giovedì 30 giugno 2011

Murasaki e l'addio alla Maestra Perfettini

La Maestra Perfettini
Oggi per BUH si è concluso il secondo anno della scuola dell'infanzia e non poteva essere una fine più triste per un anno scolastico.

Quest'anno BUH non frequenterà il centro estivo perché (beati loro) lui e Sorellina sabato partiranno per la montagna con Nonna Bea e Nonno M, di conseguenza ha sentito in modo molto intenso il senso della fine della scuola e il temporaneo distacco dagli amici. Per di più la Maestra Perfettini, la sua preferita, da settembre si trasferirà in un'altra scuola e la giornata è stata piuttosto triste, perché anche la maestra era molto dispiaciuta di lasciare i suoi bambini.
Come se tutto questo non bastasse (o forse proprio per questi motivi), BUH è arrivato a casa con un febbrone da cavallo, che questa sera ha superato i 39°C. Sarà ma ho quasi l'impressione che abbia somatizzato l'intera situazione negativa con questa febbre, ma vedremo come starà domani...

mercoledì 29 giugno 2011

BUH e il tempo dei desideri

"Mamma quanto tempo ci vuole per realizzare un desiderio?"

La domanda di BUH per un attimo mi ha lasciata senza parole. Che cosa frullava nella sua bella testolina riccioluta?


Murasaki: "Amore ma cosa intendi esattamente?"
BUH: Mamma ma tu lo sai quanto tempo ci vuole per realizzare un desiderio? 

Murasaki: Ma... non so amore... dipende dal desiderio...
BUH: [...]
Murasaki: Per esempio tu desideravi tanto che papà e mamma si sposassero, giusto?
BUH: Sì, è vero!
Murasaki: Ora non manca molto ci vorranno poco meno di tre mesi e il tuo desiderio sarà realizzato.
BUH: Sì, mamma... però... io dicevo i desideri della Stella della Sera...
Murasaki: [...]

lunedì 27 giugno 2011

BUH e la fiaba del bambino che non dormiva mai (LA FINE!)

Il Bambino che non dormiva mai e i suoi genitori

Ed eccoci qui... finalmente... la fine!!

Eravamo rimasti all'incontro con gli zii, che stanno per rivelare i loro poteri magici all'avventuroso bambino.

“Ma non ci sono ponti e il fiume è così grande… come potrò attraversarlo?” chiese il bambino.
“Non temere – lo rassicurò la Zia – io ho il potere dell’Erba e con un incantesimo posso creare un ponte di erba e giunchi!”. Detto fatto, la zia fece apparire un ponte che attraversava il grande fiume.
Da lì, però, il bambino doveva proseguire il viaggio da solo. Lo zio lo salutò e gli disse: “Voglio farti un dono… io ho il potere del Sole perciò ti donerò questa bacchetta del Sole per…”

BUH: No mamma, non era una bacchetta del sole…
Murasaki: Ma lo zio ha il potere del sole, la bacchetta può servirgli a illuminare…
BUH: No mamma, facciamo che era una bacchetta con il potereeeee… del FUOCO!!
Sorellina: scì... FUOTOO FUOTOOO!!
Murasaki: Ma tu non stavi dormendo?
Sorellina: NO, FUOTOOO, FUOTOOO!!

E lo zio disse: “Ti dono questa bacchetta che ha il potere del Fuoco e ti guiderà quando la strada si farà più buia.”
Il bambino allora salutò gli zii e si rimise in viaggio, portando nel suo zainetto il carillon, il campanello magico e la bacchetta del fuoco.
Cammina, cammina giunse alla montagna. Iniziò a salire, ma gli alberi e i cespugli erano molto fitti, tanto da oscurare la luce del sole. Allora il bambino prese la bacchetta donatagli dallo zio e pronunciò la formula magica: “Abracadabra, accada quel che accada, bacchetta del fuoco illumina la mia strada!”
La bacchetta si illuminò e il bambino riuscì facilmente a raggiungere la cima della montagna.
Intanto si era fatto buio. Il bimbo, naturalmente, non poteva dormire, ma si sdraiò sul prato a osservare il cielo stellato, quando all’improvviso riconobbe la sua cara amica, la Stella della Sera.
“Hai visto? – le disse – sono riuscito a trovare la strada per la Foresta dei Sogni!”
“Sei stato abile e coraggioso! – disse la Stella della Sera – Domani scenderai dalla montagna e troverai un cancello. E’ il cancello che protegge la Foresta dei Sogni. Se riuscirai ad aprirlo, finalmente potrai dormire e sognare come tutti gli altri bambini”.

venerdì 24 giugno 2011

BUH e la Storia del bambino che non dormiva mai (2)

La storia del bambino che non dormiva mai ha davvero appassionato BUH; soprattutto gli è piaciuta l'idea dell'invenzione improvvisata della fiaba, tanto che ha iniziato a suggerire lui stesso elementi e personaggi da far incontrare al piccolo protagonista.
Così sera dopo sera, pezzetto dopo pezzetto BUH e io abbiamo continuato a intessere la storia del bambino che voleva dormire e sognare come tutti gli altri bambini e ora è quasi conclusa.

Eravamo rimasti alla Rana, che aveva suggerito al bambino di rivolgersi al Folletto del Bosco.


sabato 18 giugno 2011

Mr T e le domande indiscrete

Come sapete Mr T l'anno scorso ha aperto il suo studio grafico vicino casa.
Questo gli permette di essere più presente nelle attività dei bambini rispetto a quando lavorava a Milano.
Mr T accompagna tutti i giorni BUH a scuola. Spesso, anzi quasi tutti i pomeriggi, stacca per una ventina di minuti e va a prendere BUH e Sorellina per poi portarli dalla nonna e di sera è lui ad arrivare a casa per primo e a pensare alla cena.
Certo ad alcuni può sembrare strano, qualche mamma (non conoscendo la situazione) lo guarda con sospetto... e una qualche settimana fa è addirittura arrivata a chiedergli apertamente: "Mr T, scusa... era da qualche tempo che volevo chiederti una cosa... ma tuuu... fai il MAMMO?"

mercoledì 15 giugno 2011

BUH e la fiaba del bambino che non dormiva mai

Finalmente i Nonni Calabresi sono arrivati.
Sono molto orgogliosa di loro perché dopo aver ritardato più volte la partenza, ora per motivi di salute ora per altri contrattempi, quando hanno concluso tutti i loro impegni, hanno preferito rinunciare a qualche giorno in più con BUH e Sorellina, per esprimere il loro voto ai referendum. Grazie Nonni!!

Quanto a BUH, dopo tanta attesa, ieri sera era eccitatissimo per la presenza dei nonni, tanto che non riusciva nemmeno a dormire, poverino!
Continuava a rigirarsi nel lettino e non sapevo come fare per aiutarlo, anche perché di cantare ninne nanne non se ne parla più, dato che ormai Sorellina le conosce tutte e se provo a intonarle inizia a cantare a squarciagola la piccolina.
Allora ho pensato di raccontargli una storia che ho iniziato ad inventarmi lì per lì.

Storia del bambino che non dormiva mai


C'era una volta un bambino che non dormiva mai. Non poteva dormire perché i suoi occhi rimanevano sempre aperti, anche nel buio più profondo non si chiudevano, così rimaneva sveglio... sempre!
Il bambino però era sempre più stanco. Ormai non riusciva più a giocare né a divertirsi, perché era sempre troppo stanco, ma niente, gli occhi non si chiudevano mai e quindi niente nanna.
Una notte vide apparire la magica stella della sera, così le chiese di esaudire un desiderio: Cara stellina della sera - le disse - per favore aiutami finalmente a dormire e sognare come tutti gli altri bambini!
La stellina della sera, mossa a compassione, decise di aiutarlo: Piccolo mio - gli rispose - io non posso esaudire da sola il tuo desiderio, ma posso indicarti come fare. Potrai trovare il sonno e il riposo solo quando troverai la Foresta dei Sogni.
Il bambino non sapeva dove si trovasse questa foresta, perciò chiese alla sua mamma se lo sapesse lei. tuttavia né la sua mamma, né il suo papà sapevano dove si trovasse la Foresta dei Sogni, così il piccolo decise di intraprendere un viaggio alla sua ricerca.

mercoledì 8 giugno 2011

BUH, Sorellina, la trasferta campagnola e il "Flower Designer"


Continuo a chiedermi se siamo in ritardo su tutti i fronti; se riusciremo a finire tutto in tempo per il grande giorno, se troverò mai un vestito che mi piaccia, e se..., e se... e se...
Così, per distrarci un po', per il ponte abbiamo portato i bambini a trovare la Zia Maggiore, quella che ha 14 anni più di me e che un pochino mi ha fatto da mamma in seconda.

La Zia Maggiore ha da poco traslocato in una casetta di campagna vicino al Lago di Garda insieme alla sua secondogenita, BcomeBurton. E' una casetta piccola, ma accogliente, è circondata dagli ulivi, da cespugli odorosi di rosmarino, e piantine di timo, menta e origano. E fiori, tanti fiori profumati e colorati.

Ecco, a proposito di fiori, venerdì mattina, sulla strada per la campagna, abbiamo incontrato un "Flower Designer" (perché dire fiorista non è mica chic...) che ci aveva segnalato l'Amica Weddingplanner. 
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