senza troppo rammarico al laboratorio sui razzi spaziali. Per fortuna, essere madre di due piccoli alieni, mi ha fatto imparare - mio malgrado - che i programmi si fanno, ma se poi gli eventi non seguono esattamente le nostre previsioni non è certo un danno irreparabile.]

“SIIIIIIIIIII! – hanno esultato le reclute – LA DANZA COSMICAAAA!” La danza cosmica (così ribattezzata per rimanere in tema) è il classico gioco in cui i bambini si lanciano in balli sfrenati fino al momento in cui la musica si ferma all’improvviso e altrettanto all’improvviso devono fermarsi loro come dei piccoli robot disattivati. Dopo il terzo round stavo per annunciare la gara di salto iperspaziale, quando l’occhio mi è caduto sull’orologio:

ORA ASTRALE 17.50! 

No, decisamente troppo tardi per la gara di salti, così ho annunciato indifferente: “E’ L’ORA DELLA TORTA!” e mi sono eclissata nella stanza del mistero dove le varie parti della torta aspettavano di essere assemblate. E questo è il risultato, raggiunto grazie agli utilissimi consigli dell'amica Tiziana (hai visto di cito di nuovo!!):
La torta spaziale!
I bambini sono rimasti tutti a bocca aperta: "Ma è fatta di pongo? - hanno chiesto - Ma pongo che si può mangiare?"
Era la mia prima torta decorata con la pasta di zucchero ed era piena di difetti, ma i bambini nemmeno li hanno visti e BUH era al settimo cielo!!


Favor: spilletta Astronauta Diplomato
Thanks to Mr T
Poi c'è stato il momento dei regali e, infine, è arrivato il momento della consegna delle spillette di Astronauta Diplomato e dei saluti.
Credo che i bambini si siano davvero divertiti, dato che c'era persino chi gridava disperato che l'addestramento non era finito, che c'era ancora la gara di salto nell'iperspazio e che lui doveva farla assolutamente altrimenti il diploma non sarebbe stato valido!!

CHE COSA HO IMPARATO DA QUESTA ESPERIENZA

Fascette a tema per succhi di frutta dal party kit di Elena-WWM
Dopo il sesto compleanno di BUH ho imparato qualche regola fondamentale riguardo le feste di compleanno dei bambini che non dovrò più dimenticare (per questo le scrivo qui):

- Ai bambini non importa che sia tutto organizzato alla perfezione, per loro l'importante è correre, ridere, giocare anche un po' a caso, fare merenda e aprire/consegnare i regali;
- Se si organizza una festa di domenica pomeriggio è inutile esagerare con le razioni energetiche, poiché di norma bambini e genitori sono reduci dal "pranzo della domenica".
- E' inutile preparare i succhi di frutta con le fascette a tema... se poi li lasciate in frigorifero... rischiate che vostro figlio li scopra e se la prenda con voi perché non li avete offerti agli invitati al momento giusto!!
- Le popcorn boxes sono state una scoperta fantastica: a parte fare scena, grazie a questa trovata i popcorn sul pavimento sono diminuiti drasticamente rispetto agli anni scorsi!!

PS: lo so mi sono dilungata, ma spero che il mio post possa essere di ispirazione per altri genitori alle prese con l'organizzazione di una festa spaziale come la nostra! 

9 commenti:

  1. brava! questi post di condivisione sono sempre super utili e brava con la torta, pure io voglio imparare a farla :)

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    1. Se fai come me e compri la pasta di zucchero già bella e pronta non è difficilissimo... basta avere un po' di manualità con la plastilina :)

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  2. E' vero che la torta sembra di plastilina.... me è bellissima!!!

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  3. Sei stata bravissima!! ed hai fatto un ottimo lavoro con la torta,due piani e alta,alta!!brava!!

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    1. Grazie Tizi, ma se non avessi avuto i tuoi consigli chissà che avrei combinato ;-)

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  4. Che festa stupenda.. sarebbe dovuta durare un pochetto di più.. :p
    BUH è davvero fortunato ad avere dei genitori così partecipi! xD
    La prossima volta mi autoinvito.. xD

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  5. Bravissima!
    Mi piacciono molto le tue considerazioni finali.
    Una domanda: i genitori hanno lasciato lì i figli? Perché a volte diventa più difficile gestire i grandi che i piccoli ...

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    1. Sono rimasti quasi tutti, ma sono stati molto carini... hanno sgranocchiato qualche stuzzichino e - in base ai giochi - se ne sono stati in disparte sulle sedie lungo le pareti a chiacchierare oppure hanno partecipato (ad esempio qualche mamma ha dato una mano ai bimbi per il collage).

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  6. tic tic tac... son qui che prendo appunti... :)

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Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

(I post più vecchi sono moderati)

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