venerdì 21 febbraio 2014

Scuole all'estero: intervista ad Alessandra sulla scuola canadese (su GenitoriFigli)

Oggi vi aspetto su Genitori e Figli con un nuovo appuntamento alla scoperta delle scuole all’estero.

Credits: Una Famiglia Expat in Canada

Siamo arrivati a una nuova tappa nel nostro viaggio alla scoperta delle scuole all’estero. Questo mese ne parliamo con Alessandra, del blog Una Famiglia Expat in Canada, che da luglio 2012 vive con la sua famiglia in Canada, per la precisione a Montreal.
Alessandra, che la prossima estate farà ritorno in Italia, ha voluto condividere con noi e con voi la sua esperienza con il pre-kindergarten, frequentato da Andrea, il più grande, e con la garderie, frequentata dai gemelli Emma ed Enrico.

Uno stralcio dell'intervista:

- Quali sono le principali differenze tra il sistema scolastico del paese in cui vivi e il sistema scolastico italiano? 
L’organizzazione è sicuramente molto diversa. Alle elementari, per esempio, le insegnanti variano di anno in anno e quindi ogni insegnante si focalizza su un livello e lavora e si specializza su bambini della stessa fascia di età per diversi anni. Mi sembra mancare però l’attenzione ai progetti formativi ed educativi trasversali. Esistono alcuni progetti forti a livello di istituto nelle Elementary School (contro il bullismo, per esempio), ma non sono riuscita a cogliere la presenza di questo tipo di attenzioni a cui invece ero abituata nella scuola italiana.

Se volete saperne di più trovate il testo integrale dell'intervista su: GenitoriFigli.wordpress.com

mercoledì 19 febbraio 2014

"Parole che escono dai cassetti e volano dappertutto"

Ore 19:30 - La cena è in tavola.
Dopo il rituale 頂きます* (si legge itadakimasu) chiedo, come ogni sera, ai bambini e a Mr T come sia andata la loro giornata.

"Benissimo!! - dice Sorellina - Però ho giocato solo con A. perché G. ha la varicella...! Lo sai che A. quando era ammalata di varicella è andata in giro per tutto il mondo? E ci ha anche dormito, lo sai mamma?"


"Bene anch'io! - aggiunge BUH - Oggi mi sono impegnato molto per concentrarmi, ma verso la fine della giornata qualche sgridatina l'ho presa". (ndr: era uno dei giorni con orario pieno fino alle 16.20)

"Perché sai come succede mamma... Io all'inizio mi concentro molto e riesco a tenere tutte le parole in ordine nei cassetti del mio cervello. Poi però, dopo un po' di tempo, le parole si ribellano e i cassetti non hanno abbastanza forza per tenerle dentro, così i cassetti iniziano a sbattere e si aprono tutti insieme... lasciando volare via le parole".

venerdì 14 febbraio 2014

E' passato un mese: la vita continua, ma i ricordi restano

Ricordo lui che
mangiava il gelato,
ma no... eri tu!
Un mese, è passato un mese! A volte mi sembra di non sentire niente, di non sentire nemmeno la tua mancanza, forse perché da tanto tempo per colpa della tua salute cagionevole, non facevi più parte della nostra, della mia quotidianità. A volte invece mi sembra che tu sia ancora qui, oppure mi basta sentire l'aroma del caffè al mattino perché mi venga il magone.

mercoledì 5 febbraio 2014

Bilancio del secondo anno di scuola dell'infanzia

Vi ricordate il tentennante inserimento alla materna di Sorellina? Vi ricordate quanto fosse refrattaria alle regole e alle attività strutturate? E le sceneggiate teatrali interpretate per esprimere tutto il suo disappunto?
Insomma, se non ve li ricordate cliccate QUI, altrimenti proseguite pure con la lettura...
Mamma questo è il giorno più bello di tutti
perché posso andare nelle pozzanghere!!"
Beh, la scorsa settimana io e Mr T abbiamo incontrato la maestra Gioconda e la maestra Nuvoletta, che durante il colloquio ci hanno stupito con effetti speciali raccontandoci i grandissimi progressi della piccoletta di casa.
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