martedì 4 giugno 2013

La scuola sta per finire: bilancio del primo anno di scuola primaria

Premetto che questo post, prima l'ho scritto e riscritto mille volte nella mia testa, poi l'ho scritto e riscritto sul monitor del pc. Ci ho messo tanto, perché si tratta di un argomento complesso, soprattutto a livello emotivo, perciò scusate se in alcuni passaggi ci sarà un po' di confusione. 


La nostra avventura alla scuola primaria era iniziata così: con una colazione speciale e un grandissimo entusiasmo da parte di tutta la famiglia. Primo fra tutti, naturalmente, BUH.

Era entusiasta di incontrare i nuovi compagni e le maestre che lo avrebbero condotto verso nuove conoscenze, verso la lettura (che già aveva iniziato a sperimentare da solo), la matematica di cui era sempre stato curioso, le scienze, la storia... e all'inizio tutto sembrava andar bene.

Poi, dopo qualche settimana, è arrivata la doccia fredda, il primo colloquio con le maestre:
"BUH è un bambino molto intelligente, ingegnoso e creativo (si vede dai disegni che fa), è tra i pochi bambini che già hanno imparato a leggere e soprattutto capisce ciò che legge, ma SPRECA letteralmente il suo talento a causa del suo comportamento in classe... Dovete capire che noi arriviamo alla fine della giornata stremate dal suo comportamento".
Come vi avevo già raccontato, noi eravamo rimasti senza parole, non riconoscevamo nostro figlio nelle parole delle maestre. Faceva il buffone, cercava in ogni modo di attirare l'attenzione dei compagni durante le lezioni, turbando, in questo modo l'equilibrio della classe.

Poi c'era stato il colloquio di fine quadrimestre. I voti erano ottimi, tutti otto e nove tranne un sette in storia, ma il voto sul comportamento era "sufficiente".
"Certo. Il bambino nell'ultimo mese è migliorato un pochino, ma noi dobbiamo valutare l'intero quadrimestre, non potevamo dargli un voto più alto!!"

E va bene... abbiamo ingoiato l'ennesimo rospo e abbiamo di nuovo dichiarato la nostra massima disponibilità a collaborare con le maestre.
Abbiamo continuato a impegnarci tantissimo per aiutare BUH anche portandolo di nostra iniziativa da una psicoterapeuta infantile, siamo stati disponibili a incontrare e confrontarci con le maestre anche più volte rispetto ai canonici 3-4 incontri annuali, ma nonostante le nostre buone intenzioni (leggete QUI) le cose sono precipitate.

E non parlo da madre iperprotettiva, sappiamo bene quanto possa arrivare ad essere esasperante BUH. Io e Mr T ci siamo posti tante domande e ci siamo messi in discussione noi stessi prima di giudicare l'atteggiamento delle maestre. Ne abbiamo parlato con la psicologa e con tante brave maestre che abbiamo la fortuna di conoscere e ci ha confortati sapere che forse non stavamo vaneggiando.

Al colloquio di metà aprile il giudizio su BUH era il seguente: "BUH è un bambino molto intelligente e creativo, ma le sue capacità di concentrazione sono estremamente ridotte. Certo, quando riesce a concentrarsi dà risposte geniali, o completa le frasi quando la maestra di matematica spiega, ma subito dopo torna a distrarsi e a fare altro. Per questo abbiamo deciso di mettere il suo banco dove lo vedete, sotto la lavagna".

Sì. BUH è stato isolato, non solo dai compagni di classe,
ma anche dalla vigilanza diretta delle  maestre.
Vi sembra che questa posizione possa incentivare la concentrazione? Provate a immaginare i suoi pensieri:
"Chissà cosa stanno facendo i miei compagni dietro di me... aspetta un attimo che mi giro a guardare... guarda un po' che bello quel disegno appeso al muro... ma cos'è questo rumore che sento fuori dalla porta? E com'era quel passo di danza per il saggio? Aspetta un attimo che adesso lo provo per vedere se l'ho imparato..."

RISULTATO: nel mese in cui è stato tenuto in quella posizione il suo comportamento in classe è persino peggiorato! Naturalmente non abbiamo la certezza che il peggioramento sia dovuto a quello, ma di certo non lo ha aiutato.

Abbiamo persino proposto alle maestre un colloquio con la nostra "esperta"* (dato che più volte ci avevano chiesto la sua opinione) perché potesse capire la situazione di BUH in classe senza il nostro filtro emotivo e suggerire qualche strategia alternativa.
Ci sembrava una proposta sensata, ma le maestre si sono rifiutate di farlo se non alle loro condizioni e orari, quindi nessun incontro di persona, ma nemmeno un colloquio telefonico, prima adducendo ragioni di privacy e poi (alla nostra proposta di presenziare alla telefonata fornendo un'autorizzazione scritta) perché:
"Noo al telefono meglio di noo. E poi è stata una vostra decisione di rivolgervi a un'esperta, non siamo state in alcun modo noi a suggerirvelo! Fateci avere una relazione scritta con dei suggerimenti, è la cosa migliore [per noi]".

Come se una relazione scritta avesse la valenza di una ricetta medica: Fate così e la situazione si risolverà... Se già avevamo scarsa fiducia nell'approccio delle maestre, a questo punto eravamo senza parole. Lo era anche la psicoterapeuta a cui non era mai capitato in trent'anni di lavoro che delle maestre non fossero disponibili a un confronto per provare ad aiutare insieme un piccolo alunno in difficoltà. 
Soprattutto perché collaborare tutti insieme per migliorare la situazione sarebbe di beneficio per tutta la classe e non solo per nostro figlio (anche se naturalmente a noi interessa prima di tutto la sua serenità).

Abbiamo fatto insieme tante valutazioni e alla fine abbiamo deciso di trasferirlo in una sezione con modulo da 30 ore. In questo modo passerà a scuola soltanto due pomeriggi alla settimana e negli altri giorni potrà dedicarsi ad attività che lo attraggono di più e che gli permettano di esprimere meglio la sua grande creatività: ad esempio continuando con la danza e provando un corso di musica d'insieme (visto che da mesi mi chiede di provare a suonare e imparare le note musicali).

Insomma, teniamo le dita incrociate e speriamo che crescendo le cose vadano un po' meglio!!

 *Che pare che a scuola dire psicologo non sia politically correct.

26 commenti:

  1. Oh ma poveri, chissa' che stress!
    Ma quindi che dice la vostra esperta? Sicuri che non potrebbe dare qualche suggerimento pratico, che certo, non e' il massimo e sono fuori conetsto, ma magari meglio di niente?
    E che Buh e' troppo avanti, e' un genio incompreso!! :-)

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    1. Qualche suggerimento lo abbiamo trasferito alle maestre, ma è naturale che non parlando direttamente con loro per la psicologa è più difficile, può dare dei consigli in generale, non sulla situazione specifica, perché lei non vede com'è il bambino in classe...
      E come dicevo nel post quello che le raccontiamo noi è comunque filtrato dal nostro coinvolgimento emotivo...

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  2. Senti, non per fare la rompicocomeri, ma a me sta storia delle maestre che 'è sempre disattento, non si concentra e ciao', mi puzza sempre: avete provato a pensare alla dislessia? Come va quando ripete le cose studiate? Memorizza? E' ordinato, ovvero i quaderni sono ordinati?
    Siccome ho visto tanti, ma tanti, ma tanti di quei casi di maestre imbecilli che etichettano come ingestibile o farfallone un bambino dislessico, adesso ho la fobia!
    Scusami, sai, se intervengo, ma non volevo lasciare intentata la cosa.
    Un abbraccio e: siete stati grandi ad affrontare la situazione. Non so se saprò mantenere la stessa lucidità, l'anno prossimo. ***

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    1. Ma figurati mammafelice, non sei una rompicocomeri, anzi...
      Non crediamo che sia dislessico: legge e scrive perfettamente e in modo molto ordinato sia in stampatello sia in corsivo. Non ha alcun problema a memorizzare testi o a spiegarsi... e infatti anche nelle verifiche finali di italiano ha preso il massimo dei voti in tutte le schede.

      Abbiamo chiesto alla psicologa se sia il caso di fare dei test specifici per il deficit di attenzione o iperattività, ma lei per il momento preferisce aspettare.
      Per adesso stiamo facendo insieme un grandissimo lavoro sul controllo del comportamento, ma è davvero difficile e frustrante.

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    2. Mi piace questa psicologa :)
      Questo deficit di attenzione secondo me è stato usato impropriamente per etichettare i bambini che fanno... i bambini. Sai, quelli che in effetti la scuola è una noia. Non riesco a dargli torto, anche se so che come genitori non possiamo dirlo ad alta voce ;)

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    3. Anche a me! E pensa che devo ringraziare GB di runningformommies per avermela consigliata :-)
      La community che gravita intorno al Social Family Day è una continua fonte di ispirazione e mutuo-aiuto tra mamme!!

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    4. Oddio Barbara, mi hai messo un dubbio con la dislessia su figlio 2, adesso controllo anche questa. A noi ha aiutato molto la coach che sta lavorando con lui sulle emozioni (fondamentalmente gli sta facendo scoprire che il modo di accettare una situazione che gli piace poco dipende tutto da lui: se gli arriva una pallonata sulla schiena e lui pensa: tutti mi odiano e lo fanno apposta si incazza, soffre, reagisce male e gli altri reagiscono male di conseguenza. Se pensa invece: magari gli è sfuggita la palla, intanto non si incazza e non si sente attaccato e quindi può chiarire con serenità e facendo valere le sue ragioni. Io poi non dormo, mangio compulsivamente eingrasso per il nervoso, speriamo bene

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  3. Secondo me, semplicemente, Buh si annoia. Mi sembra eclatante. E' creativo, sa già leggere, insomma, la lezione preconfezionata a lui sta stretta. L'ideale sarebbe coinvolgerlo, valorizzarlo con compiti di responsabilità, fargli affiancare i compagni in difficoltà, magari pensare a qualche attività di laboratorio che alle elementari non può che far bene (porterei io i miei "grandoni" a far lezione nel prato, potendo!). Vi auguro di trovare insegnanti più flessibili e sensibili.

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    1. Guarda, quando abbiamo suggerito alle maestre di affidargli un compito di responsabilità: ci hanno risposto che ci sono anche altri bambini con le loro esigenze in classe e che gli incarichi vengono dati a rotazione...

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    2. A me questa cosa preoccupa parecchio: io non volevo assolutamente che Dafne imparasse a leggere e scrivere prima del tempo, ma lei ha imparato da sola. E' stato impossibile mettere un freno alla sua curiosità. E siccome anche a me è capitato, e poi la scuola è stata un incubo, perché mi annoiavo a morte, non so come andrà la prima elementare a Dafne. Sono preoccupata. Lo avessi saputo, l'avrei fatta iniziare prima...

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    3. Ciao, capito per caso su questo blog e leggendoti mi e' venuta in mente la stessa cosa di piccolalory. E' successo anche a me, e pure a mio fratello.
      Eravamo annoiati, andavamo ad una velocita' diversa rispetto agli altri bambini. Mi ricordo benissimo che me le inventavo di tutti i colori per rendere le lezioni intessanti. Semplicemente quello che spiegava la maestra io lo sapevo gia. Dopo mesi turbolenti per fortuna i miei e la mia maestra hanno capito e ricordo che la maestra specialmente in matematica, be' mi dava il doppio delle cose da fare! la cosa ha funzionato. La maestra di mio fratello non fu altrettanto brava e lui ad un certo punto arrivo' a far finta di non saper leggere e scrivere per sentirsi accettato.
      Forse al tempo avremmo semplicemente avuto bisogno di una scuola speciale, ma non c'era la giusta mentalita' nella mia famiglia.
      l'idea di canalizzarlo su attivita' che lo interessano e' sicuramente buona. In bocca al lupo!
      PS. Visti i precedenti e pure l'andazzo anche io ho una gran paura per mia figlia, vedremo!

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  4. senti hai fatto benissimo...e tengo le dita incrociate per questo cambiamento e sai perchè?! leggendo il tuo post mi è venuta in mente la chiaccherata che ho fatto con una mamma di un bambino che ora è in 3 elementare...che ha "subito" chiusure dalle maestre e la mamma inizialmente dubitando del comportamento del bimbo lo ha fatto seguire da uno specialista esterno (maestro con ripetizioni)che conosceva bene l'istituto nonostante questo alla fine la mamma ha capito che era nato una forma di accanimento sul figlio...qualsiasi cosa il bambino faceva sbagliava....non è il tuo caso ma penso che a volte le maestre sbagliano o non riescono a creare un rapporto con il bambino e x seguire gli altri lasciano indietro i problemi...che poi si tratta di caratteri diversi.....una mamma che lo segue, questo è la cosa importante ... spero x il bene di buh e la vs serenità che la vs scelta sia quella vincente.

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  5. E' un anno scolastico che seguo i tuoi post sulla prima di Buh, in contemporanea con la prima di Orlando. Immagino che anno abbiate passato...
    Sono sconcertatissima dalla posizione del banco del tuo bambino... ma come si fa a isolare un bambino in quel modo)? E pretendere che stia "buono e zitto"? Poverino!
    Mi trovo d'accordo con il commento di Piccolalory. (Anche a Orlando, che sapeva già leggere e scrivere, hanno affiancato un compagno in difficoltà e la cosa è risultata positiva per entrambi: Orlando non si annoiava se finiva presto le consegne e soprattutto il piccolo F è stato "aiutato" da un suo amico). Ciao

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  6. Che delusione queste maestre.. brave quanto vogliono ma un piccolo sacrificio anche a livello personale potevano farlo.. anche solo per ascoltare.
    La soluzione dell'isolamento è stata estremamente cattiva!
    Se si mette un bambino in un angolo è ovvio che tende ad estraniarsi ancora di più!
    Spero che le cose andranno meglio..

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  7. già adesso parto sfiduciata dalla scuola, questa cosa del banco la trovo assurda. Davvero, immagino per voi che stress dev'essere. Piccolo BUH.....

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  8. anch'io sono molto colpita dalla posizione del banco, pensavo non si facessero più quelle cose. giulia inizierà a settembre l'esperienza delle elementari, quindi non mi sento di dare nessun giudizio o opinione. ho conosciuto te, mi sembri estremamente equilibrata e sono certa che saprai fare un buon lavoro. un bacio a Buh, che mi sta sempre più simpatico

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    1. Grazie Stima!
      E a proposito, dobbiamo riuscire a organizzare una domenica al parco o simili... così lo conosci di persona e ti starà ancora più simpatico.

      Dopo ti scrivo :)

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  9. Mi spiace proprio questa storia del banco. Era successo nella mia classe con un bambino difficile. Era il 1980, rendiamoci conto.
    Mi risulta difficile accettare che ci siano insegnanti capaci di proporre una cosa del genere oggi.

    Non sono un'esperta, ma il rapporto di fiducia con queste maestre si è rotto e quindi avete fatto bene a cambiare classe.
    Continuate a farvi seguire però, avete bisogno di qualcuno che vi ascolti.
    Buone vacanze, sicuramente in questi mesi BUH crescerà un po'.

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    1. Tempo scuola a parte, il nostro problema fondamentale è proprio questo. Non ce la sentivamo di affidare per un altro anno nostro figlio a queste maestre...

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  10. Che orrore il banco in quella posizione! Edo inizia a Settembre e i tuoi post mi hanno offerto molti spunti che spero di farne tesoro.
    Buh è un grande, è sicuramente un bambino che non vuole omologarsi, la passione per la danza ne è un esempio, gli piace a prescindere da quello che vede intorno a sè. Un abbraccio. E complimenti a voi per come lo seguite.

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  11. Grazie per questo post: offre una testimonianza di quanto vi siate interessati, proposti, scervellati per vostro figlio, facendovi aiutare e senza condannare a priori.
    Credo che la vostra scelta sia stata la migliore.
    Un abbraccio e un in bocca al lupo!

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  12. Ma che maestre sono che non desiderano un colloquio con l'"esperta"??? Posizionare un bimbo col banchetto sotto la lavagna è da sconsiderati, scusa ma non sono cosa da fare!!!Sono senza parole!!!
    Hai fatto bene ha spostarlo nella classe con due pomeriggi la settimana, facendo così cambia anche insegnanti???
    Magari il problema erano anche loro....
    Spero che il bimbo ne abbia beneficio e voi con lui..

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  13. Un cattivo insegnamento non solo scolastico ma anche e soprattutto umano è capace di rovinare totalmente i bambini lasciandogli dei forti traumi relazionali.
    L'ipotesi della dislessia che ha avanzato mammafelice è venuta in mente anche a me proprio perché recentemente me ne parlava una ragazza che sta facendo una tesi sulla questione e mi aveva detto che veniva fuori proprio allo scontro con i metodi d'insegnamento attuati nelle scuole, troppo veloci per i bambini dislessici che, non riuscendo a seguire, tendono ad annoiarsi e distrarsi.

    Comunque è incredibile che i bambini debbano passare anche dei pomeriggi a scuola secondo me. :o Il bambino all'ora di pranzo deve poter tornare a casa ed essere libero di impiegare il pomeriggio come vuole! Anche se capisco che possano esserci delle esigenze lavorative dei genitori.

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  14. guarda io non conosco la situazione ne' tuo figlio ne' le maestre.
    ma questa soluzione del banco isolato mi sa della stessa sensibilita' del cXXXO con qui a 16 anni i professori mi spostarono e misero compagna di banco di un mio compagno con cui per tre anni a parte due commenti sulla juve non ci eravamo mai scambiati una parola, per il semplice E LAMPANTE motivo che mia madre aveva il cancro e suo padre era appena morto.
    ERA PER AIUTARCI A VICENDA
    poi per carita, ci siamo fatti un mucchio di risate e abbiamo fatto un po' amicizia ma di certo non ci siamo scambiati le nostre pene interiori: cosa doveva fare lui, dirmi che io ero fortunata che mia madre era ancora viva e io cosa dovevo fare, dirgli che lo capivo?
    pedagogia da due soldi

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  15. Ti ho letta tutta d'un fiato.... Chissà che pena, per voi, tutto l'anno a cercare un dialogo vero che non si concretizzava mai.
    Posso chiederti come vi trovate col modulo? Io ho iscritto la mia bambina a tempo pieno (ha appena iniziato la prima), ma forse ho fatto la scelta sbagliata. Non so, ho vari dubbi. Quello che mi lascia perplessa del modulo è che, qui da noi, sono sommersi di compiti fin dalla prima. Il famoso tempo libero non è libero per niente.

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    1. Ciao Sara, io credo che se gli insegnanti riescono ad organizzare bene i tempi e - soprattutto in prima - non pretendono troppo dai bambini, il tempo pieno non è così pesante. Certo è che non tutti i bambini sono pronti a un impegno fisico e mentale di questo genere.
      BUH con il modulo è molto più sereno, ma sono tanti i fattori che vanno considerati: si stanca meno, è cresciuto, gli insegnanti hanno un atteggiamento più positivo.
      Quanto ai compiti, nella sua classe lavorano moltissimo a scuola e i compiti gli vengono assegnati solo nei giorni in cui escono alle 13:
      - mercoledì di solito italiano;
      - giovedì: inglese per il giovedì successivo;
      - week-end: in base alle esigenze italiano, matematica e così via.

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Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

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