mercoledì 30 giugno 2010

Il cuoco, il gelataio e... il "dipintaio"

Non è un segreto che il piccolo BUH! nutra una piccola passione per la cucina.

Ormai è in grado di impastare da solo pancake, ciambelle e waffel, e adora impiastricciarsi le mani in cucina sin da quando aveva all'incirca 18 mesi.

Perciò non ci siamo stupiti più di tanto il giorno in cui alla domanda "Cosa farai da grande?" non ha mostrato alcuna esitazione prima di rispondere: Il cuoco!!

Avevamo appena letto un libretto che descriveva alcuni tra i più comuni mestieri che fanno parte dell'immaginario dei nostri piccoli: il dottore, il pompiere, il cuoco, lo scienziato, il clown eccetera...

Niente però lo affascina come la magia che trasforma l'albume in una divertente schiuma bianca, che combina e trasforma gli ingredienti in qualcosa di nuovo, che fa sparire la farina mentre si amalgama con le uova sbattute in un composto che si arricchisce pian piano di odori e sapori diversi.
E' così orgoglioso quando passa le verdure con il passino, schiaccia le patate
lesse con lo schiaccia patate, annuncia con grande competenza a Mr T: l'aglio non si mangia, si usa solo per dare il profumo!!
Che poi si dimostra persino più competente di me, dato che io il termine profumo non l'ho mai usato, al massimo gli avrò detto "sapore"!

Comunque nelle ultime settimane, in particolare dopo la nostra vacanza al mare, le sue aspirazioni si sono ampliate.

Al mare BUH! ha conosciuto un gelataio di Trento e durante i giochi con l'animatrice ha riscoperto la pittura con gli acquerelli (BUH ha sempre adorato dipingere), così qualche sera fa, a cena, ha dichiarato solennemente:

"Io da grande farò il cuoco ... però anche il gelataio e il "DIPINTAIO"!!

venerdì 25 giugno 2010

BUH! e l'entomologia (2)


BUH!: Mammaaa, c'è un insetto sull'armadio!

[accorro per il solito rituale che prevede di prendere l'insetto con un fazzolettino e liberarlo in terrazza]

Murasaki: BUH! ma l'insetto è spiaccicato sull'armadio... sei stato tu?
BUH!: [con naturalezza] Sì, cerrto!
Murasaki: ma amore non si fa, povero insetto. E' come se arrivasse qui un dinosauro e ti schiacciasse con una zampa gigante. Tu non saresti felice, vero?
BUH!, visibilmente intristito, scappa a nascondersi dietro la lavatrice. Allora lo raggiungo per spiegargli meglio.

Murasaki: Ma come mai lo hai schiacciato? Sai che anche gli insetti soffrono come noi se si fanno male, e noi non vogliamo fare male a nessuno. Ti ricordi cosa facciamo insieme quando troviamo un insetto in casa?
BUH!: Si. Lo pottiamo fuoli (la erre non è ancora del tutto assodata nel suo eloquio) e lo liberiamo...
Murasaki: Allora mi prometti che la prossima volta che incontrerai un piccolo insetto, mi chiamerai e lo porteremo fuori insieme?
BUH!: Sì.

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[Qualche ora dopo]

BUH!: Mammaaa, c'è un insetto!!
Murasaki: Non preoccuparti è solo una mosca, la portafinestra è aperta e tra poco volerà fuori, non ci dà nessun fastidio... E poi, ti ricordi che gli insetti non si schiacciano, vero?
BUH!: [orgoglioso di conoscere la risposta giusta!] Certo, perché altrimenti arriva un gigante e mi schiaccia!!
Murasaki: ...

martedì 22 giugno 2010

Sorellina e la vacanza al mare

Certo, il punto di vista di Sorellina non poteva mancare.
Ormai anche lei sta crescendo e, a dieci mesi e mezzo manifesta con sempre maggiore veemenza il suo carattere, i suoi gusti, le sue inclinazioni.
Innanzitutto, in quanto femmina e secondogenita, dimostra un maggior senso pratico e un miglior spirito di adattamento rispetto a BUH! Da subito ha gradito le pappe preparate in albergo e ancor di più i pezzetti di pesce e quant'altro riusciva a sottrarre ai piatti intorno al suo e non ha avuto alcun problema a fare la nanna in un lettino non suo.
In secondo luogo, in quanto femmina e secondogenita, ha fatto subito in modo con i suoi occhioni profondi di conquistare i vicini di tavolo al ristorante e i vicini di ombrellone in spiaggia, tanto che facevano a gara per offrirsi di tenermela un attimo mentre preparavo le borse per tornare in camera.
In terzo luogo, in quanto femmina e secondogenita (no questo soltanto in quanto femmina), ha subito dimostrato una spiccata inclinazione verso musica e danza, così mi era quasi impossibile tenerla mentre, al momento della baby-dance serale, lei si dimenava saltellando forsennatamente, batteva le mani e cantava a squarciagola.
Da un punto di vista materno è stata una settimana meravigliosa e Sorellina ha concentrato in quei giorni alcuni progressi fondamentali della sua vita di bimba come riuscire a sedersi da sola, alzarsi in piedi da sola tenendosi a un mobile e tentare i suoi primi passi aggrappata forte alle nostre mani.

Mi sento però di spezzare una lancia in favore di BUH! Mentre lui al mattino dormiva fino alle 7.00 anche 7.30/8.00 la piccola teppista si svegliava al massimo alle 6.30 complice l'esposizione a Est della camera.
Così, a turno, io e Mr T uscivamo di soppiatto dalla stanza per portarla a passeggiare sulla spiaggia e per lasciar dormire il fratello maggiore e, a turno, l'altro genitore.
Naturalmente dopo 10 minuti 10 di passeggiata nella fascia, il suo corpicino si faceva molle molle e lei iniziava a russare, ma vi pare?

lunedì 21 giugno 2010

BUH e ... la vacanza al mare

Perché in vacanza, mica ci siamo andati soltanto io e Mr T!

BUH ha aspettato con ansia questa vacanza. E' bello, ora che è più grande, preparare i viaggi insieme a lui, fare progetti, pensare a cosa faremo e vedremo durante la vacanza.
Uno dei momenti salienti della preparazione consiste nel decidere insieme che libri o giochi portare: è come un terno al lotto, dato che poi, una volta a destinazione BUH chiederà inevitabilmente qualcosa che è rimasto a casa, nella sua cameretta!!
Per fortuna (anche se non richiesti) non abbiamo dimenticato di portare la principessa Aurora e il pupazzo di Darth Vader, i suoi compagni della buonanotte. Aurora è la sua adorata principessa con la coda di cavallo, ma Darth Vader è così cattivo che tiene lontani i mostri e i brutti sogni con la sua spada laser!!

Tornando alla vacanza, il piccolo BUH ha avuto bisogno di due giorni di adattamento in cui ha mangiato pochissimo e ha fatto mille capricci principalmente perché: ha scoperto che la zia Romagnola non alloggiava nel nostro albergo, e che Mr T aveva dimenticato il caricabatterie del pc portatile (impedendo la visione dell'abituale puntata delle Winx prima di cena).
Alla fine l'amica di mamma zia Romagnola (che abitando vicino al mare giustamente non era in albergo con noi) l'abbiamo incontrata quattro volte di cui una la sera stessa del nostro arrivo e Mr T ha procurato un caricabatterie di fortuna perciò BUH si è poi lasciato andare.
Ha passato intere mattinate a giocare sulla spiaggia con gli altri bimbi e con l'animatrice e ha fatto prestissimo a dimenticarsi di noi:
"Mamma puoi andare, io sto qui con Claudia a dipingere";
"Mamma perché non vai? Io gioco qui con Claudia";
"Mamma non è ancora arrivata quella maestra che ci fa giocare?"
Alla festa dello zucchero filato ha persino lasciato che Claudia gli dipingesse tutto il viso, e ne era orgogliosissimo.

Ma una volta non si doveva arrivare alle soglie dell'adolescenza perché i figli snobbassero i genitori in vacanza?!

giovedì 17 giugno 2010

Mr T e la vacanza al mare

Questa settimana al mare era programmata da circa due mesi, da quando cioè la Direzione aveva convocato a turno i dipendenti per invitarli a smaltire entro giugno parte delle ferie arretrate ...
Che meraviglia!! - ho subito pensato - una volta tanto una bella settimana di vacanza a inizio estate, questa sì che è una bella notizia.
Purtroppo, però Mr T era tutto intento nell'organizzazione della sua nuova attività, definizione del contratto per il locale, programmazione dei lavori per ristrutturarlo e renderlo un ufficio perfetto (o almeno più presentabile in ottica "cliente" della stanza che gli hanno messo a disposizione Nonno M e Nonna Bea).
Da egoista quale sono sempre stata, non intendevo sprecare a casa, magari spezzettandola, la settimana di ferie, così ho deciso di invitare Nonna Bea a trascorrerla con me e i due nanerottoli sulla riviera romagnola.
Detto fatto. Abbiamo prenotato per la seconda settimana di giugno un delizioso albergo con accesso diretto alla spiaggia privata, animazione per BUH e - soprattutto - un ristorante attrezzato per preparare passati di verdure, pastine, frullati di carne e tutto il resto necessario per le pappe di Sorellina.

La partenza era sempre più vicina e Mr T manifestava sempre più segni di stress causati da: ritardi nell'avvio dei lavori, architetti poco flessibili, estremo perfezionismo e pignoleria del Nonno M che segue i lavori con la mia dolce metà.
I segni dello stress sono stati sia fisici (un'enterocolite acuta che ha abbattuto il nostro per oltre una settimana), sia mentali (nervosismo latente riversato sul malcapitato BUH...) e pian piano mi hanno convinta a portarci Mr T sull'Adriatico con noi.

Mr T non era convinto: Come faccio? Ho da lavorare... troppe cose da fare...

Allora ho deciso di ricorrere (come sempre quando voglio convincerlo a fare qualcosa) all'aiuto dei nonni, così, dopo una passeggiata con loro, Mr T mi chiede: Ma allora vuoi che venga Nonna Bea o che venga io al mare con voi?
E io subdola: Ma tesoro se ho invitato Nonna Bea è perché sono felice di andarci con lei, ma ti ho visto così stanco e affaticato negli ultimi tempi... [non potevo sottolineare che tanto i lavori non sarebbero iniziati prima di luglio e che era perfettamente inutile che lui restasse a casa]
Mr T: umpf... umpf... allora cercherò di organizzarmi questa settimana in modo da venire con voi...

Così alla fine Mr T è venuto con noi. Siamo riusciti a rilassarci nonostante le levatacce imposte da Sorellina e nonostante le corse sulla spiaggia e i tuffi continui pretesi da BUH.
Ci siamo coccolati e amati come non facevamo da troppo tempo e finalmente, tornando a casa, Mr T ha ammesso che questa interruzione ci voleva davvero e che, ma questo non lo direbbe mai, avevo ragione io!!

martedì 15 giugno 2010

Murasaki e la latitanza dal bog (2)

Anche se scrivo poco non è che ho perso interesse nel blog, è solo che di sera crollo addormentata.
Da qualche tempo penso alla possibile soluzione e l'unica che mi è venuta è di usare la pausa pranzo per dedicarmi al blog almeno un po'... sono pazza?
Non so.
Come massaia sono talmente inetta che a casa non riesco a ritagliarmi il minimo spazio per dedicarmi al blog, mi lascio letteralmente trascinare e travolgere da tutte quelle piccole attività quotidiane che gravitano intorno ai piccoli al mio ritorno a casa: fermarsi mezzora al parco durante il tragitto verso casa, preparare la cena per tutti, far mangiare Sorellina, dedicare qualche coccola a BUH, fare il bucato, stendere i panni, ritirare i panni, preparare tutti per la nanna e poi... e poi BUH pretende che mi sieda ai piedi del suo letto mentre si addormenta e immancabilmente mi addormento anch'io!!

Per questo motivo rinunciare qualche volta alla pausa pranzo mi pare la soluzione migliore, almeno qui al lavoro sono io, e non i miei piccoli teppisti, a decidere come organizzare il mio tempo.

Dovevo parlare della nostra settimana di vacanze al mare, ma la pausa pranzo è finita, perciò rimando a domani.
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