lunedì 27 aprile 2009

Una festa lunga una settimana

Quest'anno BUH è stato molto fortunato.
A tre anni ha avuto 3, dico 3, feste di compleanno.

La prima il giorno del suo compleanno: una torta e una sorpresina al volo prima che la mamma partisse per Amsterdam.

La seconda al ritorno da Amsterdam: insieme alle "zie" con cui mamma aveva fatto il viaggio, il marito di una di loro e il loro piccolo che è un grande amico di BUH.

La terza (e ultima sia chiaro!) ieri: questa è stata la vera festa di compleanno che, tra gli invitati, contava la sua amica del cuore G.
BUH e io abbiamo passato due giorni a studiare e preparare una torta "mostruosa", con tanto di piccoli mostri al seguito:
Oltre alla preparazione dell'impasto, il piccolo BUH si è prodigato a spalmare la panna colorata, ma soprattutto a distribuire le codette di zucchero e la liquirizia, con cui abbiamo fatto occhi, lingue e spuntoni vari.

Non so da dove mi sia arrivata l'ispirazione per una torta così, forse da quel caffè ad Amsterdam, purtroppo non ricordo il nome, che fa da vetrina alle creazioni coloratissime e ultra-kitsch di un laboratorio di pasticceria che produce torte per ogni occasione!!
Torte di qualsiasi colore ci si possa immaginare, anche viola con le piume di pavone, arancione o rosa shocking.
In quel caffé è stato soprattutto divertente osservare i bambini che si accingevano a scegliere la loro fetta di torta: una bambina ha impiegato mezz'ora a scegliere tra una torta arancione e una verde prato con i fiorellini. La sua sorellina di circa tre anni invece è rimasta davvero delusa quando, passando un dito sul modello di torta sul loro tavolo, ha scoperto che non era commestibile.

E devo dire che proprio in quel caffé ho gustato una torta di mele davvero squisita. Buona come non ne mangiavo da tempo...

Comunque, decorazione a parte, voglio condividere con voi la ricetta della ciambella che ho usato come base per il serpentone: le dosi vanno bene per uno stampo da ciambella da 20-24 cm, oppure due stampi da 12-14cm.

Ingredienti:
3 uova
200 gr farina
200gr zucchero
300 gr ricotta
1 bustina di lievito
buccia grattugiata di un'arancia

Preparazione:
Amalgamate i tre tuorli e lo zucchero, aggiungete la ricotta e poi a poco a poco la farina setacciata insieme al lievito. Aggiungete la buccia grattuggiata dell'arancia e alla fine incorporate gli albumi montati a neve ben ferma.

Versate l'impasto nella tortiera imburrata e infarinata e fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa.

La torta rimane soffice anche per tre/quattro giorni.

domenica 19 aprile 2009

TRE anni TRE




Caro BUH che venerdì hai compiuto tre anni, proprio TRE!

Tu che ormai ti addormenti da solo nel tuo lettino, anche se qualche volta ancora sgattaioli nel lettone se ti svegli di notte.
Tu che nei giorni di festa ti vesti come un ometto e indossi camicia e cravatta: perché la nonna ha fatto "piopio bene a comprarmi questa camicia elegante!!"
Tu che nel week-end ti svegli all'alba per preparare i pancake con lo sciroppo d'acero.
Tu che mi abbracci e mi riempi di baci ogni sera, facendomi dimenticare la stanchezza della giornata.
Tu che sei stato bravissimo in questi quasi due giorni col papà e al telefono mi hai solo chiesto: "Mamma, dove stai andando? Quando tonni potti lo zio Ali, la zia Effe, la zia E e il mio amico Lollix? E poi mangiamo la torta e ci sono tanti legali?"

Sono passati tre anni eppure quando arriva il 17 aprile non posso fare a meno di ricordare il giorno della tua nascita, soprattutto ora che sta per arrivare la tua sorellina Baby W.

Era il pomeriggio del 13 aprile, mi si ruppero le acque e andammo in ospedale: avevo qualche leggera contrazione e l'ostetrica aveva rilevato una dilatazione di 2cm.
“Sicuramente non stanotte – ci disse – ma per domani pomeriggio il vostro piccolo dovrebbe arrivare”.
Mr T mi accompagnò in camera e se ne tornò a casa eccitato all'idea che il giorno dopo avremmo conosciuto il nostro bambino.
Al risveglio però non avevo più nemmeno una lievissima contrazione e così fu fino alla domenica sera, quando ne sentii tre o quattro, ma del tutto irrilevanti. Continuavo soltanto a perdere liquidi, ma dato che la rottura era laterale il liquido faceva in tempo a riformarsi, quindi nulla di fatto.

All'alba del lunedì fui svegliata da una contrazione un po' più forte e subito pensai: FINALMENTE CI SIAMO!!!
Le contrazioni arrivavano ogni 15-20 minuti e durante il monitoraggio delle 8.00 l'ostetrica mi aveva detto di non farci caso, perciò mi ero già preparata ad aspettare fino alla sera o alla notte seguente per abbracciarti, ma...

Intorno alle 11.30 le contrazioni arrivavano ogni 5minuti e alle 12.00 andammo in sala travaglio a fare un monitoraggio.
Tadàaa!! Niente da fare, là le contrazioni tornavano ogni 10minuti, perciò alle 13.15 circa l'ostetrica mi disse: "Signora lei non è in travaglio (?), manca ancora del tempo. Vada in camera e si faccia una doccia calda, vedrà che la situazione si calma e potrà aspettare tranquillamente il vero travaglio!!”.
Nella doccia quasi non mi reggevo in piedi per il dolore delle contrazioni, ma fiduciosa, non mi preoccupavo di nulla, mancava ancora tanto!!
Invece alle 13.40 le contrazioni arrivavano ogni 2 minuti, e dopo cinque o sei di queste contrazioni dissi a Mr T: "Su fai qualcosa io devo spingere!!".
Ci portarono di corsa in sala travaglio con la sedia a rotelle.
I dolori erano diventati forti ma sopportabili, così convinta dalla precedente ostetrica che mancasse ancora del tempo dissi subito che desideravo l'epidurale. L'ostetrica si limitò a sorridermi rassicurante e poi mi disse: “Signora lei è dilatata di 9 cm, non sente il bisogno di spingere?”
“Beh, in effetti si...”
“Allora alla prossima contrazione se vuole spinga pure ormai ci siamo”
Dopo le prime due-tre spinte spuntò il primo ciuffo di capelli e... con tre spinte tre uscirono la testa, le spalle e poi tutto il resto!!
Eri tutto rosso e con la faccia schiacciata, ma riuscii soltanto a dire: Come sei bello!!

Di quel giorno sono due le cose che ci sono rimaste più impresse una per ciascuno.

Io ho ancora vivida in mente la voce dell'ostetrica che mi chiede se voglio toccare i tuoi capelli appena spuntati: in quel momento ho pensato che fosse fuori di testa e che avevo ben altro a cui pensare, ma mi limitai a risponderle con il massimo della moderazione che mi consentiva il momento: "NO GRAZIE".

Tuo padre invece quando ricorda il parto non fa altro che ripetere: E pensate che quando l'ostetrica mi ha chiesto se volessi tagliare il cordone, Murasaki mi ha detto (fresca come una rosa) - dai passami la videocamera che ti riprendo!!

giovedì 16 aprile 2009

Domani BUH compie tre anni, e per festeggiare...

Domani il nostro BUH compie tre anni... e per festeggiare adeguatamente ho deciso di prendermi una vacanza!! L'ultimo assaggio di libertà che potrò godermi prima di ritrovarmi di nuovo semi-blindata per almeno un annetto.

Domani pomeriggio lascio il piccolo BUH e Mr T e parto per Amsterdam con E ed F due delle mie coinquiline dei tempi dell'università!!

Questo viaggio lo stavamo progettando da mesi e a causa della mia gravidanza abbiamo dovuto anticipare... all'inizio ero titubante sarebbe stata la prima volta in cui avrei lasciato BUH per due notti consecutive, ma alla fine mi sono lasciata convincere... andiamo a trovare Perfy un'altra amica dell'università che vive in Olanda ormai da quasi 10 anni: non vedo l'ora!!

Tutto è programmato: aereo domani pomeriggio, passeggiate per Amsterdam e cena fuori sabato e domenica saremo di ritorno per pranzo.

Verranno a prenderci il marito di F e il loro nano (grande amico di BUH) e poi tutti insieme a casa nostra per festeggiare il compleanno di BUH.

Devo dire che finora non mi ero sentita in colpa (nonostante gli sforzi dei colleghi che mi davano della madre snaturata) ma ovviamente BUH ieri si è ammalato e ha la febbre che va su e giù e un gran raffreddore e ora qualche dubbio me lo pongo: Farò bene? Farò male?

Per lo meno dopo le due settimane di full immersion dello scorso marzo, so che posso affidarlo con tranquillità a Mr T e che se la caveranno benissimo anche senza di me!!

...almeno spero...

mercoledì 8 aprile 2009

Lettino o lettone?

E' notte fonda, casa Murasaki è immersa nel sonno, quando a un tratto: AAAAAHHH!!
Un urlo si leva nella notte Mr T e io non facciamo in tempo a renderci conto di cosa stia accadendo che già si sente il rapido avvicinarsi dei passettini di BUH. Il piccolo piange disperato e inizia ad arrampicarsi sul letto, ma quando sente la voce di Mr T che cerca di rassicurarlo grida: NOOO BUTTO PAPA'!! MI HA MESSO IL FUOCO!! (indicandosi l'occhio).

Questo avveniva una notte dello scorso dicembre in cui (incautamente direi), per consolare il piccolo BUH dal suo primo vero e vivido incubo, decidemmo di tenerlo a dormire con noi nel lettone.

Da allora, sempre più frequentemente, fino ad arrivare a tutte le sante notti, BUH ha deciso di alzarsi a un orario variabile tra le 2 e le 5 e venire a dormire nel lettone.
Finché la pancia lo ha permesso ho cercato di riportarlo nel lettino quando possibile, ma poi non ce l'ho più fatta.
Eh si avete letto bene, perché la questione "BUH nel lettone" sembra passare inosservata per Mr T, che spesso si accorge di avere un terzo incomodo nel letto solo verso le 5.30/6.00. Quando ormai non ha più senso riportarlo nella sua cameretta.

Insomma le ho provate tutte anche i tentativi di ipnosi prima di metterlo a nanna: BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone - BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone - BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone - BUH se ti svegli chiama mamma, non venire nel lettone.

La prima volta ha funzionato, quando poi si è reso conto che lo rimettevo a dormire nel lettino, non si è più fatto abbindolare!!

Una decina di giorni fa, finalmente, la sorpresa: per una notte intera ha dormito da solo nel suo lettino. Abbiamo pensato a un'eccezione, poi due giorni dopo la cosa si è ripetuta e dopo un giorno di nuovo.
A quel punto ho tentato una nuova tattica. Ogni volta che dorme per tutta la notte nel lettino gli faccio un sacco di complimenti e negli ultimi 5 giorni ha dormito per ben 3 notti nel lettino. Non solo. Quando si sveglia nel lettino corre da noi esultante autoincensandosi: Mammaaaa sono stato bavissimo! Ho dommito da solo nel lettino!!

Insomma di strada da fare ancora ce n'è, ma stiamo migliorando. Certo, lui quando può cerca con ogni scusa di convincermi addirittura a farlo addormentare nel lettone. L'ultimo esempio l'altro ieri sera:
- Mamma quando la tua pancia diventa gossa gossa e non puoi sederti nel lettino... alloa andiamo a fare la nanna nel lettone che è più grande?

lunedì 6 aprile 2009

BUH aveva ragione...

Avevo il sospetto che BUH e Baby W avessero stabilito una sorta di comunicazione telepatica, ma non volevo crederci.

Da quando ha avuto il solo sospetto che nella pancia di miamamma ci fosse qualcuno in arrivo, BUH non è stato sfiorato dal minimo dubbio: quel qualcuno era una solellina!!

All'inizio mi pareva bizzarro, ma lui ne era proprio convinto, a dire la verità anch'io sospettavo che questa volta sarebbe stata una femmina, ma sopprimevo il mio istinto presa com'ero dal desiderio che arrivasse un altro maschietto: perfetto compagno di giochi per il nostro bambino...

Intanto tutte le persone che mi capitavano a tiro di pancia si esibivano in mille previsioni, basate sulle più note tradizioni popolari:
- hai la pressione bassa? E' femmina!
- La forma della pancia è a punta? E' Maschio!
- Ma noo non vedi che è proprio tonda? E' sicuramente femmina!
- Ma come non hai fatto la prova del tappo, dell'anello, della sedia etc etc etc?

Per fortuna qualcuno ha inventato le ecografie, così qualche giorno fa abbiamo fugato ogni dubbio e ormai gli unici commenti che sento sono i seguenti:

Il primo è un maschio? Allora meglio che sia una femmina, sai le femmine ti restano vicine, i maschi se ne vanno... (si dillo a mia madre, tre figlie e tutte a centinaia di km di distanza) ... e poi è perfetto così fai la coppia no?
Mi chiedo come mai risulti incredibile ai più che io avrei preferito un altro maschio, ma questa è un'altra storia e sto andando fuori tema.

Ebbene si: Baby W è una bambina, la ginecologa ci ha mostrato con certezza (a detta sua, ma diciamo che ci fidiamo) che si tratta di una bambina.

E qui torniamo al punto iniziale: da cosa nasceva la certezza di BUH? Era talmente convinto che si trattasse di una solellina, che quando abbiamo cercato di spiegargli che avrebbe potuto anche essere un fratellino lui ha spiegato così l'eventualità: va bene, ma dalla mamma c'è una solellina, il fatellino è dal papà!!

Insomma nella pancia di mamma poteva esserci soltanto una sorellina, una sorellina che, non appena sente piangere o strillare il suo fratellone, subito si mette a scalciare in segno di protesta.

A questo punto mi chiedo: se il sodalizio tra fratello e sorella inizia già da ora, cosa dobbiamo aspettarci per quando saranno abbastanza grandi da mettersi a fare comunella tra di loro?

domenica 5 aprile 2009

Mamma, facciamo i pancake?

E' domenica (ma potrebbe essere sabato), sono circa le 7.00 del mattino e casa Murasaki è ancora immersa nel silenzio, quando all'improvviso si sentono dei passettini leggeri che si fermano in prossimità del nostro letto. Naturalmente è BUH che chiede con voce piena d'entusiasmo: MAMMA FACCIAMO I PANCAKE?

Il sabato e la domenica, quando abbiamo tempo e siamo più rilassati BUH e io ci dilettiamo a preparare una colazione a base di pancake. Certo che ora, con la pancia sempre più grossa, sono più affaticata, ma se me la sento mi alzo subito insieme a lui e iniziamo la preparazione.

BUH mescola con la frusta a mano 1 tuorlo d'uovo insieme a 1-2 cucchiai di zucchero di canna.
L'albume lo mettiamo in una tazza capiente e, un po' per uno, lo montiamo a neve con il frullino a manovella (BUH si diverte un mondo) e lo mettiamo da parte.
Nel frattempo io inizio a versare con il cucchiaio 70gr di farina nel composto uovo/zucchero e, mentre BUH continua a mescolare con la frusta, verso dal misurino anche 100 ml di latte.
Alla fine, BUH mi passa la frusta e mentre io mescolo, lui versa col cucchiaio l'albume montato a neve.

Quando l'impasto è pronto, io scaldo la padella antiaderente e inizio a cuocere i pancake e preparo il té.

A questo punto BUH sa che è l'ora di svegliare con dolcezza il papà così prende la rincorsa e si lancia a volo d'angelo su Mr T ancora semi addormentato gridando felice: PAPA' ABBIAMO FATTO I PANCAKE!!

Queste dosi sono per circa 7 pancake(ne prepariamo pochi perché Mr T non apprezza molto). BUH li adora, forse perché "li prepara lui"...
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