sabato 28 marzo 2009

Viaggi in treno e zii abruzzesi

immagine dal web
Quasi ogni giorno mi vengono in mente spunti per i post da scrivere sul blog. Li elenco diligentemente nelle ultime pagine dell'agenda, riproponendomi di svilupparli la sera stessa, ma... si sa (almeno credo sia così anche per le altre mamme) la seconda gravidanza stanca di più, perché non siamo noi a decidere quando riposare, ma i nostri primogeniti.
Di conseguenza mi addormento spesso prima delle 22.00 e tutti gli spunti elencati diligentemente sull'agenda rimangono lì come le ottime liste di libri da leggere che stilava Emma Woodhouse (senza tuttavia mai leggerne uno...).

Ora però si ricomincia, finché non la vince di nuovo la stanchezza... Ritorniamo indietro di una settimana.

"Mamma, quando sayò gande penderò il teno per andare al lavoro. Tu peyò mi tieni la mano perché sennò cado!!"

BUH negli ultimi tempi ha riscoperto la passione per i treni. La famiglia Murasaki vive in una "ridente" cittadina dell'hinterland milanese, a circa 25 minuti di treno dal capoluogo. La casa di nonna C e del nonno M è molto vicina alla stazione dei treni e quasi ogni pomeriggio, BUH obbliga la nonna a passare almeno una mezz'ora vicino ai binari per vedere i treni che passano.

Abbiamo, dunque, approfittato della presenza degli zii abruzzesi a Milano, per prendere il treno tutti insieme.
BUH era eccitatissimo, una volta salito sul treno continuava a guardare fuori, poi all'interno della carrozza, poi fuori di nuovo. E quando incrociava lo sguardo di un altro passeggero, subito salutava... si proprio lui che di solito, per salutare i vicini in ascensore aspetta che si siano chiuse le porte alle loro spalle...

Arrivati sul luogo dell'appuntamento, per circa cinque minuti ha fatto il timido (del resto vede zii e cugine al massimo 3-4 volte l'anno) e poi si è lasciato spupazzare e ha giocato allegramente con tutti.
Abbiamo fatto colazione al bar e tutti si sono complimentati per quanto sia educato e compito BUH.

... ci sarà qualcosa che gli scatta dentro quando siamo in presenza d'altri, se solo capissi che cos'è...

Abbiamo persino fatto un viaggio in metropolitana tanto che BUH non voleva più saperne di andar fuori a passeggiare, continuava a chiedere: Mamma, quando torniamo sul treno?

Alla fine della mattinata abbiamo dovuto salutare gli zii e le cugine che erano impegnati con altri parenti e dopo un boccone veloce al Ciao, ci siamo avviati verso la stazione.

Peccato solo che BUH si sia perso il viaggio di ritorno. Con tutta l'eccitazione della mattina e le gran camminate per le vie di Milano era esausto, e si è addormentato ancor prima di metter piede sul treno.

RISULTATO: per tutta la settimana ha frignato dicendo che non voleva andare all'asilo. Diceva di voler venire al lavoro con me, non certo per attaccamento alla mamma, quanto perché la mamma al lavoro ci va in treno!

venerdì 20 marzo 2009

Sai mantenere un segreto?

Una volta ero una donna organizzata, se c'era da preparare un regalo, organizzare una sorpresa per qualsiasi ricorrenza pianificavo tutto per tempo.

Poi è arrivato BUH! Ma soprattutto BUH è oramai quasi un treenne ed è giusto coinvolgerlo nell'organizzazione delle sorprese, come la festa del papà di ieri. Questo impedisce di pianificare e organizzare per tempo, perché lui non concepisce preparare un regalo o una sorpresa oggi per rivelarla al festeggiato domani, eh no, va fatto tutto subito...

Ieri, uscita dall'ufficio ho comprato un mini vassoio di pasticcini, l'ho fatto incartare con carta rossa e fiocco e, arrivata a casa, mi sono fatta aiutare da BUH a sistemarlo in frigorifero all'insaputa di Mr T.

Purtroppo BUH non è ancora avvezzo all'arte di mantenere i segreti. Così, mentre preparavo il cartoncino per fare un bel disegno per il babbo, il piccolo traditore si avvicinava di soppiatto a Mr T e gli sussurrava con con aria ammiccante: Papi T... ti faccio vedere un yegalone?
Mr T ha fatto finta di nulla e ha ribattutto che preferiva aspettare che fosse mamma a decidere quando prendere il regalone...

Insomma subito dopo BUH ha fatto un bel disegno su un cartoncino: da una parte un papà sorridente con tanto di barba, dall'altra il suo bambino (anche lui con un po' di barba...).
Quando ha dato il biglietto a Mr T gli ha cantato "tanti auguri a te", perché ancora non concepisce feste diverse dal compleanno, e subito dopo ha fatto altri tre o quattro disegni che ha consegnato felice al babbo dicendogli ogni volta TANTI AUGUYI PAPA'!!

Conclusione: dovrà passare ancora un po' di tempo prima che si possa tornare a pianificare, soprattutto ora che è in arrivo anche Baby W!!

mercoledì 18 marzo 2009

Biscotti e pasta modellabile

Nelle ultime settimane in BUH è cresciuta la passione per la pasta modellabile. Soprattutto da quando la zia E. gli ha regalato un secchiello da un kg di play-doh con tanto di formine che riproducono "de moder" - "de fader" - "de boy en de ghel".
BUH adora giocarci e poi ogni tanto prepara delle torte di pasta modellabile, che però: "mi raccomando mamma, si mangia pey finta"!!

Sabato invece della pasta modellabile abbiamo impastato i biscotti, attività che come sempre ha reso BUH euforico: ha infilato orgoglioso il grembiule, ha afferrato il cucchiaio di legno e ha iniziato con impegno a mescolare gli ingredienti.

Arrivato il momento di stendere l'impasto e tagliare i biscotti a forma di cuore e stella "pianeta" (sic!), BUH si è fatto pensoso e poi ha esclamato: Mamma è divertente! E' come la pasta modellabile poi peyò i biscotti si mangiano pey davvelo non pey finta!!

martedì 17 marzo 2009

Il decalogo del papà a tempo pieno (2)

E' passata una settimana abbondante da quando ho scritto questo post. Ho ammesso di essere gelosa del tempo che avrebbero trascorso insieme Mr T e BUH, ma pian piano mi sono abituata all'idea.

Tranne la prima sera, in cui la cena del piccolo è iniziata un po' tardi, con conseguente nervosismo di BUH, tutto è filato abbastanza liscio. E devo dire che anche questa prima settimana di simil-primavera ha aiutato il nostro eroe a cavarsela bene.
Mr T si è egregiamente destreggiato tra:
  • impegni e gestione della casa al mattino;
  • Strategie di addormentamento pargolo per il riposino post-nido;
  • Attività ludiche in casa e uscite al parco giochi;
  • Preparazione della cena sia per BUH sia per noi.
Mr T se l'è cavata così bene che la mammaapprensivaisterica si è messa da parte e ieri Murasaki si è persino dimenticata di scrivere il menù per la cena.
Di conseguenza come ipotizzato da Mammamsterdam, il papà ci ha piacevolmente stupiti, con ottimi fusilli ai broccoli per BUH e con un delizioso risotto alla zucca per noi (ha trovato la zucca rovistando nel frigo e poi ha cercato la ricetta su google: il nostro ometto ha delle risorse inaspettate!!).

E poi diciamoci la verità, perché dovrei essere gelosa? Dopo un'intero pomeriggio passato con il papà, BUH mi si appiccica come una cozza sullo scoglio, e Mr T non vuole più nemmeno vederlo dipinto per il resto della serata, come dire: LA SUA PREFERITA SONO SEMPRE IO!!
:-)

giovedì 12 marzo 2009

BUH, ovvero l'elogio della lentezza

BUH non ama correre, o meglio, ama correre ma quando lo sceglie lui per gioco.
"MAMMA DAI COYYAMO!!", esclama. Poi si mette in posizione di partenza - una gamba davanti e l'altra dietro - e conta 1,2,3 viaaaa e si corre e si ride tutti insieme, che sia in cortile, al parco o lungo il marciapiedi.

BUH non ama correre, tanto che a Natale ha aperto i doni con calma, osservandoli e provandoli per bene, prima di passare al pacchetto successivo.

BUH non ama correre come concetto, le cose fatte di fretta non gli garbano, e io stessa non posso dargli tutti i torti, dato che al mattino mi sveglio quasi mezz'ora prima per poter FARE colazione invece di ingurgitare in due minuti un caffè e due biscotti come fanno tanti miei colleghi.

BUH non ama correre, e non posso dargli tutti i torti, tuttavia quando impiega 45 minuti per mangiare un piatto di pasta, ammetto che fatico a "lasciar correre", per fortuna però sono dotata di grande pazienza.

BUH non ama correre, ma quando si ingegna a trovare mille stratagemmi per ritardare il momento della nanna, un po' la pazienza la perdo, così mentre lui strilla, me ne vado in un'altra stanza e gli chiedo di richiamarmi quando sarà pronto per infilarsi nel pigiama. Cosa che generalmente avviene non più di 10 secondi dopo!!

Lunedì 9 marzo è stata la 3° giornata mondiale della lentezza. Mi ha fatto pensare a quanto soffra il piccolo BUH, ogni volta che per qualsiasi motivo ci troviamo a doverci preparare più in fretta del solito, soprattutto al mattino. Venerdì scorso è capitato e lui, per non smentirsi, è diventato isterico: ha pianto per infilare la giacca, per uscire, per entrare in auto. Alla fine ha solo tre anni e non gli è ancora facile capire certe dinamiche.
La sua mattina ideale (e ammettiamolo, anche la nostra) è quella in cui si sveglia e poi mi sveglia, esclamando: Mamma, vieni facciamo i pancake!!
Insomma quando è lui a svegliare noi, di sabato e domenica, quando cioè ce la prendiamo tutti davvero comoda, e restiamo in pigiama almeno fino alle 9.00, e poi usciamo per passeggiare e non per correre all'asilo e al lavoro...

lunedì 9 marzo 2009

Il decalogo del papà a tempo pieno (e la mamma invidiosa)

Ogni anno a marzo nonno M e nonna C si prendono due settimane di meritate vacanze.

Mr T e io siamo molto felici che i nonni riescano a staccare la spina almeno per due settimane all'anno, ma per il nostro ménage familiare è un vero e proprio sconvolgimento.
Bisogna allungare il tempo di permanenza di BUH al nido dalle 13 alle 18, uscire prima dal lavoro, preparare pasti in anticipo e quant'altro... senza contare lo sconvolgimento delle abitudini di BUH, che lo scorso anno, pur comportandosi in maniera impeccabile al nido, non faceva altro che piangere disperato non appena metteva piede in casa. Ma questa è un'altra storia, che probabilmente racconterò meglio in un'altra occasione.

Quest'anno il problema organizzazione è stato risolto in partenza, dato che, grazie alla "crisi", Mr T ha momentaneamente tempo libero a disposizione e può dedicare i suoi pomeriggi alla cura di BUH.

Io da brava madre apprensiva e che si fida poco del suo consorte, da settimane pensavo a come organizzare al meglio queste giornate, come ad esempio scrivere una lista di suggerimenti per il papà da appendere al frigorifero.

Fortunatamente poi è prevalso il buonsenso e ho preferito limitarmi ad appendere al frigorifero il menù del giorno, con relativi ingredienti e modalità di preparazione delle pietanze per la cena (l'unica cosa che proprio Mr T non può fare da solo).

Resoconto del giorno 1
Come primo giorno Mr T non se l'è cavata affatto male. Tornati dal nido lui e BUH hanno giocato con happy mais, hanno fatto merenda, fatto il riposino e cenato. BUH era davvero eccitato, tanto che dopo la lettura della buonanotte non voleva dormire e non la smetteva di raccontarmi tutto quel che gli passava per la testolina scapigliata e di farmi scherzetti a non finire.

Insomma quest'anno le vacanze dei nonni hanno rivelato un elemento inaspettato: pensando a tutto il tempo che trascorreranno insieme BUH e Mr T in queste due settimane mi sono scoperta gelosa.
Mr T è sceso dalla "corriera del lavoro" suo malgrado e ora potrà godersi due settimane di pomeriggi pieni di giochi e risate con il piccolo BUH, mentre io darei qualunque cosa per poter essere al suo posto almeno in questo frangente.

(Per questo faccio quel che posso per partecipare e ora è il caso che vada a scrivere il menù per domani sera...)

domenica 1 marzo 2009

Se tu diventi Barbamamma io divento Barbapapà...


Da qualche tempo sospettavo che si stesse avvicinando la fase edipica, ma ora ne ho la certezza...

Un esempio su tutti. L'altro giorno BUH mi ha chiamata e mi ha proposto: Mamma, giochiamo al pincipe e la pincipessa?
Quando Mr T. ha tentato di partecipare, chiedendo: e io chi sono il Re?

La risposta perentoria di BUH è stata: NO papà, tu non venire!!
...

Questa sera prima della nanna abbiamo letto La Famiglia dei Barbapapà, l'episodio in cui Barbapapà viaggia in lungo e in largo per il mondo alla ricerca di una Barbamamma.
Quando finalmente la trova, si innamorano e lui le dona un mazzolino di fiori, che lei utilizza per intrecciare la sua celebre coroncina di fiori.

A questo punto della storia il mio consueto commento è: anche quando papà e mamma si sono incontrati, si sono innamorati e papà ha regalato dei fiori a mamma.

Stasera BUH ha ribattutto: No, io ti ho yegalato i fioi, non papà...

E prima di spegnere la luce mi ha detto: Mamma, quando ti innamoi, io ti yegalo un pianto di fioi. Quando ti innamoi yaccolgo i fioi e te li yegalo... poi se tu diventi Barbamamma, io divento Barbapapà, e ti metti i fioi in testa.

Al che gli ho subito domandato: Ma se io divento Barbamamma e tu diventi Barbapapà, Mr T. chi diventerà?

E lui con nonchalance, e senza un istante di esitazione, ha risposto: Papà diventaaaa, Barbalalla!!
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